Ecco cosa farà Zlatan Ibrahimovic dopo il suo ritiro

Zlatan Ibrahimovic ha detto addio al calcio giocato: ecco cosa farà il campione svedese nel prossimo futuro.

Dopo 25 anni di gol e di trofei, Zlatan Ibrahimovic ha detto basta. Il ritiro del campione svedese è ormai cosa ufficiale, con l’ormai ex attaccante che ha ricevuto il dovuto ed emozionante tributo dallo stadio di San Siro al termine di Milan-Verona della scorsa domenica. Ecco quali sono i piani di Ibrahimovic per il prossimo futuro.

Ibrahimovic: una carriera irripetibile

Il momento del ritiro, a un certo punto, sembrava non dovesse mai arrivare. Prossimo a compiere 42 anni, Zlatan Ibrahimovic, pur mostrando ormai inevitabilmente i segni dell’avanzare dell’età, aveva abituato tutti alle sue sfide continue ai limiti umani del tempo e del fisico.

Voglioso come sempre di essere protagonista sia fuori che dentro dal campo fungendo da chioccia e da indispensabile guida per i propri compagni di squadra all’interno dello spogliatoio, il fuoriclasse svedese ormai ex Milan ha attraversato però una stagione a dir poco travagliata.

La stagione 2022-2023 ormai conclusa ha visto Zlatan costantemente fuori dal terreno di gioco per gli ormai continui problemi di natura fisica. Conscio del proprio decisivo ruolo nella crescita di un gruppo in grado di conquistare uno scudetto e una semifinale di Champions in due anni, lo svedese ha così svestito in parte il proprio mantello da supereroe, dando libero sfogo alla propria umanità e alle proprie emozioni nei toccanti momenti immediatamente successivi a Milan-Verona.

Il calcio giocato perde uno dei protagonisti assoluti degli ultimi 25 anni. Dagli esordi con il Malmo alle prime magie con l’Ajax, dall’arrivo alla Juventus agli anni di dominio con l’Inter, dalla tormentata annata di Barcellona alla rinascita con il Milan fino alla conquista della Francia con il Paris Saint Germain e degli Stati Uniti con i Los Angeles Galaxy. Ibra ha lasciato un segno indelebile ovunque sia andato, con l’unica macchia costituita dal mancato successo della Champions League.

La mancata affermazione nella competizione europea più importante nulla toglie però ad una carriera a dir poco incredibile. A testimonianza di ciò, tra le tante cose, i quattordici campionati vinti (contando anche i due con la Juve), cui si aggiungono tra le varie cose una Supercoppa Europea e un Mondiale per club con il Barcellona e un’Europa League con il Manchester United.

Cosa farà Ibrahimovic dopo il ritiro

Per Ibrahimovic, l’addio al calcio di domenica sera rappresenta ora l’inizio di una nuova vita. Niente più allenamenti, niente più riscaldamenti pre-partita con i propri compagni, niente più ritiri con la propria squadra.

Una routine cui sarà difficile, almeno in un primo momento, abituarsi, con lo stesso Zlatan che nella conferenza stampa di San Siro di domenica ha voluto tirare fuori tutti i propri pensieri al riguardo:

Per tanti anni noi giocatori siamo abituati a muoverci secondo programmi precisi. Il panico ti viene quando ti svegli e non sai cosa devi fare. Io non avrò più programmi da seguire. Mi mancherà allenarmi, mangiare con la squadra, stare nello spogliatoio. Ora sarà un altro mondo. Se una cosa del genere fosse successa tre mesi fa sarebbe stato angosciante ma ora sono pronto. Adesso però mi serve un po’ di tempo. Non devo decidere subito, rifletterò.

In tanti si chiedono se lo svedese continuerà a restare all’interno del mondo del calcio oppure no. Ibrahimovic, per adesso, sembra avere però intenzione di mettere in stand-by eventuali futuri progetti legati ad esempio ad una possibile carriera da allenatore o da dirigente sportivo:

Non è giusto prendere decisioni così in fretta. Ci penserò questa estate. Mi prenderò il tempo che mi serve per riflettere bene e poi quando la situazione sarà più calma farò le mie valutazioni. Non penso che lascerò il mondo del calcio ma credo anche che quando si inizia una cosa nuova bisogna iniziare da zero e crescere poco alla volta. Un futuro da allenatore o dirigente? Si tratta di una grande responsabilità perché da calciatore puoi essere te stesso ma in altre situazioni sei più limitato. E poi l’essere stato calciatore non vuol dire che io possa essere anche allenatore. Vedremo.

La vita fuori dal calcio

Almeno per il momento, Ibrahimovic non sembrerebbe dunque intenzionato ad iniziare corsi da allenatore o da dirigente sportivo. Di sicuro, per il prossimo futuro, lo svedese continuerà però a prendersi a cura delle sue diverse attività extra-calcio imprenditoriali.

Oltre ai diversi marchi di cui è da tempo testimonial, Ibrahimovic si occuperà anche della gestione della holding finanziaria Ciroo, una società nata nel 2016 e creata insieme agli allora compagni del Paris Saint Germain Verratti, Sirigu e Maxwell. In più, a breve Zlatan inaugurerà a Segrate il Padel Zenter, un progetto già ampiamente sviluppato in Svezia con la presenza di ben cinque sedi.

Per quanto riguarda invece la vita privata, Ibrahimovic dovrebbe fare per il momento la spola tra la Svezia e Milano, città in cui ormai si è stabilito insieme alla famiglia costituita dalla moglie Helena e dai figli Maximilian e Vincent, entrambi impegnati tra l’altro con le giovanili del Milan.

Leggi anche: Milan, esonero di Maldini e Massara: ecco cos’è successo

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