Anche i calciatori iniziano il Ramadan: come cambiano le prestazioni e le regole

I calciatori di religione islamica hanno ufficialmente iniziato il Ramadan, il quale durerà fino al 21 aprile. Ecco che cosa cambia per loro.

Il periodo di Ramadan è ufficialmente iniziato e durerà fino al 21 aprile. Per tutta la durata di questo mese i praticanti di religione islamica non potranno consumare alimenti, né liquidi né solidi, dall’alba al tramonto, compresi i calciatori. Ecco che cosa cambia nelle prestazioni e nel regolamento.

Anche i calciatori iniziano il Ramadan

Come ogni anno è iniziato il Ramadan il quale avrà una durata di circa un mese, precisamente dalla serata di ieri, 22 marzo, al 21 aprile. In tutto questo periodo i praticanti della religione islamica, calciatori compresi, non potranno consumare né alimenti solidi né liquidi dall’alba al tramonto.

Questo ovviamente ha delle ripercussioni sul fisico e sulla resa degli atleti, che non di rado hanno un calo nelle prestazioni rispetto ad altri momenti della stagione.

Alcuni di loro giocano in Italia, molti altri anche all’estero, e da tempo si discute sul come poter aiutare società e squadre a far fronte a questo fenomeno, tutelando la libertà di professare la fede.

C’è chi ci pensa seriamente, come la Premier League, e chi invece deve ancora fare un deciso passo in avanti in merito come, ad esempio la Serie A.

La giusta nutrizione nel calcio professionistico

Essere calciatori significa anche dover seguire una ferrea alimentazione, utile a rendere al meglio nel corso degli allenamenti e della partita. Per questo motivo il Ramadan s’inserisce in maniera preponderante nella stagione di atleti e società, poiché rischia d’interrompere la normale nutrizione dei calciatori.

Questa fa parte del carburante che essi devono avere per disputare una partita all’altezza, e per contribuire alla vittoria della squadra. Per questo motivo in molti si chiedono se le prestazioni dei calciatori risentano del Ramadan, e in tal proposito sono stati svolti alcuni studi.

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Poche differenze tra i calciatori professionisti

Un’indagine particolarmente importante sull’influenza del Ramadan sui calciatori, è stata svolta nella Premier Liga russa, il primo campionato del paese. Per condurre lo studio si sono presi in esame i dati sulla corsa sia dei giocatori in ferreo regime alimentare, sia dei giocatori non islamici.

I risultati sono stati sorprendenti, non si è notata alcuna differenza tra le due categorie di calciatori, stracciando di fatto l’ipotesi che il Ramadan possa influire sulle prestazioni.

Bisogna infatti tenere conto che le motivazioni nel calcio professionistico sono altamente superiori rispetto a quello dilettantistico. Sicuramente la componente mentale gioca un ruolo molto importante in questa analisi ma non è sicuramente l’unico motivo.

Altre indagini hanno invece prodotto i risultati opposti, nessuna di queste è stata condotta su una squadra di prima serie come nel caso della Premier Liga russa.

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La decisione in Premier League

La Premier League è da sempre uno dei campionati più al passo con i tempi, e inoltre ospita un nutrito gruppo di calciatori di religione islamica. Non sorprende dunque che già nel 2021, in occasione di Leicester-Crystal Palace, la partita venne interrotta per consentire ai giocatori musulmani di interrompere il digiuno.

Anche in questa stagione il massimo campionato inglese fa scuola, e infatti ha introdotto una nuova regola che andrà in favore di tutti i calciatori di fede islamica.

Durante tutto il periodo di Ramadan, gli arbitri potranno stabilire con i giocatori d’interrompere il gioco, potranno capire assieme la durata della pausa e così potranno far interrompere il digiuno ai calciatori musulmani.

In totale, nel corso di questa tradizione religiosa, si dovranno disputare ben quattro giornate nelle quali vigerà questa regola.

La Serie A non ha ancora fatto niente in tal proposito, e questo nonostante non manchino i calciatori musulmani nel campionato italiano. È però probabile che provvedimenti di questo tipo saranno estesi anche agli altri campionati, non rimanendo relegati solamente in Inghilterra.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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