The Last of Us da videogioco a serie tv: abbiamo trovato tutte le differenze

Finalmente è arrivata la trasposizione televisiva della serie videoludica The Last of Us. Ecco le differenze tra le due versioni.

The lasto of us differenze tra videogioco e serie

Arrivato anche in Italia, su Sky Atlantic il 16 gennaio 2023, il primo episodio di The Last of Us, il dramma postapocalittico tratto dall'omonimo videogioco ha già riscosso un enorme successo di critica e pubblico. La prima stagione si preannuncia già uno dei migliori prodotti che vedremo quest'anno sul piccolo schermo.

Gli appassionati del videogioco sono i più attenti e avranno già scovato alcune differenze tra le due versioni, nonostante la serie sia rimasta per ora molto fedele all'opera originale.

Un primo episodio molto fedele all'introduzione del videogioco

Il primo episodio della serie The Last of Us racconta l'inizio dell'epidemia da Cordyceps che ha devastato l'umanità. Come nel videogioco, conosciamo il protagonosta Joel e l'amata figlia Sarah, e il loro profondo legame.

Il rapido precipitare degli eventi all'inizio del contagio sono analoghi allo sviluppo che vediamo nel videogioco, così come la tragica morte di Sarah, che costituirà il principale tormento del futuro Joel, che si adatterà a vivere sotto il regime militare che domina nel mondo postapocalittico.

Identico è l'incarico che Joel dovrà portare a termine: scortare fuori dalla zona di quarantena la piccola Ellie, chiave della sopravvivenza della razza umana.

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Le differenze tra serie tv e videogico

Sebbene la fedeltà tra trasposizione e videogioco, alcune differenze saltano all'occhio.

Innanzitutto l'ambientazione cronologica è leggermente variata: se nel gioco lo scoppio del contagio risale al 2013 e quindi il viaggio di Joel ed Ellie vent'anni più tardi, nel 2033, nella serie l'epidemia ha inizio nel 2003 e lo sviluppo prosegue nel 2023. Probabilmente questa scelta vuole dare allo spettatore un'esperienza di estrema immedesimazione, vista anche la recente esperienza di un'altra pandemia a noi fin troppo nota, quella da Covid 19, a cui è impossibile non pensare.

Nella stessa ottica potrebbe essere stata inserita la scena che fa da prologo al primo episodio, totalmente assente nel videogioco. In questo incipit sentiamo l'intervista a due scienziati che parlano proprio di virus, batteri e funghi, esponendone i pericoli, più o meno spaventosi.

Durante il resto dell'episodio, le lievi differenze riguardano soprattutto la personalità di Joel e degli altri personaggi, che non è modificata, bensì approfondita e analizzata, tanto da rendere più naturale per lo spettattore un'empatizzazione. Troviamo infatti uno sguardo più ampio sulla vita sotto il regime militare tra esecuzioni pubbliche, corpi inceneriti e mercato nero.

Nella serie mancano le maschere antigas che i personaggi del videogioco usano nelle aree più infette e pericolose, in cui le spore del fungo tossico infestano l'area. La diffusione del fungo ha nella versione televisiva una forma tentacolare.

Pochi altri dettagli si distinguono nel primo episodio: conosciamo l'origine dell'orologio di Joel, che Sarah fa riparare in occasione del compleanno del padre. L'aereo che precipita ed esplode durante la prima fuga dei protagonisti. Il codice radio usato da Joel che identifica ogni annata della musica con uno specifico significato.

Per scovare altre analogie e differenze restiamo in attesa dei prossimi episodi, disponibili di settimana in settimana sulla piattaforma Sky.