Superbonus 110%, proroga! Ma senza infissi e pannelli solari

Il Superbonus 110% si avvia al 2022 nuovamente smantellato dal DDL Bilancio, se vola via il limite ISEE per le villette che conserveranno il diritto al bonus fino alla fine del 2022, si riducono i lavori coperti dal finanziamento. La norma salva infissi interviene infatti a prorogare i lavori trainati, ma per un periodo limitato, così come scende anche progressivamente la detrazione. Ancora, vengono stabiliti nuovi adempimenti e una nuova modulistica per effetto del DL Antifrode e il DL Semplificazioni.

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Di vitale importanza l’ultimo mese del 2021 perché sia messa a punto la parte del DDL Bilancio riguardante i vari bonus edilizi, con il Superbonus 110% che attende ancora le ultime definizioni finali.

I problemi della proroga al Superbonus non riguardano infatti strettamente le date di scadenza, quanto anche in che misura sarà prorogata l’agevolazione ovvero con la possibilità di realizzare interventi trainanti e interventi trainati oppure no.

Stando agli ultimi emendamenti del testo della Legge di Bilancio 2022 c’è una doppia novità per il Superbonus 110% e cioè, se da un lato si estende la misura per le villette, che ora potranno usufruirne fino allo scadere del 2022 e senza nessuna condizione di reddito ISEE imposta ai proprietari, d'altra parte però si stabilisce anche che le sue agevolazioni vadano pian piano ridimensionandosi nel tempo.

In primis, per i condomini che godranno di una scadenza più lunga viene comunque stabilità una riduzione progressiva della detrazione spettante del Superbonus, che dal 110%, scenderà al 70% e poi il 65%.

Ovvero, condomini e villette senza distinzione e requisiti aggiuntivi avranno a disposizione il bonus fino al 31/12/2022 e con detrazione piena al 110%, cioè con la possibilità di realizzare a titolo gratuito lavori trainanti e trainati.

Nel 2023 avranno accesso al Superbonus 110% solo condomini e cooperative e la detrazione resta al 110%. Dopo tale data comincia il lento declino che porterà alla cancellazione del Superbonus, con detrazione che nel biennio 2024-2025 scende prima al 70% e poi al 65%.

Ma le restrizioni non riguardano solo gli importi, perché il bonus edilizio si modifica anche nel numero di lavori ammessi.

Già la prima proroga varata in sede di Legge di Bilancio, conteneva un rinnovo generale dell’agevolazione, ma solo per i lavori trainati, cioè Ecobonus + Sismabonus, ma faceva sparire nel 2023 i tanto ambiti lavori trainati, quali pannelli solari e sostituzione infissi. A tale limite pone fine un emendamento al testo del DDL con la norma salva infissi, che proroga il lavori trainati ma solo per il 2023.

Se il DDL Bilancio 2022 non bastasse, per effetto del DL Semplificazioni del DL Antifrode cambiano anche  gli adempimenti per richiedere l’agevolazione e con effetto immediato. 

Scendiamo quindi nel dettaglio e approfondiamo come si prospetta il nuovo Superbonus 110% nella sua veste 2022.

Superbonus 110% per tutti, ma solo fino al 31 dicembre 2022

Gli aggiornamenti che coinvolgono i bonus edilizi ed in particolare il Superbonus 110% sono molti e cercheremo di toccare in questa sede tutti i punti salienti. Iniziamo perciò dalle date di scadenza, che sono state finalmente fissate in ultima istanza con gli emendamenti finali al testo del DDL Bilancio 2022.

Con decisione ultima si delibera per il Superbonus 110% tale scadenza: 

  • il 31 dicembre 2022, per gli edifici unifamiliari, che per tutto il tempo della proroga avranno diritto all’utilizzo dell’agevolazione senza che siano più richiesti requisiti ISEE per averne diritto;
  • 31 dicembre 2023, per edifici condominiali e cooperative, con detrazione piena al 2023 e possibilità di eseguire interventi trainanti e interventi trainati.  

Dopo il 2023 il Superbonus, che per altro sarà accessibile secondo i piani del governo Draghi solo a condomini e cooperative, subirà un lento e graduale smantellamento.

Cioè per il 2024 avremo un Superbonus 70% e nel 2025 un Superbonus 65%, con una riduzione di sconto rispettivamente del 40% e del 35% in questo biennio.

Dunque in merito alla proroga in senso stretto, l’ultimo emendamento al testo della Legge di Bilancio, che entrerà in vigore il 1 gennaio 2022, in sostanza cambia la situazione delle villette, per cui decade la norma presente nelle prime bozze che voleva l’agevolazione accessibile dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022 solo a quanti proprietari avessero un ISEE entro i limiti annui di 25.000 euro.

Si restringe il Superbonus 110%, con la possibilità di realizzare solo i lavori trainati

Ma il problema proroga non riguarda solo la data di scadenza dell'agevolazione, perché il prolungamento del Superbonus 110% deve intervenire in modo specifico ad allungare la vita di lavori trainati e trainanti, perché l’agevolazione sia tenuta in piedi nel complesso così come la conosciamo oggi.

Spiegandoci più chiaramente, al momento il Superbonus 100% funziona così, si chiede l’agevolazione a cui si ha diritto effettuando uno dei cosiddetti interventi edilizi trainanti, sinonimo che in linguaggio tecnico indica le ristrutturazioni principali e che sono di tre tipi:

  • Ecobonus, cioè sostituzione degli impianti ti di climatizzazione e costruzione del cappotto termico sulla struttura;
  • Sismabonus, cioè le ristrutturazioni che riguardano l’adeguamento sismico.

Realizzando una sola di queste tre ristrutturazioni, si avrà una copertura totale per il 110% dei costi con la possibilità di effettuare a costo zero anche delle altre tipologia di intervento edilizio di accompagnamento, cioè i lavori trainati, che sono molteplici e tra i più richiesti vi sono certamente la sostituzione a titolo gratuito degli infissi e l’installazione di pannelli solari ed impianti fotovoltaici.

Intervenendo sul Superbonus 110%, la Legge di Bilancio 2022 stabiliva in prima istanza che la lunga proroga fosse valida solo per gli interventi trainati, ma non per gli interventi trainanti.

A tale limitazione però il governo Draghi ha già posto fine in via temporanea con la cosiddetta “norma salva infissi” di cui molti si parla e che prevede la possibilità di effettuare i lavori trainati fino alla fine del 2023, ma con termine dopo tale data, per ora, rimarranno in vita solo i lavori trainanti.

Nuova proroga al Superbonus 110% per le villette, ma anche nuovi adempimenti Sal

A questo punto per le villette si pone un quesito, posto in sede di interrogazione parlamentare e al quale hanno prontamente risposto sia il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sia l’Agenzia delle Entrate.

Cioè, se per le villette il Superbonus 110% scade il 31 dicembre 2022, cosa fare se in data di scadenza il lavori non sono completi, ovvero si mantiene in questa casistica il diritto alla detrazione?

In questo senso viene stabilito che i vantaggi del Superbonus 110% si possano mantenere se quando l’agevolazione scade lo Stato avanzamento Lavori (Sal) abbia raggiunto almeno il 30%.

Per appprofondimenti più generali sullo Stato avanzamento Lavori (Sal) vi invitiamo alla visione del video YouTube a cura di Guida per Casa, che vi proponiao di seguito:

  

DDL Bilancio 2022, Decreto Semplificazioni e Decreto Antifrode: come cambia il Superbonus 110%?

Veniamo adesso alla normativa su cui non interviene il DDL Bilancio 2022, ma due diversi decreti già in vigore adesso.

Prima di tutto il Decreto Semplificazioni, che è tra i pochi testi a portare una buona notizia perché stabilisce l’introduzione della CILAS, cioè la CILA-Superbonus, e così per accedere all’agevolazione non viene più richiesto di avere il complesso stato legittimo dell’immobile.

In senso diametralmente opposto arriva invece il DL Antifrode con impatto anche sulla modalità di fruizione degli altri bonus edilizi quali bonus facciate e bonus casa 50%.

Con l’entrate in vigore del Decreto Antifrode, si stabilisce che tutti i pagamenti per i lavori effettuati con il Superbonus 110% in qualunque modo sia usata l’agevolazione cioè con detrazione Irpef in cinque anni, sconto in fattura o  cessione del credito, sia comunque necessario presentare il visto di conformità e l’asseverazione tecnica della congruità dei costi.