Juve, processo plusvalenze: cosa succede se viene giudicata colpevole

Processo plusvalenze: arriverà oggi il verdetto della Corte federale d'appello sull'inchiesta Prisma. Ecco cosa succede se la Juve è colpevole.

Giornata importante per il caso plusvalenze in cui è coinvolta, tra le altre, la Juventus. La Corte d’Appello della Federcalcio deciderà oggi, 20 gennaio, se riaprire o meno il processo. Andiamo a vedere la situazione e che cosa succede nel caso in cui venga considerata colpevole.

Ultim’ora: la procura chiede 9 punti di penalizzazione

Giuseppe Chiné, procuratore della FIGC, oltre ad aver richiesto la revocazione della sentenza di archiviazione ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus.

Ha inoltre richiesto 16 mesi d’inibizione per Agnelli, 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 10 mesi per Cherubini e 12 mesi complessivi per i consiglieri.

Per quanto riguarda gli altri club coinvolti è stata richiesta un’ammenda pressoché immutata rispetto al precedente processo, lo stesso vale anche per tutti gli altri dirigenti sotto accusa.

Chiesta la riapertura del processo sul caso plusvalenze

Dopo essere state assolte dal Tribunale federale e dalla Corte d’Appello, le società indagate sul caso plusvalenze devono nuovamente difendersi e fare i conti con la giustizia.

Non c’è solo la Juventus infatti tra le squadre coinvolte, ma anche grandi club del calibro di Genoa, Sampdoria, Parma, Empoli e altre ancora.

La giornata di oggi è particolarmente importante poiché la stessa Corte d’Appello dovrà decidere se riaprire il processo meno.

A richiedere nuovi provvedimenti è stata la procura della Federcalcio capitanata da Giuseppe Chiné, che ha messo in luce l’esistenza di altri documenti da analizzare.

Processo plusvalenze, cosa succede oggi alla Juve

Iniziamo dai fatti e da quello che accadrà nella giornata di oggi.

La Procura sottoporrà alla Corte Federale le nuove prove che, secondo la Procura stessa, dovrebbero mettere in evidenza gli illeciti delle società coinvolte.

A questo punto la Camera di Consiglio dovrà analizzarle e decidere se è necessario riaprire il processo o chiudere definitivamente la questione.

Se si procedesse con la seconda via non ci sarebbe più né la necessità né la possibilità di procedere con le accuse, che di fatto cadrebbero.

Se invece, al contrario, la Corte Federale giudicasse le nuove evidenze come importanti allora non solo il processo si riaprirebbe, ma a stretto giro verrebbero prese anche delle decisioni.

Bisogna poi considerare che nel corso dell’analisi delle nuove prove il Procuratore, oltre che richiedere la riapertura del caso, procederà con la richiesta delle sanzioni.

Queste potrebbero avere un impatto sul bilancio delle società, nel caso fossero multe o sanzioni, ma potrebbero anche avere ripercussioni in ambito sportivo nel caso d’inibizioni e penalizzazioni.

Quando si decide

Per quanto riguarda le tempistiche, la decisione dovrebbe essere presa immediatamente.

Anche nel caso in cui servissero più sedute l’attesa non si protrarrà oltre lunedì.

Altro elemento molto importante è che nel corso di questa fase, se la Corte Federale decidesse di riaprire il processo, potrebbero venire poi incluse altre società fino a questo momento escluse dall’inchiesta.

L’indagine potrebbe quindi allargarsi a macchia d’olio e comprendere numerose altre squadre e dirigenti.

Quali sono le società indagate

Come abbiamo detto in precedenza, la Juventus non è l’unica società indagata.

Oltre ai bianconeri ci sono altre otto società coinvolte: Sampdoria, Genoa, Pisa, Empoli, Parma, Pescara, Pro Vercelli e Novara.

Oltre alle società sono 52 i dirigenti indagati, alcuni ancora in attività e altri che hanno ceduto il posto, come Agnelli.

Nel primo processo Chiné aveva richiesto multe, relativamente accessibili (800 mila euro alla Juve), e inibizione per i vari dirigenti coinvolti.

Ora però non sussiste l’obbligo di mantenere quelle richieste che potranno pertanto essere più gravose.

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Le società si difendono

Nella giornata di oggi non sarà solo l’accusa a parlare e a mettere in luce le prove in suo possesso.

Anche le società coinvolte procederanno con la loro strategia di difesa, e solo al termine di tutto ciò verrà presa una decisione.

Una giornata che potrebbe essere in realtà anche più breve del previsto, le prossime ore saranno cruciali per capire se l’epopea sull’inchiesta Prisma sarà terminata o se si riaprirà.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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