Chi è Pietro Pellegri, il primo colpo estivo del Torino

Concluso l'accordo tra Torino e Monaco per il giovane attaccante Pietro Pellegri: 5,5 milioni la somma concordata per l'acquisto definitivo.

Nella giornata del 21 giugno è stato ufficializzato l’acquisto definitivo da parte del Torino del giovane bomber Pietro Pellegri, il cui cartellino apparteneva al club francese del Monaco.

Si tratta dunque di un importante colpo per il club granata, la cui definizione è stata rimandata anche a causa dell’improvviso decesso del vicepresidente Giuseppe Cairo, la cui perdita ha rappresentato indubbiamente un duro colpo per il club torinese. Ma chi è Pietro Pellegri? 

Chi è Pietro Pellegri

Pietro Pellegri nasce a Genova il 17 marzo 2001 e proprio nel capoluogo ligure inizia la propria avventura calcistica, muovendo i primi passi nelle giovanili del Genoa.

Gli ottimi risultati ottenuti nel settore giovanile lo catapultano, a fine del 2016, all’esordio in serie A contro il Torino, proprio la squadra che lo ha di recente ingaggiato. 

E non si tratta di un esordio qualunque, ma di un vero e proprio record: infatti Pellegri esordisce in A a soli 15 anni, come un altro bomber degli anni 50-60, ossia Amedeo Amedei, con il quale condivide il primato.

Ma il giovane bomber non si ferma qui: infatti, il 28 maggio 2017, Pellegri realizza a sedici anni il primo goal nella massima serie, durante la sconfitta esterna del Genoa contro la Roma.

Dopo un record ne arriva subito un altro: Pellegri è infatti il più giovane calciatore di sempre ad aver realizzato, nel 2017, una doppietta in serie A, nella sconfitta per 2-3 contro la Lazio.

Non si tratta di un record qualunque: infatti con questo importante risultato Pietro Pellegri riesce addirittura a scalzare il record di un mostro sacro del calcio italiano, ossia quello di Silvio Piola, indimenticabile goleador e campione del mondo nel 1938.

La sfortunata esperienza nel Monaco

A ragione dei numerosi record ottenuti in così poco tempo, Pellegri attira l’interesse del club francese del Monaco, che a gennaio del 2018 riesce a portarlo da Genova fino al Principato.

Tuttavia l’esperienza in Francia non si rivelerà particolarmente fortunata per il giovane gioiello genovese, anche a causa di una serie di problemi fisici che ne condizioneranno a lungo il rendimento.

Nelle prime due stagioni infatti Pellegri colleziona solo 6 presenze complessive in campionato (con una rete) e nel campionato 2019-2020 addirittura non entrerà mai in campo.

Nella stagione successiva Pellegri riesce a giocare con un po’ più di continuità, ma i risultati non sono ancora all’altezza delle aspettative, anche a causa del lungo stop per infortunio durato quasi due anni.

I guai fisici gli precludono inizialmente anche l’esordio nella nazionale maggiore: infatti Pellegri, dopo la convocazione in Nations League nel 2018, è costretto a tornare a casa proprio per un infortunio.

L’esordio avviene nell’amichevole vinta dall’Italia di Mancini contro l’Estonia per 4-0, a novembre 2020, a soli 19 anni. Si tratta finora dell’unica presenza tra le fila degli azzurri.

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Il ritorno in Italia

Nonostante le difficoltà passate, Pellegri mette in mostra ottime doti e ci sono ancora grandi club anche ancora credono in lui. Infatti nel calciomercato di gennaio 2021 finisce nelle file del Milan, ma questa esperienza non regala sussulti al giovane recordman genovese, il quale disputa solo 6 match.

Un’altra occasione è però pronta per Pellegri: infatti il Torino ne ottiene il prestito e l’ex Monaco ritorna al goal dopo parecchio tempo proprio contro la Lazio, squadra con cui ha ottenuto uno dei tanti record.

Evidentemente le prestazioni di Pietro Pellegri hanno convinto il club granata che, come detto, proprio in questi giorni lo ha acquistato a titolo definitivo.

In conclusione, possiamo parlare di una carriera finora senza acuti per un giovane bomber che, dopo alcuni iniziali strabilianti record, si è bloccato anche a causa di gravi infortuni.

Ma Pellegri ha ancora l’età dalla sua parte (21 anni) e forse la fiducia dimostratagli dal Torino sarà la scintilla che lo porterà a esplodere e a iniziare a riempire un palmares finora avaro di titoli.

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