Diritti TV Serie A: Italia penultima negli incassi tra i top 5 campionati

Il campionato italiano non sta avendo la crescita che invece stanno avendo gli altri, ecco i numeri degli incassi dei diritti TV della Serie A.

Qualcosa nella crescita del campionato italiano si è inceppata e lo si può notare dalla mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar e dalle recenti prestazioni dei club in ambito europeo. La Serie A, per quanto riguarda i diritti TV, si colloca al penultimo posto dei primi cinque top campionati europei. Un segnale forte che denota il periodo non proprio felice che sta attraversando il nostro calcio.

Diritti TV, Serie A davanti solo alla Ligue 1

Non è una situazione facile quella che sta attraversando il nostro campionato, sempre più privo di grandi campioni e con meno potere economico in confronto agli altri top in Europa.

Le spese per acquistare i giocatori delle squadre inglesi e spagnole sono sotto gli occhi di tutti, e molto dipende anche dagli incassi che ottengono attraverso i diritti TV, ben più alti rispetto alla Serie A.

La Premier League è un campionato che si vende bene in tutto il mondo, cosa che ad esempio al campionato italiano manca, e la differenza d’introito è notevole.

La ripartizione degli incassi è diversa ma anche i top club italiani non possono competere con quelli esteri e spesso, se paragonati al campionato inglese, sono inferiori anche ai club meno blasonati.

Questo crea un divario difficilmente colmabile che si potrebbe assottigliare solamente attraverso i vivai, per il momento.

Anche in questo senso, però, il calcio italiano risulta essere più in difficoltà di quelli esteri e la prova è la scarsa mole di giocatori di valore assoluto prodotta in questi ultimi anni.

Un problema da arginare, una crescita da far ripartire per dare la possibilità al calcio italiano di non perdere ancora lustro.

I numeri degli incassi

I diritti TV della Serie A sono poco fruttuosi, gli incassi non sono sufficienti per poter competere con gli altri campionati e i risultati si stanno vedendo in queste ultime edizioni di Champions League.

La Serie A guadagna 1,127 miliardi di euro, ripartiti in 927,5 milioni interni e 200 milioni dagli esteri.

Peggio del campionato italiano fa solo la Ligue 1, che guadagna 704,5 milioni di euro all’anno totali di cui solamente 72, 5 milioni esterni e 632 milioni interni.

Ma già la Bundesliga riesce a racimolare più incasso della Serie A, grazie a 1,1 miliardi interni e 360 milioni esteri, per un totale di 1,460 miliardi di euro.

Al secondo posto troviamo la Liga spagnola, che supera i 2 miliardi di euro attraverso gli 1,15 miliardi interni e gli 897 miliardi esteri.

Chi davvero, però, ha un guadagno incredibile derivante dai diritti TV è la Premier League, la quale percepisce in totale 4,126 miliardi di euro suddivisi in 2,023 miliardi interni e 2,103 miliardi esteri.

Analizzando i vari numeri si può vedere l’enorme differenza d’incasso derivante dall’estero tra la Premier League e il resto dei campionati.

Chiaramente è una questione di appeal e di come la federazione è riuscita a muoversi negli anni, ma la Federazione italiana dovrà cercare di limare questo gap come sta facendo la Liga.

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Le dichiarazioni di Cairo sui diritti TV

Urbano Cairo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha dichiarato:

Nel 2012 il nostro torneo era piazzato alle spalle della sola Premier che incassava un miliardo e trecento milioni di diritti tv laddove noi ne incassavamo novecento. Ora Spagna e Germania ci hanno superati. Bisogna trarre risorse maggiori soprattutto dalla televisione.

Urbano Cairo ha messo in luce un dettaglio importante, ovvero che in dieci anni siamo passati dall’essere il secondo campionato al quarto per quanto riguarda i diritti TV e non solo.

Questo deriva da una gestione che probabilmente dovrà essere più lungimirante e oculata nel futuro prossimo soprattutto per quanto riguarda il mercato estero.

Rendere appetibile la Serie A al pubblico di tutto il mondo dev’essere prioritario, sia per i diritti TV che per tutta l’immagine che ne deriva.

L’ha capito bene la Premier League e ora non è solamente il primo campionato per gli incassi, ma anche il primo per top team.

Quanto guadagnano le squadre dai diritti TV

Per capire il distacco nei diritti TV tra la Serie A e la Premier League basta osservare quanto guadagnano i top team italiani e quelli inglesi.

In Italia, la squadra che incassa di più è l’Inter che riceve poco più di 84 milioni di euro, la Juventus 78 milioni e il Milan 77,8 milioni.

Passando in Inghilterra le cifre si alzano vertiginosamente, il Manchester City incassa 187,2 milioni di euro e il Liverpool solamente 2 in meno.

Parliamo di club blasonati, certo, ma cosa succede se prendiamo una squadra meno famosa?

Succede che rimaniamo impressionati, il Norwich City incassa 116,4 milioni di euro, 30 milioni in più rispetto all’Inter.

Per fare un paragone, il Venezia ha incassato meno di 26 milioni di euro, numeri che fanno capire dove stia la differenza tra i due campionati.

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Prendere esempio può essere utile

Alla luce dei dati che abbiamo riportato è chiaro che qualcosa nel nostro calcio non stia funzionando.

I club non hanno più il potere economico per poter competere con gli altri campionati e devono rifugiarsi sui vivai.

I vivai, però, non sempre sfornano talenti e ancora una volta molto dipende dai sistemi obsoleti adottati nei settori giovanili.

Gli impianti spesso sono fatiscenti e poco funzionali e a volte la metodologia non rispecchia il calcio moderno.

Un sistema che deve evolversi perché laddove non si può competere economicamente si può competere con l’intelligenza e lo studio.

Basta osservare il Belgio, che grazie al suo modello ha una delle Nazionali più forti al mondo nonostante il suo campionato sia considerato inferiore.

Prendere esempio non sempre è sbagliato, a volte significa saper riconoscere i propri sbagli e guardare al futuro.

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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