Chi è Bernhard Trautmann, il portiere divenuto leggenda

Bernhard Trautmann: chi è il soldato del Reich diventato portiere-eroe in Inghilterra.

Il film in questione non racconta la “solita” ascesa di un mito alla Maradona, Pelè o Cruijff, ma la vita, calcistica e no, di Bernhard Trautmann, portiere tedesco ignoto ai più.

Chi è Bernhard Trautmann? Perché la sua storia ha commosso il mondo intero?

Bernhard Trautmann: una vita tra guerra e calcio

Bernhard Trautmann inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio sin da ragazzino.

 A 18 anni però, con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, finisce per entrare come radio operatore nei paracadutisti. Durante la Guerra, viene fatto prigioniero per ben tre volte.

La prima, in Russia, la seconda sul fronte occidentale dove viene catturato dai francesi, e, dopo essere scappato in entrambe le occasioni dalla prigionia, un’ultima volta dagli inglesi. La Guerra si avvia verso la chiusura con la caduta della Germania nazista, e Trautmann si ritrova ad Ashton, vicino Manchester, come prigioniero di guerra in terra straniera.

I dati storici del dopoguerra non sono chiari e univoci, ma non è difficile immaginare quale fosse il trattamento riservato in Inghilterra ad un paracadutista tedesco. Trautmann, però, riesce a farsi notare come portiere (nonostante avesse giocato come centrocampista a inizio carriera) e l’allenatore del St. Helens Town decide di dargli una chance.

Sarà questo atto a decretare la salvezza di Bernhard Trautmann, che, non solo sfuggirà alla prigionia, ma tramuterà l’odio inglese verso un tedesco in amore per il suo talento.

Bernhard Trautmann: la partita della vita

Messosi in mostra sin da subito, nonostante le pressioni dei tifosi inglesi (per ovvi motivi soprattutto quelli appartenenti alla comunità ebrea) scesi in piazza per protestare circa il suo acquisto, Trautmann diventa il portiere titolare del Manchester City, ed è con questa maglia che scrive la storia, riuscendo dopo pochi anni dalla fine del Conflitto Mondiale a passare da prigioniero di guerra a “figlio adottivo d’Inghilterra”.

Finale della Coppa d’Inghilterra 1956 Manchester City- Birmingham City.

Trautmann, a seguito di un violento scontro di gioco, rimane a terra privo di sensi. Si rialza, e, praticamente mantenendosi il collo dolorante con una mano, riesce a neutralizzare gli attacchi avversari nei venti minuti finali del match, regalando il trofeo alla sua squadra. Visitato nei giorni seguenti, Trautmann verrà accolto dai medici con stupore, ritenendo che fosse un miracolo non fosse morto o non fosse rimasto paralizzato.

La storia di Trautmann è la prova provata di come il calcio non sia solo una sequenza di tiri a un pallone. Il calcio può salvare vite, il calcio può far nascere amore dove inizialmente vi era solo posto per l’odio.

Bernhard Trautmann, Bert per gli inglesi, non è solo un portiere, non è solo un soldato. Bernhard Trautmann è una leggenda.

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