Perché tutto il Cda della Juventus si è dimesso: motivi e cosa succede ora

L'indagine della Procura di Torino ha scosso tutto l'ambiente e ora sono arrivate le dimissioni di tutto il Cda della Juventus, ecco il perché e cosa succede ora.

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Che la stagione della Juventus non fosse partita nel migliore dei modi è ormai cosa nota, quello che nessuno si sarebbe mai aspettato è che a novembre sarebbero arrivate le dimissioni di tutto il Cda. Andiamo a vedere il perché e che cosa accadrà ora.

Dimissioni di tutto il Cda della Juventus, il perché

La Procura di Torino è ormai da mesi con il fiato sul collo della Juventus, e gli occhi sono ovviamente puntati sul suo Cda.

L'inchiesta Prisma comincia a pesare come un macigno e sta andando verso la definitiva conclusione.

Agnelli, Nedved e Arrivabene non si trovano per nulla in una buona posizione, e proprio il Cda di ieri serviva per fare chiarezza sulle contestazioni della Procura di Torino.

Da tale incontro è emerso che proseguire alla guida dei bianconeri sarebbe stato controproducente e, di conseguenza, ognuno dei tre possessori delle deleghe ha deciso di rassegnare le dimissioni.

Maurizio Arrivabene fino a gennaio

Il Cda della Juventus ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni.

Il perché è abbastanza semplice da individuare a questo punto, dato che i problemi legali possono minare non solo la singola persona ma l'intera società.

La stessa Juventus è perseguita come persona giuridica, e quel che capiterà da qui in avanti potrebbe non essere per nulla positivo.

Se Pavel Nedved e Andrea Agnelli hanno lasciato da subito, è stato chiesto a Maurizio Arrivabene di traghettare la barca almeno fino a gennaio.

Le prossime ore saranno quindi cruciali per capire che cosa accadrà.

Chi è Maurizio Scanavino, l'uomo scelto come D.G.

Persa la terra sotto i piedi con le dimissioni di tutto il Cda della Juventus, bisognava ripartire da qualcuno di esterno.

Questo qualcuno è stato individuato in Maurizio Scanavino, uomo vicino a John Elkann che gode della stima di tutto l'ambiente.

Il suo compito sarà quello di affiancare Arrivabene fino all'assemblea dei soci del 23 gennaio, quando si farà finalmente chiarezza sulle nuove deleghe.

Scanavino è stato scelto con lo scopo di "rafforzare il management della Società" in un momento delicato come quello in cui si trovano i bianconeri.

Ha 49 anni, è laureato in ingegneria delle Telecomunicazioni ed è un professionista poliedrico.

Le sue principali mansioni si possono riassumere in tre ambiti: editoria, automotive e consulenza.

Nel 2004 è approdato in Fiat per poi, tre anni dopo, passare nel ramo editoriale del Gruppo.

Al momento è l'Amministratore Delegato di Gedi Gruppo Editoriale, di proprietà della famiglia Agnelli e del gruppo Exor.

Un uomo fidato dunque, abbastanza fuori dall'ambiente ma comunque riconosciuto dalla famiglia Agnelli per le sue capacità.

L'inchiesta Prisma e le contestazioni della Consob

Se la società Juventus si trova in questa situazione molto dipende dalle indagini della Procura di Torino.

L'inchiesta Prisma, la quale va a valutare le accuse di falso in bilancio relativa al 2019, 2020 e 2021, ha sollevato un polverone ma anche le contestazioni della Consob non hanno aiutato.

Prima di tutto c'è il caso plusvalenze contabilizzate dalla Juventus a partire dal 2019.

Alcune di queste sono state ritenute fittizie, altre neutre, nessuna in sostanza rilevante al fine di far cadere le accuse.

Queste però non sono le uniche indagini, ci sono altre accuse molto pesanti.

Le accuse fanno riferimento al periodo dell'emergenza epidemiologica Covid-19.

Nel corso di quel periodo, diversi giocatori avrebbero rinunciato allo stipendio e l'operazione sarebbe stata contabilizzata, per poi rinegoziare il tutto in modo informale.

In buona sostanza, la Juventus ha diffuso "notizie false circa la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società".

Tanta carne al fuoco per la Procura di Torino, troppa per poter consentire alla Juventus di mantenere il proprio Cda, che quindi ha presentato le proprie dimissioni.

Cosa succede ora

La situazione che si è creata ora è troppo instabile e non potrà persistere.

Lo sa bene la società che ha deciso quindi di optare per una scelta sicura che trasporti la squadra fino al prossimo Consiglio che si terrà a gennaio.

Per tutto questo periodo Arrivabene e Scanavino dovranno traghettare la società, cercando di ottenere risultati sportivi degni dei bianconeri tenendo alta la considerazione della società.

Operazione non facile considerato proprio il danno subito all'immagine, non sarà semplice uscirne puliti e le dimissioni dell'intero Cda non basteranno.

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Chi sarà il nuovo Presidente della Juventus

Andrea Agnelli, dopo 12 anni al timone del club, ha rassegnato le sue dimissioni.

È notizia dell'ultima ora che il Gruppo Exor avrebbe trovato la figura del nuovo Presidente in Gianluca Ferrero.

Commercialista, e amministratore di diverse società, appassionato della Juventus e di calcio in generale.

È lui il più probabile successore di Andrea Agnelli come Presidente.

La proposta verrà formalizzata il 18 gennaio nel corso dell'Assemblea degli Azionisti.

Staremo a vedere che cosa accadrà, le prossime settimane saranno cruciali.

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