Inchiesta Prisma: la Juventus rischia per le plusvalenze!

La Juventus è finita nuovamente sotto l'occhio del ciclone, l'inchiesta Prisma prosegue e gli inquirenti indagano sul falso in bilancio derivante dalle plusvalenze e dal congelamento degli stipendi nel primo periodo di emergenza epidemiologica. Andiamo a vedere che cosa rischia e chi è coinvolto.

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L'inchiesta Prisma mette nuovamente la Juventus sotto l'occhio del ciclone, direttamente al centro del mirino dell'opinione pubblica per via di un'indagine che sembra proseguire all'infinito.

Inizialmente sotto la lente d'ingrandimento sono finite le plusvalenze, per le quali i bianconeri sono stati indagati per falso in bilancio.

Per lo stesso motivo, questa volta, si sta indagando sul congelamento degli stipendi che è stato effettuato nel corso del primo lockdown per via dell'emergenza epidemiologica.

Per il momento sono stati ascoltati Bernardeschi, Alex Sandro e Paulo Dybala, per circa due ore e mezza a testa, non proprio una passeggiata di piacere diciamo.

Non è però finita qui, gli inquirenti ora vogliono ascoltare il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) Gabriele Gravina e Alessandro Lucci, che è l'agente sia di Cuadrado che di Dybala.

La tensione non sembra alleggerirsi e e ora la Juventus rischia seriamente d'incappare in sanzioni anche pesanti, staremo a vedere se i documenti che verranno analizzati scagioneranno la società torinese.

Prima di proseguire vi consigliamo la visione del seguente video YouTube di Simone Avsim, nel quale viene proprio approfondita l'inchiesta Prisma.

Inchiesta Prisma Juventus: che cos'è

Abbiamo capito su che cosa verterà il nostro articolo, ovvero sulla situazione della Juventus nell'inchiesta Prisma, che sta spaventando e non poco società e tifosi.

I bianconeri in passato hanno già patito le pene dell'inferno per via di alcuni illeciti, come nel caso di Calciopoli e la penalizzazione che li ha portati direttamente in Serie B, macchiando eternamente l'immagine della società.

Questa volta il tutto è partito per via di alcune plusvalenze che hanno destato vari sospetti agli inquirenti, i quali hanno indagato e continuano a farlo per fare chiarezza sulla vicenda.

Si parla di ben 62 operazioni di mercato che sono al vaglio e in corso d'indagini, attraverso le quali la società potrebbe essere condannata per falso in bilancio.

Oltre a questo, però, gli organi di competenza vogliono vederci chiaro su un'altra situazione che non sembra essere molto trasparente, quella relativa al congelamento degli stipendi nel primo lockdown per via dell'emergenza epidemiologica.

Secondo quanto emergenze dallo studio dei documenti, effettuato nel corso delle indagini, sono quattro le mensilità che sono state sospese, ben tre di queste però sarebbero già state rese ai giocatori in attesa dello stipendio.

Inchiesta Prisma: cos'ha fatto la Juventus?

Premettiamo che le indagini sono ancora in corso e che dunque non si sa se ci siano stati illeciti oppure no e di conseguenza, per il momento e per quanto ci è dato sapere, la Juventus non ha fatto niente d'illegittimo.

Se però le tesi mosse dall'inchiesta Prisma fossero confermate staremmo parlando di un falso in bilancio, ancora una volta, come nel caso delle plusvalenze.

Infatti, sono stati ritrovati documenti che attestano il pagamento di tre su quattro mensilità sospese, e i giocatori ascoltati hanno confermato questo fatto.

Ma nella relazione finanziaria datata giugno 2020 non compare alcuna voce che riguarda il debito preso in carico dalla società, ma solamente voci che riguardano la rinuncia a percepire lo stipendio nel corso di quei mesi.

Questo ovviamente porterebbe una discordia tra quanto dichiarato e quanto poi effettivamente pagato, creando di fatto il famoso falso in bilancio già citato.

Questo è però ancora tutto da confermare, e proprio per questo la lista dei giocatori e personalità che dovranno parlare in merito crescerà ancora.

Inchiesta Prisma: squadre coinvolte oltre alla Juventus

L'inchiesta Prisma ha colpito solo la Juventus? O ci sono altre squadre che sono sotto indagine?

Non ci sono solo i bianconeri al centro del mirino, ma come spesso accade la società più blasonata è quella che si prende la copertina delle prime pagine, mentre le altre passano un po' in sordina.

A dire la verità ci sono altre squadre di Serie A e di Serie B indagate, almeno per quanto riguarda le plusvalenze, e sono Sampdoria, Empoli, Napoli, Genoa, Pisa, Parma, Pescara e Pro Vercelli.

Non proprio le ultime arrivate insomma, con alcune di queste squadre che sono ormai in Serie A da molto tempo.

Per ognuna di queste squadre sono state indagate operazioni di mercato che hanno creato plusvalenze alle società coinvolti, più o meno alte, e che di conseguenza hanno apportato giovamento alle tasche delle società.

La Juventus dunque è in buona compagnia, come detto in precedenza si indaga su 62 operazioni di mercato che coinvolgono più parti in causa, staremo a vedere che cosa accadrà e se la vicenda si smonterà.

Inchiesta Prisma: cosa rischia la Juventus per il caso stipendi

La questione delle plusvalenze ha ormai preso dei binari ben precisi, le indagini sono finite e ora le società coinvolte potranno accedere agli atti per dimostrare la propria tesi d'innocenza, dato che tutte si sono dichiarate tali.

Per quanto riguarda il caso stipendi, però, si parla specificamente della Juventus, l'unica indagata per il momento su questa situazione.

Che cosa rischia la società nel caso le accuse venissero confermate? E i giocatori invece?

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, se le accuse venissero confermate alla società bianconera potrebbe arrivare un'ammenda dal valore complessivo che va da uno a tre volte il valore dell'ammontare corrisposto.

A questo si aggiungerebbe anche una penalizzazione di alcuni punti in classifica che dovrà essere scontata sfavorendo la squadra nella posizione in Campionato.

Non finisce qui però infatti anche i giocatori, se venisse accertato il falso in bilancio derivante dagli stipendi, avrebbero svolto un ruolo importante sulla vicenda e anch'essi verrebbero puniti.

La pena potrebbe essere la squalifica che parte dal mese in su per ognuno di loro, e potrebbe non finire qui.

Inchiesta Prisma: come influisce nel calciomercato della Juventus?

A questo punto abbiamo ben chiara la situazione della Juventus derivante dall'inchiesta Prisma, il rischio è alto e la situazione non è delle migliori.

L'ammenda avrebbe cifre molto alte e la società bianconera avrebbe difficoltà per qualche stagione a investire somme elevate di denaro per acquistare nuovi giocatori.

A questo bisogna aggiungere l'imminente partenza di Dybala, che non ha rinnovato il suo contratto e che a fine stagione lascerà il club torinese a costo zero, non portando alcun introito dalla sua cessione ma solo il risparmio sul suo stipendio.

È difficile dunque pensare a quale calciomercato, nel caso le accuse venissero confermate, potrebbe effettuare la società che dovrebbe sborsare cifre molto alte.

La squadra ha bisogno di alcuni aggiustamenti ma agire nel mercato, di questi tempi, senza un portafoglio abbiente non è facile, anche per via della concorrenza spietata di altre società con molta più liquidità.

A peggiorare il tutto c'è anche l'eliminazione prematura dalla Champions League, un eventuale passaggio del turno avrebbe portato qualche milione in più nelle casse societarie, ma questo non è avvenuto.

Inchiesta Prisma: le risposte della Juventus e le tempistiche

Abbiamo capito dunque che cosa rischia la Juventus se i fatti indagati dall'inchiesta Prisma fossero confermati, e abbiamo visto anche come tutto ciò influirebbe sul mercato.

Ma quando potremmo avere la sentenza definitiva?

Come possiamo immaginare le tempistiche non sono specificate, e il procedimento può durare per molto tempo.

Questo perché in una prima fase, quella in corso, c'è l'indagine e l'ascolto dei soggetti informati dei fatti, in seguito all'analisi di tutti i documenti e di tutto il necessario per condannare o scagionare la società si capirà come muoversi.

La Juventus si è sempre dichiarata innocente proclamando la trasparenza di tutte le operazioni, per questo motivo se venisse accusata di falso in bilancio si può dedurre che la società cercherà in tutti i modi di dimostrare la propria innocenza, e i tempi si allungherebbero ulteriormente.

Staremo a vedere che cosa accadrà nelle prossime settimane nella speranza che l'illecito non ci sia, perché dopo le delusioni in Europa e l'esclusione della Nazionale dai prossimi mondiali per il calcio italiano sarebbe un ulteriore passo indietro.

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Redazione Trend-online.com

27 mar 2024