Addio ricarica, arrivano i cellulari senza batteria: ecco come funzioneranno

Controllare la percentuale del telefono e ricaricarlo sempre è stressante? Stanno arrivando i cellulari senza batteria: ecco come funzioneranno.

Se chiedessimo agli utilizzatori di smartphone di indicarci la caratteristica più stressante, è probabile che molti ci risponderebbero la batteria. Scarica veloce, ricariche continue, caricatori giganti e che si rompono, calo di prestazioni nel tempo.

Per non parlare del telefono che si scarica proprio quando non possiamo ricaricarlo! Ma questi fastidi, in futuro, potrebbero scomparire del tutto di fronte a un’innovazione straordinaria: i cellulari senza batteria. Una serie di studi porterebbero i nostri smartphone a prendere energia da tutt’altra parte.

Uno smartphone senza batteria può esistere, ecco come

Negli ultimi anni le batterie dei telefoni sono aumentate tantissimo in capienza, arrivando a raggiungere o addirittura superare i 5000 mAh in molti modelli. Questa crescita è stata favorita anche dall’ingigantimento degli smartphone stessi, poiché possono ospitare batterie di dimensioni molto maggiori.

Eppure sembra sempre non bastare, e il motivo è semplice: i telefoni ormai fanno tantissime cose, forse troppe, e sono vicini a un computer come potenzialità, ma il tutto in un oggetto portatile. E così, per poter usare dati mobili, posizione, 5G, bluetooth e quant’altro, li dobbiamo caricare ogni giorno, a meno di non sfruttare i migliori trucchi per aumentare la durata della batteria.

Il punto è che per compiere delle azioni, un dispositivo ha bisogno necessariamente di energia. I fissi la prendono direttamente dalla presa di corrente, i portatili dalla loro batteria. È quindi possibile “dribblare” la presenza della batteria e dimenticarci pure dei suoi falsi miti?

La risposta è , ma a una sola condizione, che poi è la soluzione del problema: il telefono deve riuscire a prendere energia da qualche altra parte.

Non è per niente impossibile trarre energia da qualcosa che non è un cavo attaccato alla corrente, e lo dimostrano già le ricariche wireless. Qualche anno fa Xiaomi annunciò le sperimentazioni di una ricarica wireless a lungo raggio, che funzionava in tutta la casa grazie a delle onde particolari, ma non riuscì a concludere molto.

Gli studi per un sistema del genere vanno in realtà avanti da tempo, ma forse si è giunti a una svolta.

L’Università di Washington presenta il telefono senza batteria (e funziona)

Il progetto proviene dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Washington, e ha il sapore delle grandi innovazioni. Si presenta come il “primo design di cellulare senza batteria che consuma solo pochi micro-watt di potenza”.

Oltre a diverse ottimizzazioni fatte appositamente per consumare pochissima energia, la caratteristica principale è che, mentre funziona, questo telefono può anche immagazzinare energia senza bisogno di un cavo.

Da dove? Dall’aria, e precisamente grazie all’azione di una “basestation”, una stazione di base. Collegata alla corrente, essa emette semplicemente onde elettromagnetiche, che vengono raccolte dall’innovativo telefono e utilizzate per sostenere il costo energetico (già bassissimo) della chiamata.

Il primo prototipo, presentato dall’Università anche in un video, è già funzionante: i ricercatori sono riusciti a effettuare una telefonata e a riceverla con Skype, con un audio sufficientemente chiaro. Il telefono non aveva alcuna batteria.

Naturalmente, per adesso, ci sono dei limiti. La basestation deve essere abbastanza vicina, tra i 10 e i 15 metri al massimo, e il cellulare è progettato per eseguire solo la funzionalità telefonica.

Ma gli studi vanno avanti con risultati sempre più soddisfacenti. Il prototipo non ha richiesto nessun componente particolare o speciale: ci sono solo pezzi comuni e dal costo modesto. Le chiamate a “batteria zero” usano addirittura gli stessi protocolli di sicurezza di quelle tradizionali.

Secondo i ricercatori questo è il primo passo verso ulteriori evoluzioni: ritengono sarà possibile, con nuove ricerche, implementare anche un display e nuovi comandi touch. Naturalmente, però, siamo ancora a livello di prototipi e ipotesi teoriche. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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