Un ritorno in gran stile quello di Zerocalcare su Netflix. I fan del famoso vignettista romano stavano aspettando con ansia la data odierna, 9 giugno 2023 e i primi episodi della nuova serie di Zerocalcare non hanno deluso le aspettative, anzi. Già dal primo episodio la storia è ricca di riferimenti alla società odierna e alla politica italiana. Ecco cosa hanno notato gli spettatori.
Netflix, è uscita la nuova serie di Zerocalcare: tutti i riferimenti politici
La prima cosa in cui ci si imbatte durante la visione di “Questo mondo non mi renderà cattivo” è sicuramente la lotta contro il neofascismo. Nei primi minuti, il protagonista e il suo amico, passeggiando per le vie di un quartiere romano, si imbattono in dei manifesti che richiamano alla sostituzione etnica.
Il tema della sostituzione etnica è stato molto discusso in Italia dopo le parole pronunciate dal ministro Lollobrigida. Nella serie, sebbene i riferimenti siano sempre generici, l’autore prende subito una netta posizione schierandosi contro coloro che sostengono l’ideologia secondo cui ci troviamo di fronte ad una sostituzione etnica.
Rimanendo in tema politico, Zerocalcare nomina per pochissimi secondi Silvio Berlusconi, ex presidente del Consiglio dei Ministri e leader di Forza Italia. Zero parlava con i suoi spettatori a proposito di conversazioni su temi sensibili e la paura che queste potessero essere, prima o poi, intercettate. In quel momento c’è il brevissimo riferimento a Berlusconi. Zerocalcare, in quella scena, dice:
“Berlusconi lo diceva sempre che ‘sto Paese è pieno di intercettazioni“.
Nella scena in questione il protagonista scorre delle pagine internet con vecchi articoli che mettono in prima pagina il Cavaliere.
I riferimenti culturali
Un riferimento culturale da non sottovalutare, che è stato anche menzionato da Zerocalcare nel primo episodio della serie, è quello a “Schindler’s List – La lista di Schindler“.
In una scena in cui si vedono degli scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti è presente una ragazza vestita completamente di rosso in una folla di persone vestite di nero.
Il riferimento è alla bambina con il cappotto rosso del film di Steven Spielberg, diventata una simbolo della lotta contro il nazismo.
Nel film di Spielberg, la bambina, sebbene abbia un ruolo rilevante, non è una vera e propria rivoluzionaria. Nella serie di Zerocalcare, invece, la ragazza vestita di rosso protesta attivamente contro le ingiustizie.
La critica alla società odierna: tra disinformazione e trash
Infine c’è una forte critica alla società moderna e al modo di fare informazione di molti Talk Show. Zerocalcare è invitato in una trasmissione serale per parlare dei suoi fumetti, ma vorrebbe spendere anche due parole a proposito degli scontri tra la forze dell’ordine e i manifestanti.
Mentre incontra gli autori della trasmissione ed avanza la proposta di poter parlare delle manifestazioni, loro glielo negano e gli propongono sketch a dir poco imbarazzanti e ai limiti del demenziale. Il motivo? Alla gente non interessa delle proteste e questo farebbe calare gli ascolti del programma. Dunque l’ideale sarebbe puntare tutto sul trash.
Insomma, già dalla prima puntata, l’ultimo lavoro di Zerocalcare tocca temi molto importanti e critica aspramente la società odierna con la sua solita ironia. Con “Questo mondo non mi renderà cattivo” Zerocalcare potrebbe replicare il successo della sua prima serie.
