Tra coincidenza e realtà: la maledizione Netflix sugli Australian Open

Il mondo del tennis è stato colpito dalla "maledizione di Netflix": ecco di cosa si tratta.

Gli Australian Open, prima prova dello slam nel calendario tennistico, sono giunti alla seconda settimana. Con il match appena conclusosi tra Djokovic e De Minaur, i tabelloni maschile e femminile sono ora allineati ai quarti di finale.

Un’edizione dello slam australiano che passerà alla storia per il terremoto che ha sconquassato gli equilibri in campo e ha visto sconfitte premature di grandi protagonisti. Mai infatti, nell’era Open, le prime due teste di serie dei tabelloni maschile e femminile erano state tutte eliminate prima dei quarti di finale.

Negli ultimi giorni, soprattutto sui social, sta circolando una teoria che spiegherebbe alcune clamorose eliminazioni. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Break point, la maledizione Netflix che ha colpito gli Australian Open

Dal 13 gennaio 2023, a ridosso dell’inizio degli Australian Open, la piattaforma streaming Netflix ha reso disponibile la visione della docu-serie “Break Point”. Composta da cinque episodi, la serie apre una porta sulle carriere e le vite di alcuni tra i migliori giocatori di tennis del mondo appartenenti sia al circuito femminile che a quello maschile.

Break Point ha da subito riscosso un enorme successo. La curiosità, però, è che non lo ha fatto (non solo almeno) per la qualità del prodotto, ma per una strana e inquietante teoria che sta circolando sui social.

Infatti, tutti i giocatori che hanno partecipato alla prima stagione della serie (a giugno è previsto l’arrivo della seconda) o sono stati costretti a dare forfait pre-torneo o sono stati estromessi prematuramente e con un certo grado di incredulità dallo slam australiano.

Vediamo allora, nel dettaglio, quanto di vero c’è in quella che è ormai nota come “La maledizione di Netflix” analizzando i forfait e le eliminazioni di tutti i giocatori che hanno partecipato alla serie Break Point.

Maledizione Netflix: coincidenze o realtà?

La maledizione di Netflix ha colpito tutti i giocatori protagonisti della serie Break Point. Solo Auger Aliassime tra i dieci, infatti, ha raggiunto gli ottavi di finale prima di essere eliminato dal talento ceco Jiri Lehecka, n.71 del ranking Atp.

Se in molti hanno preso la maledizione come una semplice coincidenza su cui fare della sana ironia, altri sono invece convinti di trovarsi di fronte a un vero e proprio sortilegio. Non di rado, infatti, le persone ricorrono a schemi soprannaturali per motivare delle eclatanti coincidenze. Alcuni, invece, sposano semplicemente la teoria del “non è vero m ci credo”.

Volendo rimanere sul piano razionale, analizziamo le vicende di tutti i tennisti della serie, dimostrando che le motivazioni delle eliminazioni non sono da ricercare in qualcosa di mistico.

Innanzitutto, Paula Badosa e gli idoli di casa Ajla Tomljanovic e Nick Kyrgios (finalista a Wimbledon nel 2022)non hanno partecipato agli Australian Open per degli infortuni occorsi poco prima dell’inizio dello slam. Gli infortuni sono all’ordine del giorno nello sport e sembra quantomeno assurdo addossarne le colpe alla fattucchiera Netflix.

Tra quelli che invece sono entrati in campo, hanno fatto rumore le eliminazioni di Berrettini, Kokkinakis, Ruud, Fritz, Sakkari, Jabeur e Aliassime.

Berrettini è stato eliminato al tie-break del quinto set da Sir Andy Murray, ex numero uno al mondo, dopo aver sprecato un match point con un imbarazzante errore di rovescio.

Kokkinakis, uno dei più tifati in Australia, ha patito la stessa sorte di Berrettini, facendosi rimontare due set di vantaggio da uno stoico Murray. Complice della sconfitta, la poca abitudine a giocare certe partite, data l’infinita sfilza di infortuni cui è stato soggetto l’australiano in tutta la sua carriera.

Anche le teste di serie n.2 Jabeur e Ruud hanno salutato anzitempo l’Australian Open. La prima si è praticamente battuta da sola avvertendo l’enorme pressione di riconfermarsi ad altissimi livelli dopo aver perso la finale dell’ultima edizione di Wimbledon da favorita. Il secondo, invece, ha dichiarato di non aver fatto un’adeguata preparazione e , in ogni caso, non esprime il suo miglior tennis sulle superfici veloci.

Maria Sakkari ha ceduto alla cinese Zhu in tre set, ma aveva già mostrato un’involuzione nelle precedenti uscite. Taylor Fritz, forse l’unica vera sorpresa in negativo tra questi nomi, ha perso in cinque lottati set con Popyrin. Per l’americano semplicemente una giornata no.

Poi la sconfitta di Felix Auger Aliassime, unico a raggiungere gli ottavi di finale. Il canadese ha perso in 4 set con il ceco Lehecka, ottimo prospetto della nuova generazione tennistica. Aliassime ha raggiunto solo due volte i quarti in uno slam, dunque, seppur favorito, la sua sconfitta non è poi così clamorosa.

In ultima analisi, clamorose eliminazioni premature non hanno riguardato solo i protagonisti della serie Netflix, ma anche giocatori del calibro di Rafael Nadal e Iga Swiatek, per non parlare del ritiro pre-torneo del n.1 Atp Carlos Alcaraz.

Insomma, la teoria della maledizione di Netflix sarà pure affascinante ma le ragioni tennistiche degli squilibri sopra citati sono di gran lunga più affidabili.

Non ci resta che attendere cosa accadrà ai tennisti che parteciperanno alla seconda stagione della serie, per capire se la maledizione di Netflix è pura coincidenza o inspiegabile realtà

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