Vaccino Covid, al via le prenotazioni per la quarta dose: ma resta un’incognita

Tra dubbi e indicazioni, ora è possibile prenotare la quarta dose di vaccino contro il Covid. Meglio farla subito o aspettare? Risponde Locatelli.

Sono in arrivo i nuovi vaccini contro il Covid e dal 12 settembre 2022 sono aperte le prenotazioni per la quarta dose. Ci sono già dei dubbi e non riguardano l’efficacia del vaccino. Il problema è che a fine mese dovrebbero arrivare altri vaccini più aggiornati. In questo caso, sarebbe meglio aspettare? Intanto andiamo per gradi.

Vaccino Covid, ecco chi può fare la quarta dose

Al momento non esiste obbligatorietà per nessuno ma la quarta dose è fortemente consigliata a queste categorie di persone:

  • Over 60
  • persone fragili
  • donne incinte 
  • operatori sanitari
  • personale
  • ospiti delle Rsa

Chi ha avuto il Covid quest’estate o ha già provveduto a fare il secondo richiamo non dovrà vaccinarsi. Chiamata anche per la terza dosa (o primo richiamo) per tutti coloro che non l’hanno ancora avuta perchè risultati positivi al Covid o perchè hanno ricevuto le dosi primarie solo nel 2022, tra questi gli Over 12.

La regola generale per effettuare i richiami (quarta dose inclusa) è quella che devono passare almeno quattro mesi dall’ultima dose di vaccino o dalla guarigione dal Covid.

La quarta dose potrebbe essere accessibile a tutti su base volontaria?

Si è parlato tanto di questa ipotesi dato che i numeri del Covid, come aveva dichiarato anche il dottor Pregliasco, potrebbero aumentare molto durante l’autunno e l’inverno. Sembra che però la possibilità di ricevere la quarta dose al momento sia limitata a quelle categorie di persone già elencate. La competenza specifica in tema di vaccini, con la fine dello stato d’emergenza il 31 marzo 2022, è tornata nelle mani delle Regioni. Quando si parla di quarta dose volontaria per tutti è dunque d’obbligo usare il condizionale perchè al momento siamo ancora in una fase di stallo.

Le dichiarazioni dell’Aifa e del Ministero della Salute

La quarta dose di vaccino è fondamentale per le categorie a rischio e per gli over 60. Questo è un dato di fatto ed è la dichiarazione che unisce l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e il ministero della Salute. Ma anche qui si potrebbe fare confusione. L’Aifa ha dichiarato che chiunque voglia può fare tranquillamente la quarta dose. Ma perchè allora non è possibile prenotarla e ci sono “vincoli”?

La risposta si trova nelle parole di Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. Il direttore ha confermato quanto detto dall’Aifa, ma dato che la competenza, come già accennato, è regionale, bisognerà aspettare che siano le Regioni a dare indicazioni precise per la vaccinazione volontaria aperta a tutte le fasce d’età.

Quali sono i dubbi sul nuovo vaccino bivalente?

Terminate le dovute premesse e i chiarimenti, si può finalmente parlare dei dubbi legati questo nuovo vaccino. Come si legge all’inizio di questo articolo, i dubbi non sono relativi alla sua afficacia. Il problema (se così si può definire) del nuovo vaccino bivalente è quello di essere stato studiato sul ceppo di Wuhan e sulla variante Omicron 1. Entrambe le varianti Covid in Italia ormai non esistono quasi più in quanto sono state completamente sostituite dalla sottovariante Omicron 5 e in piccola parte dalla nuova variante Centaurus (ritenuta molto meno pericolosa).

Tra la fine del mese di settembre 2022 e l’inizio del mese di ottobre 2022, in Italia, dovrebbero arrivare altri vaccini bivalenti aggiornati, il cui target è proprio la sottovariante Omicron 5. A questo punto, vale la pena aspettare o conviene comunque correre ai ripari? La risposta a questa domanda è fornita da Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità. Locatelli ha dichiarato: “È importante più la tempistica con cui si esegue la vaccinazione di richiamo che non il vaccino impiegato“, poi continua: “Il vaccino aggiornato contro Omicron BA.1 si è dimostrato in grado di generare una risposta degli anticorpi neutralizzanti contro la variante BA.1, ma anche contro BA.4 e BA.5, il 90% dei ceppi isolati in Italia. Sono quindi vaccini largamente utili contro la malattia grave“.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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