Italia ripescata al Mondiale? Ecco la decisione della FIFA!

In seguito alla decisione da parte dell'Iran di escludere le tifose dallo stadio nella sfida contro il Libano potrebbe arrivare la sanzione, Italia ripescata?

Italia ripescata al Mondiale in Qatar? Una notizia che rimbomba sui social e su internet da qualche ora, ma che cosa c’è di vero?

Prima di tutto partiamo dalla vicenda, il presupposto che porta molti tifosi a sperare in un ipotetico, e molto difficile, ripescaggio da parte della nostra Nazionale.

Il tutto ha inizio quando la Nazionale dell’Iran ha sfidato il Libano nella partita che decretava chi sarebbe andato alla fase ai gironi in Qatar, e l’Iran ha vinto.

In quell’occasione però, duemila tifose della Nazionale iraniana sono dovute rimanere fuori dallo stadio in quanto donne, e la questione avrebbe motivi religiosi.

Dunque ora la FIFA potrebbe prendere decisioni drastiche contro la Nazionale che potrebbe addirittura venire estromessa dalla competizione, nonostante sul campo si sia guadagnata il diritto di prendervi parte, a contrario della nostra ad esempio.

Nel caso in cui l’Iran venisse escluso che cosa accadrebbe? Quali sono i criteri per un ipotetico ripescaggio?

Andiamo a vedere se l’Italia potrà venire ripescata al Mondiale oppure se tutto questo è impossibile.

Prima di proseguire vi consigliamo la visione del seguente video YouTube di AiRway, nel quale si parla proprio di questa tematica.

Italia ripescata al Mondiale: cos’è successo all’Iran

Abbiamo detto nell’introduzione del nostro articolo che nelle ultime ore sta circolando una voce che dice che l’Italia può venire ripescata al Mondiale, e questo a discapito dell’Iran.

Andiamo a vedere nello specifico che cosa è successo nella partita tra Iran e Libano, e perché la FIFA potrebbe prendere la drastica decisione di escludere la Nazionale iraniana dal Mondiale.

In passato era già successo che fosse preclusa alle donne la possibilità di assistere dal vivo alla partita della Nazionale, e gli organi di competenza avevano già ammonito la Federazione iraniana.

Da quel momento sembrava si fossero fatti dei passi in avanti e infatti nella partita contro l’Iraq un numero, seppur ridotto, di donne aveva assistito dal vivo alla partita.

Contro il Libano sono stati venduti 12.500 biglietti, circa duemila appartenenti a tifose, ma una volta che si sono presentate all’esterno dello stadio le è stato intimato di non entrare.

Questo per via delle regole ferree religiose che la Nazione segue, spesso fedelmente e alla lettera, che ne vorrebbe l’esclusione da questa attività considerata maschile.

La FIFA però lavora per l’inclusione sociale e dunque potrebbe propendere per l’esclusione, anche se questa scelta avrebbe dell’incredibile.

Italia ripescata al Mondiale: le controversie del Qatar

Se l’Iran venisse estromesso dalla competizione molte squadre potrebbero ambire di essere ripescate, e tra queste c’è l’Italia.

Seppur la possibilità sia remota, e siamo molto onesti nel dirvelo, in queste ore il dibattito sta dilagando soprattutto sui social.

Si discute soprattutto sull’ipocrisia della FIFA che, dopo aver scelto come Paese ospitante il Qatar, potrebbe escludere una Nazionale per una decisione controversa.

Il Qatar è da ormai dieci anni al centro del mirino a causa delle morti bianche che sono arrivate a causa delle condizioni di lavoro, veramente disagevoli, per il rinnovo e la costruzione degli impianti.

Per costruirli lo Stato è stato accusato di sfruttamento, soprattutto dei più poveri e della manodopera derivante dall’immigrazione, accuse pesanti che hanno portato molte squadre anche a chiamare il boicottaggio.

Nonostante il Governo del Qatar abbia dichiarato che i morti siano qualche decina, si dice che i morti siano almeno 6.500, e questi sarebbero dati sottostimati.

Infatti potrebbero ormai aver raggiunto anche qualche decina di migliaia, e questo sarebbe inaccettabile e completamente immorale.

A questo bisogna aggiungere che anche in Qatar la donna ha parecchie restrizioni derivanti dalla religione, e dunque la scelta della FIFA viene considerati da molti un’ipocrisia.

Italia ripescata al Mondiale: cosa c’è di vero

Dopo aver analizzato la situazione per la quale si dice che l’Italia potrebbe essere ripescata al Mondiale andiamo a vedere cosa c’è di vero, e quante possibilità ci sono nel concreto.

Le possibilità di un ripescaggio sono molto scarse, quasi inesistenti, e questo per via di molteplici fattori.

Il primo è che l’Iran non è ancora stato escluso dalla competizione, e non è nemmeno detto che la FIFA propenderà per questa decisione che sarebbe decisamente drastica.

Il secondo motivo è che prima dell’Italia ci sarebbero altre squadre aventi diritto, la FIFA infatti non considererebbe il ranking come primo parametro, e dunque ci sono squadre sicuramente che partirebbero in vantaggio.

Pensiamo ad esempio allo stesso Libano che si è giocato l’entrata con l’Iran, condivide lo stesso continente e a questo punto sarebbe la prima candidata.

In secondo luogo la nostra Nazionale è uscita al primo turno dei playoff mentre altre hanno proseguito fino alla finale, basti pensare alla stessa Macedonia del Nord che ci ha sconfitti perdendo poi con il Portogallo.

Italia ripescata al Mondiale: può succedere?

Abbiamo visto che ci sono pochissime possibilità che l’Italia venga ripescata al Mondiale in Qatar, ma questo non significa che non succederà al cento per cento.

Perché questo accada devono concatenarsi una serie di fattori, infatti non essendoci obbligatorietà nella scelta della FIFA, ma dato che spetta direttamente a lei prendere una decisione, noi non siamo esclusi a priori.

Prima di tutto l’Iran dovrebbe venire estromesso, e questa ovviamente è la cosa prioritaria senza la quale null’altro potrà accadere.

In secondo luogo l’organo di competenza dovrebbe decidere di non includere per forza una squadra dello stesso continente, ma di guardare altri requisiti.

Guardando il ranking, ad esempio, saremmo tra le prime squadre a poter essere chiamate ma non solo, abbiamo poi un’altra caratteristica che potrebbe favorirci in confronto ad altre squadre, ed è la vittoria dell’Europeo.

Tutto questo però, come abbiamo detto, è molto complicato e con grande probabilità il prossimo inverno non faremo il tifo per gli Azzurri in Qatar.

Italia ripescata al Mondiale: le opinioni dei tifosi

Abbiamo visto dunque che cosa deve accadere perché l’Italia venga ripescata al Mondiale in Qatar, che ricordiamo si disputerà tra novembre e dicembre del 2022, andiamo ora a vedere le opinioni dei tifosi.

Da una parte c’è una fetta di tifosi speranzosi in un difficile ripescaggio, perché vorrebbero vedere gli Azzurri in Qatar in ogni caso.

Dall’altra, però, c’è anche un numero nutrito di persone che non vorrebbero in alcun modo il ripescaggio.

Infatti, l’eliminazione subita sul campo per costoro è sacrosanta, e il ripescaggio verrebbe considerato un colpo all’orgoglio.

Non sappiamo nemmeno se dovremmo porci il problema, ma sappiamo anche come funzionano i social network e il dibattito continua a imperversare.

Italia ripescata al Mondiale: l’eliminazione contro la Macedonia del Nord

Che l’Italia venga ripescata al Mondiale, lo abbiamo capito, è una possibilità molto distante dalla realtà ma non impossibile.

Quello che invece è reale e brucia ancora in modo cocente nel cuore dei tifosi è la sconfitta contro la Macedonia del Nord.

Per la seconda volta consecutiva non potremo fare il tifo per gli Azzurri al Mondiale, il tutto dopo la gioia della vittoria dell’Europeo.

Qualcuno chiama a gran voce le dimissioni di Mancini, qualcun altro crede che il problema risieda più in profondità e pensa che si necessiti di una rivoluzione del nostro calcio.

La Serie A è un campionato che sta perdendo valore e smalto, e questo lo si può notare dalla debacle in Europa delle squadre italiane, soprattutto in Champions League.

Sono ben lontani i tempi in cui il nostro calcio dominava in lungo e in largo, e i nostalgici chiedono di correre ai ripari.

Ma dove sta il problema? Nel calcio giovanile? Nelle strutture inadeguate e obsolete? Nella mancanza di finanze da parte dei club?

Probabilmente questi si mescolano ad altri fattori, e tutti convergono verso un’unica direzione che è quella che ormai abbiamo sotto gli occhi da un po’.

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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