Statine, a cosa servono e quali sono gli effetti collaterali

Le statine sono un gruppo di farmaci che vengono prescritti per combattere il colesterolo: vediamo quali sono gli effetti collaterali.

Le statine sono dei farmaci che vengono prescritti per abbassare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Come tutti i medicinali, anche questi presentano degli effetti collaterali da non sottovalutare.

Statine: cosa sono e per quale motivo si usano

Prescritte per diminuire il livelli di grassi nel sangue, ovvero il colesterolo e i trigliceridi, le statine possono ridurre del 30/40% il valore di colesterolo totale, ovvero LDL e HDL. In sostanza, vanno ad abbassare il cosiddetto colesterolo cattivo, lasciando invariato o addirittura aumentando quello buono. Per quanto riguarda i trigliceridi, invece, hanno un’azione minore perché sono in grado di ridurli solo del 10%. Inoltre, questo farmaco può essere consigliato a quanti soffrono di patologie cardiovascolari oppure rischiano di svilupparle nei prossimi dieci anni.

Le statine hanno proprietà antinfiammatorie, per cui proteggono le pareti delle arterie e riducono il rischio di malattie come infarto, angina e ictus. E’ bene sottolineare, però, che prima della prescrizione del farmaco, il medico dovrebbe imporre al paziente di cambiare stile di vita: dieta sana, costante attività fisica, stop al fumo e ridotto consumo di alcolici. Soltanto se questa modifica della quotidianità non porta a risultati positivi, si passa all’assunzione del medicinale. Questo perché gli effetti collaterali delle statine non vanno mai sottovalutati.

Statine: gli effetti collaterali e le controindicazioni

Le statine devono essere prescritte dopo gli esami del sangue per escludere che il paziente possa soffrire di gravi malattie al fegato. E’ per questo che quanti seguono una terapia a base del farmaco in oggetto dovrebbero ripetere le analisi a distanza di 3/12 mesi dall’inizio della cura. Oltre che ai pazienti che hanno problemi al fegato, il medicinale è controindicato alle donne in gravidanza e allattamento. Generalmente, le statine sono ben tollerate, ma ci sono alcuni effetti collaterali da tenere in considerazione.

Tra i disturbi più comuni ci sono: perdita di sangue dal naso (epistassi), gola infiammata, naso che cola o chiuso, mal di testa, malessere generale, disturbi gastrointestinali (diarrea, difficoltà di digestione, flatulenza, stipsi), dolore muscolare e articolare, iperglicemia e rischio aumentato di diabete. E’ bene sottolineare che gli effetti collaterali possono variare da persona a persona, per cui in presenza di fastidi più o meno lievi è bene parlarne con il proprio medico curante.

Quando e come si assumono le statine?

Sotto forma di compresse, le statine si devono prendere una volta al giorno, sempre alla stessa ora. Generalmente, si consiglia l’assunzione la sera, prima di andare a dormire. Se si dimentica di prenderla, si può recuperare il giorno seguente, sempre allo stesso orario. In caso di dose maggiore rispetto a quella indicata è bene contattare immediatamente il medico oppure rivolgersi all’ospedale.

La terapia a base di statine dura per tutta la vita e non si può interrompere. Laddove si smettesse di prendere il farmaco, i valori del colesterolo nel sangue tornerebbero ai livelli originari nel gito di poche settimane.

Fabrizia Volponi
Fabrizia Volponi
Copywriter, classe 1985. Laureata in Scienze Storiche presso l'Università La Sapienza di Roma, con una seconda laurea in Scienze Religiose alla Pontificia Università Lateranense, ho una passione per la scrittura e la lettura. Ideatrice di un blog dedicato ai libri, il mio motto è πάντα ῥεῖ, tutto scorre.
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