F1, il Gran Premio potrebbe tornare in Africa: i precedenti

La F1 ha un calendario in continua evoluzione. Nel 2023 potrebbe tornare uno storico Gran Premio che manca da tempo, ha a cha fare con l'Africa.

La F1 è pronta a sbarcare nuovamente in Africa con il Gran Premio del Sud Africa, nella storica pista di Kyalami che già in passato ha ospitato delle corse della massima competizione mondiale per monoposto. Se dovesse tornare realmente questo circuito, ecco che il già ricco calendario aumenterebbe ulteriormente di numero.

F1 torna in Africa?

Il fatto che si parli sempre più insistentemente del ritorno della F1 con un Gran Premio in Africa, a Kyalami, rappresenta già una mezza verità. Inoltre, lo stesso CEO di Liberty Media, società detentrice dei diritti della massima formula mondiale, Stefano Domenicali, ha dichiarato che ci sono concrete possibilità di rivedere la pista africana nel 2023. Ma c’è di più.

Lo stesso ex Team Principal di Ferrari, infatti, pare abbia svolto una visita proprio nel paese che ha ospitato i mondiali di calcio nel 2010. Ci sono alcuni problemi in quanto non si corre da molto tempo, ma con delle dovute modifiche Kyalami dovrebbe poter tornare in lizza per un posto nel 2023 facilmente.

Del resto è da tempo che la F1 si interroga su un possibile ritorno in Africa, e il Gran Premio del Sud Africa è quello più vicino alla realtà. Inoltre, già tempo fa lo stesso sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, ha fatto il suo personalissimo endorsement per questo circuito e per il continente africano in generale.

Kyalami, i precedenti

Come detto, la F1 ha già corso il Gran Premio in Africa, e proprio a Kyalami. Qui non si corre più dal 1993, quando a vinsere fu Alain Prost su Williams, nella sua cavalcata verso il quarto pesonalissimo titolo mondiale, l’ultimo prima del ritiro. A completare il podio ci pensarono Senna su McLaren e Blundell per la Ligier.

In generale, il circuito sudafricano ha ospitato altre 19 edizioni del GP africano della massima formula mondiale, oltre a quello del 1993. L’albo d’oro, inoltre, non mente, e mostra come Ferrari sia la più vincente sulla pista in questione, in quanto vincitrice di ben quattro Gran Premi di F1 in Africa, l’ultimo nel 1979 con il mitico Gilles Villenueve.

Non solo la scuderia di Maranello ha portato in alto il tricolore in terra sudafricana, anzi ci ha pensato pure Riccardo Patrese. Il pilota nostrano ha vinto l’edizione del 1983 alla guida della Brabham, andando a compiere una storica doppietta di driver italiani, con Andrea De Cesaris posizionatosi secondo su Alfa Romeo. Terzo, infine, Piquet sempre con la Brabham.

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Il calendario 2023

Come suddetto, il possibile ritorno del Gran Premio di F1 in Africa, potrebbe modificare moltissimo il calendario della massima formula nel 2023. Difatti, al momento, è stato già confermato il ritorno del Qatar dopo l’edizione del 2021 e l’arrivo del weekend di gara a Las Vegas, negli Stati Uniti.

Queste due aggiunte portano già a 24 il numero di gare in calendario, anche se potrebbe saltare il GP di Francia. I troppi costi e i pochi spettatori, più l’emergenza Covid-19, hanno fatto si che gli organizzatori di Le Castellet abbiano perso fiducia nella F1, e quindi il 2022 potrebbe essere l’ultimo anno in cui questo circuito dovrebbe fare parte del Circus.

Il Gran Premio di F1 in Africa, tuttavia, inizialmente era previsto più per il 2024 che per il 2023. Questo per dare modo agli organizzatori di migliorare il più possibile la pista, e di adattarla agli odierni regolamenti, soprattutto in termini di sicurezza. Quindi, ciò potrebbe determinare un prolungamento, anche se solo di un anno, del GP di Francia.

Prima di Kyalami: East London

Prima che la F1 organizzasse un Gran Premio in Africa a Kyalami, ce n’era un altro di circuito presente nel continente dove si innalza il Kilimangario. Stiamo parlando di East London, una pista anch’essa situata in Sudafrica, e più precisamente a Eastern Cape.

Sono state tre le gare ospitate da questo circuito. Una non valida per il campionato del mondo disputata nel 1966, vinta dall’indimenticato Mike Spence sulla sua Lotus. Le altre due edizioni, invece, erano valide per il mondiale e sono state disputate precedentemente, ovvero nel 1962, nel 1963 e nel 1965.

A imporsi in quella più datata ci ha pensato il mitico Graham Hill con la sua BRM, davanti a McLaren e Maggs. Le altre due corse, invece, sono state vinte dall’altrettanto mitico Jim Clark che a bordo della sua Lotus si impose rifilando ampi distacchi ai rivali, soprattutto nell’edizione del 1963, quando rifilò un minuto al secondo e almeno un giro a tutti gli altri.

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