Tra sogno e realtà, cos'è la sindrome di Alice nel paese delle meraviglie

Descritta per la prima volta nel 1955, la Sindrome di Alice nel paese delle meraviglie è un disturbo raro e poco conosciuto. Ecco di cosa si tratta nello specifico.

Sindrome di Alice nel paese delle meraviglie, come riconoscerla

La sindrome di Alice nel paese delle meraviglie è un disturbo neurologico raro e poco conosciuto che colpisce principalmente i bambini tra i 5 e i 12 anni, ma può manifestarsi in alcuni casi anche in età adulta. Fu descritta per la prima volta nel 1955 dal medico inglese John Todd, che la associò al consumo di droghe allucinogene.

Tuttavia, successivamente si è scoperto che la sindrome può essere causata anche da altre condizioni mediche, come l'epilessia, le infezioni virali o i traumi cranici. Infatti, la maggior parte dei pazienti affetti da questa sindrome hanno anche una storia precedente di emicrania o epilessia, ma la sindrome può verificarsi anche senza alcun tipo di patologia di base.

Origine del nome della sindrome di Alice nel paese delle meraviglie

La sindrome di Alice nel paese delle meraviglie prende il nome dall'omonimo personaggio di Lewis Carroll, il cui racconto "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie" descrive il personaggio principale che viene trasportato in un mondo bizzarro e surreale dove le dimensioni sono distorte, gli oggetti cambiano forma e le regole fisiche diventano incerte.

Sintomi caratteristici della sindrome di Alice nel paese delle meraviglie

I sintomi della sindrome di Alice nel paese delle meraviglie sono estremamente variabili, ma tutti hanno in comune la distorsione della percezione visiva e spaziale degli oggetti (metamorfopsia). In particolare, i pazienti riferiscono di vedere oggetti più grandi (macropsia) o più piccoli (micropsia) del normale, di percepire le proprie parti del corpo come più grandi o più piccole, o di avere difficoltà a stabilire una relazione tra se stessi e gli oggetti circostanti.

Altri sintomi comuni sono la perdita temporanea dell'orientamento spaziale, la difficoltà a giudicare le distanze e la sensazione di muoversi in un ambiente distorto e irreale. Si può avere anche una distorsione della percezione del tempo: i pazienti possono sentire che il tempo scorre troppo velocemente o troppo lentamente, oppure possono avere difficoltà a differenziare gli eventi passati da quelli presenti o futuri.

I pazienti possono avere anche una distorsione della percezione del suono: possono sentire che i suoni intorno a loro sono troppo forti o troppo bassi e che gli oggetti stanno facendo rumori strani. Possono inoltre, avere difficoltà a parlare e comprendere il linguaggio.

La sindrome di Alice nel paese delle meraviglie non è particolarmente pericolosa

Nonostante i sintomi spesso spaventosi, la sindrome di Alice nel paese delle meraviglie di solito non è pericolosa e scompare da sola in poche ore o giorni. Tuttavia, nei casi più gravi può causare un forte stress psicologico e interferire con le attività quotidiane o lo sviluppo cognitivo dei bambini. Per questo motivo, è importante consultare un medico se i sintomi persistono o si ripresentano con frequenza.

Come si può intervenire per curare la sindrome di Alice nel paese delle meraviglie

Il trattamento della sindrome di Alice nel paese delle meraviglie dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. In alcuni casi, può essere sufficiente l'osservazione clinica e la prescrizione di farmaci per alleviare i sintomi. In altri casi, invece, può essere necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga neurologi, psicologi e terapisti del linguaggio per migliorare le funzioni cognitive e il benessere psicologico del paziente.

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