Lo scorso 2 giugno è stata finalmente rilasciata la seconda parte della quarta stagione di Manifest. In questi episodi sarà finalmente rivelata la verità sul volo 828.
Ecco la spiegazione del finale di stagione.
Manifest, riprendiamo il filo prima del gran finale
Manifest, la serie che ruota intorno alla vicenda di alcuni passeggeri che scompaiono su un volo di linea e ricompaiono cinque anni dopo come se nulla fosse e soprattutto senza aver coscienza del tempo trascorso.
Quando i passeggeri atterrano iniziano a sentire delle “chiamate” e ad imbattersi in qualcosa di sempre più sinistro. Alla fine saranno proprio loro a trovarsi nella posizione di dover scongiurare l’apocalisse, salvare non solo la loro vita ma anche quella dei loro cari.
Cosa succede nel finale di stagione di Manifest
Il giorno dell’apocalisse si avvicina sempre più, tutti i passeggeri di quel fatidico volo sono chiamati su Storm Killed Mountain.
Cal come si era inteso dalla prima parte è la chiave per salvare non solo i passeggeri ma l’intero mondo, tuttavia qui comprende che l’unico modo per farlo è immolarsi unendo i suoi poteri con quelli dell’arco.
Dunque, Cal si sacrifica e improvvisamente il volo riappare con tutti i passeggeri a bordo. Qui però i passeggeri dovranno ammettere le loro fallacie e pentirsene. Non tutti ci riescono e verranno tramutati in cenere, restano infatti soltanto 11 passeggeri che dopo aver affrontato l’ultima sfida, scenderanno dall’aereo e capiranno di essere tornati nel 2013. Hanno così una seconda possibilità, e tornano anche coloro che erano morti nel corso della storia.
Manifest: la spiegazione del tanto atteso finale
Uno dei misteri della serie è sempre stato il motivo per cui sono proprio queste persone ad essere sparite e non altre. La questione dibattuta è se fossero stati scelti casualmente oppure dietro questa scelta si celasse un piano divino.
Tuttavia qui le parole di Michela nel finale della prima parte della quarta stagione acquistano un senso, la donna aveva detto che si trattava esclusivamente di un gruppo casuale di persone, un “campione statistico” le aveva fatto eco Saanvi.
Infatti, i passeggeri del volo rappresentano un campione casuale dell’umanità, non sono stati scelti perché migliori o speciali. Loro rappresentano l’umanità in tutti i suoi pregi e i suoi difetti, ed è per questo che sono il campione eccellente oggetto dell’esperimento divino.
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