Chi è Hannah Schmitz, la stratega Red Bull elogiata da Verstappen

Il GP d'Ungheria ha mostrato ancora una volta la differenza tra strateghi Red Bull e strateghi Ferrari. A spiccare ecco Hannah Schmitz. Ecco chi è.

Il GP d’Ungheria di Formula 1 ha ancora una volta mostrato le difficoltà del muretto Ferrari, a fronte invece di una Red Bull superlativa che ha saputo rimontare dalla 10ima e 11esima posizione fino a vincere la gara. Ecco chi è l’artefice di tutto, ovvero Hannah Schimtz, elogiata da Max Versappen.

Chi è Hannah Schmitz

Hannah Schimtz è la responsabile della strategia di gara della Red Bull in Formula 1. Dal 2012 ha iniziato il suo percorso con le lattine, e da allora ha fatto ottime cose. Difficilmente, infatti, ci si ricorda di qualche errore fatto da parte della stratega, che da quanto è nella scuderia austriaca ha vinto 3 mondiali piloti e 2 costruttori.

In particolare, le sue doti sono uscite alla ribalta conseguentemente agli errori dei rivali della Ferrari, che ancora una volta hanno sbagliato strategia gomme. Il risultato è che Verstappen ha potuto rimontare dalla 10ima posizione fino alla vittoria, in una pista come quella di Budapest, dove superare è quasi impossibile.

L’elogio di Verstappen

Max Verstappen ha quindi vinto il GP d’Ungheria ed è stato proprio lui ad elogiare per primo Hannah Schmitz: “Hannah è stata disumanamente calma per tutta la domenica“. Queste parole fanno capire come la stratega dia fiducia e trasmetta calma a tutto il team.

Del resto, la tranquillità è fondamentale per prendere decisioni di strategia in tempi rapidi, e questo la responsabile di Red Bull lo sa fa alla grande. A fare da eco al campione olandese, poi, ci ha pensato Chris Horner, il team principal il quale ha rincarato la dose dicendo che Hannah Schimtz “sotto pressione è fantastica“, un modo per elogiarla ancora di più.

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Come Red Bull ha vinto

Per capire come Red Bull sia riuscita a vincere dopo un sabato deludente, bisogna proprio vedere come Hannah Schimitz ha saputo organizzare la gara a partire dalla partenza. Infatti, la stratega dopo averne parlato a lungo nel box ha capito che bisognava usare una gomma morbida per partire, visto che la temperatura lo permetteva.

Ecco quindi la scelta vincente da parte della scuderia austriaca, che ha massimizzato il primo stint facendo durare gli pneumatici, mentre nel secondo ha potuto spingere normalmente montando le gomme medie. Per la seconda sosta, poi, ecco un altro set di gomme medie, e qui entra in gioco l’errore di Ferrari.

L’errore di Ferrari

Secondo Hannah Schimtz, quella di Ferrari è stata una strategia sbagliata fin dall’inizio. Infatti, la rossa di Maranello ha scelto di montare all’inizio gomme medie, e così ha continuato anche per lo stint successivo, con una sosta però troppo ancitipata.

Al momento del secondo pit stop, quindi, il muretto del cavallino rampante aveva a disposizione due strategie, una prevedva le gomme hard, l’altra prevedeva di andare più lunghi per poi mettere quelle più morbide. Purtroppo, la Ferrari ha scelto la gomma hard, rivelatasi sbagliatissima e per questo Red Bull ha potuto vincere.

Ennesimo errore Ferrari

Non è il primo e probabilmente purtroppo non sarà neanche l’ultimo errore commesso da Ferrari in questa stagione di F1. Il primo sbaglio del muretto si rifà al GP di Miami, che vide Leclerc rimanere fuori dalla pista e non rientrare a cambiare gli pneumatici dopo una safety car, ciò non gli ha permesso di superare Verstappen per la prima posizione.

Il secondo errore molto grave, si ha nel GP di Monaco. Addirittura, da una doppietta scontata, le rosse di Maranello passarono alla seconda e quarta posizione, con ancora una volta il monegasco giù dal podio, e Hannah Schimtz invece autrice di una super strategia che mise in crisi i rivali ferraristi.

Ancora, nel GP del Canada sia Leclerc che Sainz hanno avuto una strategia di gomme sbagliate. Il primo è rientrato troppo presto ed è stato messo dietro piloti più lenti di lui ma difficili da superare, mentre lo spagnolo ha vuto le stesse gomme di Verstappen e non è riuscito a superarlo.

Altra gare e altro errore, stavolta a Silverstone. Qui, sempre il monegasco è stato penalizzato dalla strategia Ferrari, che ha scelto di richiamare il compagno di squadra ai box tenendo fuori lui. Il risultato è che Leclerc è sceso dalla prima alla quarta posizione, guadangando poco e niente su Verstappen, il quale aveva una macchina rotta.

Quindi si arriva al GP d’Ungheria, nel quale un altro erroraccio è costato almeno la seconda posizione, se non proprio la vittoria al monegasco di Ferrari. Di certo, servirebbe una Hannah Schimtz anche nel box rosso, così da cercare di credere ancora in un mondiale che sembra sfuggito definitivamente.

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