Chi è Pasquale Mazzocchi: da fruttivendolo alla chiamata in Nazionale

Non tutti nascono con la fortuna di una vita agiata, lo sa bene Pasquale Mazzocchi, di recente convocato da Mancini in Nazionale. Ecco chi è.

Quando nasci all’interno di realtà complicate segnate dalla povertà e dalle poche opportunità di futuro è difficile emergere. Serve carattere, passione e avere un sogno dalla grandezza smisurata, lo sa bene Pasquale Mazzocchi che, nonostante le difficoltà, è riuscito ad arrivare in Nazionale. 

Dov’è cresciuto Mazzocchi

Per scoprire chi è Pasquale Mazzocchi bisogna partire dal suo luogo di nascita, tanto caratteristico quanto importante per la formazione del suo carattere.

Mazzocchi nasce il 27 luglio 1995 a Barra, un quartiere difficile di Napoli dove i sogni s’intersecano con le poche opportunità che sono date ai giovani.

A dodici anni per portare a casa un po’ di soldi e aiutare la famiglia decide di fare il fruttivendolo ma il suo sogno è un altro: diventare un calciatore professionista.

Un sogno che ben presto si realizzerà, prima una fetta delle giovanili trascorsa a Benevento e poi la chiamata del Verona, squadra che lo porterà a diventare un calciatore professionista.

Chi è Pasquale Mazzocchi: gli inizi della sua carriera

Dopo i due anni di settore giovanile trascorsi a Verona la prima squadra a puntare su di lui è il Bellaria, che lo prende in prestito per un breve periodo in Serie C.

Stessa formula nuova opportunità, il Pro Piacenza si accorge di lui e se ne assicura le prestazioni ancora una volta a titolo temporaneo.

Non riesce però ad esprimere appieno il proprio talento, anche a causa del poco spazio che gli viene riservato, e si trova costretto a cambiare nuovamente squadra.

Passa dunque al Rimini dove riesce finalmente a giocare con più continuità disputando 23 partite e ottenendo la salvezza ai play-out di Serie C.

La buona stagione disputata lo porta a ricevere una chiamata importante, il Parma si è accorto di lui e vuole inserirlo in rosa.

Certo, nel 2016 il Parma gioca in Serie D e questo potrebbe sembrare un passo indietro, ma il blasone e la storia che si porta appresso è decisamente troppo grande per rifiutare.

La scelta si rivelerà vincente dato che con gli emiliani conquisterà tre promozioni consecutive raggiungendo quindi la Serie A.

Dal Perugia alla Nazionale

Nel 2018 le strade del Parma e di Pasquale Mazzocchi si dividono, nel suo destino c’è il Perugia di Massimo Oddo in Serie B e una nuova sfida da affrontare.

Le sfide però non lo spaventano affatto, come abbiamo potuto scoprire nel corso del nostro articolo, l’esterno italiano sa bene dove vuole arrivare ed è disposto a mettersi in gioco ogni volta che serve.

Con Massimo Oddo in panchina, a dire il vero, l’inizio non è dei migliori, l’allenatore non lo ritiene parte del progetto e comunica alla società di volerlo vendere.

È a questo punto che il destino si mette in mezzo e decide, per una volta, di essere benevolo nei suoi confronti e di dargli la spinta definitiva per diventare un grande giocatore.

Oddo non riesce ad ottenere i risultati sperati e al suo posto arriva Serse Cosmi. “Lui da qui non si muove”, esclama il tecnico dopo averlo visto giocare e quando Mazzocchi è ormai a un passo dal Crotone.

Sarà la spinta necessaria a far decollare la sua carriera, nel 2020 passa al Venezia con cui otterrà la promozione in Serie A. 

Nel gennaio 2022 i lagunari lo cedono alla Salernitana, dove finalmente trova la sua dimensione ideale e dove riceve anche la chiamata in Nazionale.

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La chiamata in Nazionale

Passione, dedizione e carattere, potremmo rispondere così a chi chiede chi è Pasquale Mazzocchi, un connubio tra il crederci sempre e il non mollare mai.

Dopo le grandi prestazioni in Serie A con la maglia della Salernitana è difficile non accorgersi di lui, e infatti anche Mancini gli ha messo gli occhi addosso.

Davide Nicola era da tempo che invocava una sua convocazione in Nazionale, non è servito ripeterlo troppo spesso prima che questa arrivasse.

Dalla Serie D alle sfide con Inghilterra e Ungheria in Nations League, sembra un sogno che si avvera ma è più corretto parlare di un obiettivo raggiunto.

La perseveranza che l’esterno della Salernitana ha avuto nel corso della sua carriera è un esempio per tutti.

Tra le strade di Barra veniva soprannominato o’mezzo chilo per via della sua fisicità esile, ora viene chiamato il talismano per via delle tante promozioni e salvezze conquistate.

L’importanza di D’Aversa e di Araimo

In precedenza abbiamo citato Serse Cosmi e come sia arrivato al momento giusto nella vita di Pasquale Mazzocchi, l’allenatore ex Perugia non è stato l’unico a essere decisivo.

La prima persona a credere fortemente in lui e a cambiargli la vita si chiama Giuseppe Araimo, il suo allenatore nel periodo in cui faceva il fruttivendolo.

Bisogna specificare che l’esterno della Salernitana lavorava dopo la scuola e prima degli allenamenti, a cui dunque arriva sfinito.

Araimo, una volta scoperto quanto gli venisse riconosciuto come stipendio e che la cifra era irrisoria, decise di dargli la stessa somma per ogni gol che Mazzocchi avrebbe fatto, così da fargli abbandonare quel lavoro.

Sarà la svolta decisiva nella vita di o’mezzo chilo, da quel momento si concentrerà solo sul calcio.

Un’altra persona molto importante è D’Aversa, suo allenatore a Parma, sarà lui a capire la sua giusta posizione in campo spostandolo da esterno alto a esterno basso.

Ecco chi è Pasquale Mazzocchi e com’è arrivato in Nazionale, l’augurio per lui è di continuare a stupire tutti ottenendo così ancora altri successi.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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