Chi è Domenico Tedesco, il nuovo CT del Belgio nato a Rossano Calabro

Dopo la delusione ai Mondiali in Qatar, il Belgio ha deciso di cambiare guida tecnica e si è affidato a Domenico Tedesco. Ecco chi è il nuovo CT.

Il Belgio ha annunciato ufficialmente che Domenico Tedesco sarà il nuovo Commissario Tecnico. Dopo la delusione dei Mondiali in Qatar, era arrivato l’addio a Roberto Martinez. Ecco chi è il nuovo CT.

La delusione ai Mondiali e l’addio di Roberto Martinez

La generazione dei fenomeni belga arrivava ai Mondiali in Qatar con addosso grandi aspettative che, purtroppo, non sono state rispettate.

L’uscita prematura dalla competizione ha fatto meditare sia il Commissario Tecnico Roberto Martinez che la Federazione e, a fine torneo, è arrivato l’addio.

Troppo amara la delusione di non essere riusciti a incidere ed era quasi scontato che le strade dovessero dividersi.

Per il Belgio è dunque iniziato un periodo di profonda riflessione, a chi affidare la panchina della Nazionale?

Molti i nomi sondati, pochi quelli in cui la Federazione ha creduto veramente.

Tra questi c’erano Thierry Henry, Van Gaal ma anche Kompany e Vermaelen, punti fermi della nazionale belga negli anni scorsi.

Alla fine la Federazione ha puntato tutto su Domenico Tedesco, allenatore italo-tedesco, con il quale alla fine si è raggiunto un accordo.

Andiamo a vedere chi è e quale strada l’ha condotto fino alla nazionale dei Diavoli Rossi.

Chi è Domenico Tedesco

Domenico Tedesco è un giovane allenatore, classe 1985, italiano in possesso della cittadinanza tedesca.

È nato a Rossano in provincia di Cosenza ma è a Bocchigliero che trascorre la sua adolescenza.

Assieme alla famiglia si trasferisce in Germania dove prenderà la cittadinanza.

Dopo essersi laureato in ingegneria gestionale, e aver conseguito un master in gestione dell’innovazione, completa il corso da allenatore ufficiale della Federazione tedesca.

Fin da subito dimostra grandi abilità nel mondo del calcio e dell’insegnamento, risultando il miglior studente dell’intero corso.

Prima di dedicarsi completamente al calcio, svolgeva un impiego alla Mercedes-Benz.

La carriera da allenatore, gli inizi

Da giocatore Domenico Tedesco non ha avuto una carriera brillante ma poco importa, perché da allenatore sta dimostrando di avere la stoffa giusta per emergere.

Dopo aver allenatore le giovanili dell’ASV Aichwald, trascorre sette anni tra le fila dello Stoccarda, dove ricopre lo stesso ruolo.

Successivamente passa all’Hoffenheim prima di firmare per l’Erzgebirge Aue, nella seconda divisione tedesca.

La squadra lo chiama quando è a un passo dalla retrocessione, con il contributo dell’allenatore italiano riesce a raggiungere un’insperata salvezza raggiungendo la quattordicesima posizione.

Schalke 04, Spartak Mosca e Lipsia

La carriera di Domenico Tedesco prosegue a vele spiegate e nel 2017 lo Schalke 04 ufficializza il suo ingaggio.

Con l’allenatore italiano al timone la squadra raggiunge il secondo posto in Bundesliga e la semifinale di Coppa di Germania.

Il buon piazzamento in campionato consente allo Schalke di disputare la Champions League nella stagione successiva, verrà successivamente eliminato dal Manchester City agli ottavi di finale.

Il 14 marzo 2019 Tedesco viene esonerato e rimane senza panchina fino a ottobre.

Firma con lo Spartak Mosca e inizia la sua avventura in Russia.

Riesce a raggiungere la seconda posizione in campionato ma decide di non prolungare il contratto.

Torna quindi in Germania questa volta alla guida del Lipsia, squadra con la quale ha l’opportunità di disputare la Champions League.

Il 7 settembre 2022 viene esonerato per via di un difficile inizio di stagione.

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La chiamata del Belgio

Un percorso ricco di esperienze per l’allenatore classe 1985 che lo mette sotto la luce dei riflettori.

Dopo i Mondiali in Qatar, nei quali sono saltate molte panchine, la chiamata arriva dal Belgio.

Domenico Tedesco decide così d’intraprendere una nuova avventura questa volta alla guida di una Nazionale.

Il ruolo del Commissario Tecnico è molto diverso rispetto all’allenatore di club, e il giovane tecnico italiano potrà misurarsi in una nuova sfida.

Per il momento ha firmato un contratto valido fino al termine del Campionato europeo del 2024 e successivamente, in base ai risultati, si deciderà se prolungare o meno.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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