La birra non sarà protagonista dei mondiali in Qatar: la FIFA insorge

Tra tifosi e sponsor, il divieto di consumare birra in occasione dei mondiali in Qatar fa discutere ed interviene anche la FIFA.

È possibile che durante i mondiali la birra sia vietata? Nel mondo no, in Qatar si. E dove si disputeranno i mondiali quest’anno? Proprio nella monarchia del Golfo. La decisione non ha fatto infuriare solo i tifosi che arriveranno da tutto il mondo, ma anche la FIFA.

La birra non sarà protagonista del “terzo tempo” durante i mondiali in Qatar: uno schiaffo per i tifosi 

Andiamo per gradi. Vietare ad un tifoso ed appassionato di calcio il consumo di birra in occasione di un match importante, soprattutto della Nazionale, è un pugno in faccia per i grandi fan del “terzo tempo”. La birra nel calcio è da sempre simbolo di unità e condivisione. Siamo sempre stati abituati a vedere scene di tifosi che nelle piazze principali intonano cori per la propria squadra del cuore mentre consumano enormi quantità di “bionde”. Non entrando nella discussione sul fatto che un elevato consumo di alcolici faccia male, è però opportuno affermare che un birretta non ha mai ucciso nessuno. Anzi, in occasione dei mondiali i tifosi di nazionalità diverse hanno spesso trovato un punto di incontro e socialità con i proprio “rivali” proprio grazie al consumo di birra. Spesso e volentieri i principali giornali sportivi hanno messo in prima pagina foto di tifosi di squadre diverse che mostravano fieri i loro vessilli e brindavano con una pinta.

La famiglia reale è intransigente

Ma in Qatar non sarà così. Lo stato mediorientale applica il divieto di consumo di bevande alcoliche nei luoghi pubblici. Nella monarchia del Golfo è assolutamente proibito bere alcolici e anche se ci si reca in Qatar per altri motivi diversi dal mondiale si potrà bere un bicchiere di vino, un amaro o una birra, solo in determinati ristoranti o bar. Inoltre è severamente vietato bere in strada e farsi vedere dai passanti delle vie qatariote. Nonostante gente da tutto il mondo si stia recando in Qatar, la famiglia reale ha chiesto il severo rispetto delle regole altrimenti si rischia anche l’arresto. Sembra che dietro tutto questo, come spiegano sul New York Times, ci sia Jassim bin Hamad bin Khalifa al-Thani, fratello dell’emiro al potere del Qatar e membro della famiglia reale. Jassim al-Thani è tra gli organizzatori del torneo che ha avuto contatti stretti con la FIFA.

Budweiser penalizzata nonostante i milioni versati per lo sponsor: la FIFA prova a mediare 

La FIFA, che è già stata già contestata per la scelta di disputare i mondiali in Qatar accettando queste condizioni che sono quasi un disincentivo per i tifosi, stavolta però è insorta contro gli organizzatori del torneo. Il motivo dietro le lamentele dell’associazione non è però legato alle condizioni a cui dovranno stare i supporter, ma è solo economico. Il marchio di birra tedesco Budweiser ha versato l’ingente cifra di 75 milioni di euro per essere lo sponsor dei mondiali. Inizialmente era prevista l’esposizione del marchio nella fan zone dedicata ai tifosi dove era possibile bere birra solo prima e dopo la partita. Adesso però, dietro pressione di Jassim al-Thani, sono state applicate restrizioni al consumo di alcolici anche all’interno della fan zone. Budweiser dovrà spostarsi in un luogo più appartato, perdendo dunque visibilità e rendendo quasi invisibile ai media il proprio marchio. L’azienda tedesca ha chiesto alla FIFA di intervenire e i vertici dell’associazione hanno cercato in tutti i modi di far “ragionare” gli organizzatori che sembrano poco disposti a trattare.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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