DAZN cambia l’abbonamento, è polemica per i nuovi prezzi

È polemica per i nuovi prezzi di DAZN che ha deciso di cambiare l'abbonamento con nuove norme inerenti anche alla doppia utenza. Ecco tutte le novità.

È già polemica per i nuovi prezzi di DAZN che ha deciso di cambiare l’abbonamento in seguito alla stagione calcistica appena conclusa. Il colosso britannico detiene i diritti TV della Serie A dal settembre scorso e non sempre si è dimostrato all’altezza della situazione. Gli abbonati non hanno preso di buon grado l’ultima decisione e la discussione si è già accesa.

Dazn, è polemica per i nuovi prezzi

Sono molti gli utenti che hanno già ricevuto un’email da parte di DAZN in cui si fa riferimento ad alcune modifiche importanti sul contratto, e queste non faranno di certo piacere ai più.

Il colosso britannico ha deciso di cambiare il piano contrattuale sia per quanto riguarda i costi che per quanto riguarda le utenze, con norme più stringenti che portano a spendere più soldi.

È polemica per i nuovi prezzi di DAZN, agli abbonati non è piaciuta la decisione di cambiare i termini di servizio e ora il rischio di avere tante disdette si fa più che reale.

La Lega Serie A rimane alla finestra e osserva la situazione, consapevole che se lo share dovesse diminuire ulteriormente bisognerebbe agire.

Già nel corso della stagione appena conclusa si è spesso parlato dei dati sui telespettatori che, secondo più di qualcuno, sarebbero calati in confronto alle precedenti gestioni.

Tra i problemi sulla qualità dello streaming e le polemiche appena sorte non c’è pace per DAZN che ora deve riuscire a mantenere più abbonamenti possibili.

La Serie A in esclusiva DAZN

La stagione appena conclusa è stata la prima per DAZN come emittente che detiene l’esclusiva sui diritti TV della Serie A, ed è stata tutt’altro che facile.

Soprattutto nelle prime partite la qualità dello streaming è stata fortemente criticata a causa d’interruzioni del servizio, buffering reiterati e una bassa nitidezza del segnale.

Il colosso britannico ha poi preso le contromisure necessarie ad arginare il problema ma queste non sono bastate a soddisfare tutti gli utenti.

L’ombra di Sky è sempre stata presente, a volte ingombrante, con molti che chiedevano che prendesse il posto di DAZN e riprendesse in mano le redini della questione.

Questo però non si è verificato e quest’ultimo continuerà ad avere i diritti esclusivi sul campionato italiano anche nella prossima stagione.

Ciò significa che 7 partite su 10 saranno visibili solo sulla piattaforma di streaming sportivo per eccellenza, e 3 rimarranno in condivisione proprio con Sky.

La nuova stagione di Serie A partirà a metà agosto con un calendario ritoccato a causa dei Mondiali in Qatar, ai quali molti giocatori prenderanno parte nonostante gli italiani siano esclusi.

Il costo dell’abbonamento

Non cambia l’emittente che detiene l’esclusiva dei diritti TV della Serie A ma cambiano però i termini contrattuali dell’utente.

L’abbonamento rimane al costo di 29,99 euro, ma allora perché c’è polemica su DAZN e si parla di nuovi prezzi? 

In sostanza, chi non intende condividere l’abbonamento continuerà a pagare la cifra scritta in precedenza mentre chi lo utilizza su più utenze avrà una maggiorazione di 10 euro, portando il costo totale a 39,99 euro.

Una cifra ritenuta eccessiva e gli utenti hanno avuto la stessa impressione sulla decisione di creare due tipologie di abbonamento.

Secondo DAZN questa decisione è stata presa per tutelare sia l’azienda che gli utenti dalle frodi, evitando accessi indesiderati e il furto dei profili.

Ciononostante l’aumento dei prezzi ha indispettito i clienti che ora hanno solamente due vie: accettare la decisione oppure disdire l’abbonamento.

DAZN e la doppia utenza

A dare l’input definitivo al cambiamento contrattuale, dunque, sono state soprattutto le troppe utenze collegate allo stesso abbonamento.

Questo ovviamente non giovava alle casse dell’azienda, la quale ha deciso di mantenere la possibilità di usufruire del servizio in contemporanea su più dispositivi ma a un prezzo maggiorato.

Fino ad oggi è sempre stato possibile vedere in streaming anche lo stesso evento su più dispositivi, anche se questi erano collegati a diverse reti internet.

Ora per farlo bisognerà abbonarsi a DAZN Plus al costo di 39,99 euro, altrimenti non si potrà.

Questo tipo di abbonamento consente di registrare fino a sei dispositivi nei quali si può guardare i programmi offerti dal palinsesto, ma solamente due di questi potranno trasmettere in contemporanea.

Anche questo ha creato polemica contro DAZN, nuovi prezzi e nuovo abbonamento ma gli utenti non credono che l’aumento sia giustificabile.

L’abbonamento standard

Per chi non avesse bisogno di condividere l’abbonamento con qualcuno che abita da un’altra parte rimane l’abbonamento standard.

Il costo rimane di 29,99 euro e consente di registrare due dispositivi che possono trasmettere anche in contemporanea, questo a patto che navighino sulla stessa rete internet.

Dunque, ambienti diversi ma della stessa abitazione, per tutto il resto c’è l’abbonamento Plus a prezzo maggiorato.

Sicuramente questa non è una buona notizia per gli utenti di DAZN e la polemica sui nuovi prezzi è destinata a crescere ulteriormente.

Cosa succede se ti trovi fuori di casa?

La polemica sui nuovi prezzi di DAZN non nasce solamente per via dell’aumento, ma anche per le regole che ci sono alla base.

Se, ad esempio, un abbonato si trova per motivi di lavoro fuori casa deve registrare un nuovo dispositivo pagando 10 euro in più, usufruendo quindi del servizio Plus e non più standard.

Da qui nasce la grande perplessità degli abbonati che non trovano giusta questa decisione e, a dirla tutta, è anche comprensibile.

Nonostante le polemiche e il polverone che si potrà alzare la decisione è già stata presa e anzi, era già stata presa mesi fa.

Già nel corso della stagione DAZN aveva maturato l’idea di cambiare la forma degli abbonamenti ma non ha fatto la sua mossa fino ad oggi.

Sarà stata la decisione giusta o ci saranno cospicue perdite di utenti? Ricordiamo che le squadre di Serie A, e la stessa Lega, ricevono molto denaro proprio dai diritti TV.

Se quest’ultimi non fossero in grado di portare le giuste somme di denaro nelle tasche dei club allora potrebbe esserci una retromarcia, e DAZN potrebbe trovarsi costretto a suddividere i suoi diritti con qualcun altro.

Sky e Amazon rimangono in attesa

DAZN ha sottratto i diritti TV a Sky, a sorpresa e sotto il naso, e questo aveva già provocato più di qualche perplessità nei tifosi che ormai erano abituati ad avere la stessa emittente da anni.

Nonostante questo, in molti hanno deciso di cambiare e abbonarsi al servizio streaming per non perdere le partite della propria squadra del cuore ma, soprattutto in un primo momento, la qualità non è stata paragonabile.

Il miglioramento avuto negli ultimi mesi è stato molto grande e importante ma DAZN paga soprattutto le inefficienze verificatesi nei primi mesi, le stesse che l’hanno costretto a elargire rimborsi.

Sky dunque rimane la prima candidata a sostituire il colosso britannico degli streaming nel caso questi non fosse più in grado di garantire gli ascolti.

Attenzione però anche ad Amazon che ha già dato prova della sua caparbietà assicurandosi la partita settimanale di Champions dimostrando anche un’ottima efficienza.

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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