Ieri il mercato ha evidenziato un eccesso di ribasso iniziale sin dalle prime battute; l’apertura ben al di sotto del livello di chiusura precedente ed in gap-down ha creato qualche apprensione ai rialzisti premettendo una marginale continuazione delle vendite nelle prime fasi di mercato, seguita poi dal primo recupero, prolungata lateralità e spunto finale fin sulle prime reali resistenze intraday, area rivelatasi poi anche di chiusura serale. In generale, come già detto, la situazione resta la stessa della precedente con impronta necessariamente rialzista; il recupero dopo il precedente ritracciamento è stato preciso e corposo ed ha portato la break dei massimi realizzati in agosto. Se il comportamento del mercato dovesse rispecchiare quanto visto a marzo e sull’attuale movimento rialzista è anche possibile che i prezzi subiscano una battuta d’arresto presumibilmente, a livello temporale, compresa tra uno e cinque-sei giorni massimo, prima di riprendere la via del rialzo (opportuno, in tal caso, che non si verifichi un contro-break, confermato, sotto area 5260). Infatti, come già detto, è possibile notare la regolarità del movimento in fase di rottura rialzista a partire dai minimi realizzati a marzo: ad ogni conferma di break il derivato, entro un limite di tempo tra 1 e 4/5 giorni successivi, ha sempre ritracciato sotto il massimo appena rotto ed ogni ritracciamento (considerando solo quelli successivi a break realmente confermati) è stato di durata compresa tra 2 e 5/6 giorni, prima della successiva ripresa delle quotazioni. Unica ulteriore considerazione: a cavallo di metà settembre si realizza un potenziale set-up di discreta importanza (orientativamente tra il 13 ed il 17/18 del mese), motivo per cui sarà opportuno verificare la situazione del derivato in queste fasi.