Anonymous: gli hacker di cui tutti parlano: ecco chi sono!

Non si parla d'altro: gli Anonymous stanno intervenendo a livello informatico nel conflitto che vede protagonisti Russia e Ucraina. Ma chi sono?

Gli Anonymous sono intervenuti a livello informatico nello scontro tra Russia e Ucraina. Si tratta di un intervento che ha fatto notizia attraverso i canali online, tramite testate web e social media. Il famoso gruppo di hacker ha compiuto diverse azioni che rientrano nel cappello di “cyberattacchi” ai danni dei sistemi informatici della Russia.

Tuttavia si tratta di azioni mirate che sono state comunicate tramite un video diventato virale. Per chi non li conoscesse, sono un noto gruppo di attivisti che si muovono sul web compiendo azioni volte ad hackerare i sistemi, tuttavia la loro identità rimane un mistero. Come riporta Lastampa.it, gli attacchi informatici sono stati molteplici, e di diversa entità:

“Domenica, poi, un nuovo attacco hacker contro un sito della rete di controllo del gas russo: il Russian Linux terminal di Nogir, nel nord dell’Ossezia.”

Il gruppo Anonymous ha inviato un video esplicativo in rete dove specifica le motivazioni dell’attacco informatico ai danni della Russia, ponendosi in una condizione esterna rispetto ai movimenti geopolitici e agli stati coinvolti, ma ribadendo fermamente la propria posizione di condanna contro le vicende che vedono protagonista l’Ucraina.

Dalle informazioni conosciute su questo gruppo, si parla di una organizzazione che si muove sincronicamente, ma i cui componenti potrebbero anche trovarsi in luoghi diversi nel mondo. Il gruppo si caratterizza per diversi motivi: è una organizzazione priva di un vero e proprio leader, e opera in modo coordinato seguendo degli obiettivi.

Non è la prima volta che si sente parlare di questo gruppo, tuttavia l’organizzazione al momento si è mossa in modo piuttosto deciso per uno scopo stabilito, intervenendo e raccogliendo consenso da tutto il mondo. Vediamo nel dettaglio cosa è possibile sapere di questo gruppo, come si muove e quali sono le caratteristiche dell’organizzazione.

Anonymous: la storia del gruppo

Il gruppo Anonymous è nato nel 2003, e il simbolo che lo caratterizza è una maschera bianca, molto simile a quella presente nel film “V per Vendetta“. Il simbolo in un certo senso rappresenta il viso senza volto e senza identità che caratterizza la segretezza dei componenti dell’organizzazione.

Si tratta di un gruppo che agisce sfruttando la rete internet per condurre battaglie di diverso tipo contro i poteri forti e le ingiustizie, per cui non risulta schierato né politicamente, né in altro senso. Uno degli obiettivi del gruppo è quello di tutelare la libertà di pensiero e di espressione, e di muoversi contro le ingiustizie nel mondo.

Il gruppo Anonymous è diventato famoso per la simbologia connessa alla maschera, e più volte è intervenuto online comunicando agli utenti del mondo le intenzioni di proseguire in una direzione piuttosto che in un’altra.

L’ultimo video di questo genere è quello relativo ai combattimenti che si stanno svolgendo in Ucraina, con cui il gruppo dichiara di voler proseguire con azioni di “cyberattacco” contro la scelta di Vladimir Putin di condurre truppe in Ucraina.

Questo intervento non è il primo della lista, ma uno dei tanti in cui il gruppo Anonymous ha deciso di operare in modo più o meno invasivo. Dagli attacchi al social network “Habbo” del 2006 fino al progetto contro la censura che ha coinvolto la chiesa di Scientology. Per parlare di un evento vicino all’Italia, nel 2012 il gruppo ha attaccato il sito ufficiale del Vaticano, per denunciare la Chiesa per la censura e l’attività contro il progresso della medicina.

Il gruppo Anonymous interviene quindi in modo apolitico e senza finalità di guadagno contro le ingiustizie che possono riscontrarsi in diverse parti del mondo, per cui si ipotizza che anche i suoi membri sono distribuiti in tutto il pianeta, anche se nessuno ne conosce l’idendità.

Anonymous contro la censura

Uno degli obiettivi perseguiti largamente dal gruppo Anonymous è quello della difesa della libertà di opinione e di espressione, e di lotta contro la censura. Il gruppo infatti è intervenuto diverse volte a tutelare la libertà di espressione dei canali informativi e per limitare fenomeni come la censura delle notizie.

Nel 2008 hanno infatti mosso un’azione contro Scientology, condannando le pratiche della sua chiesa, e portando in luce alcune testimonianze come quella del famoso attore Tom Cruise. La reazione della chiesa di Scientology è stata quella di una vera e propria censura, secondo il gruppo Anonymous, che è intervenuto attaccando i siti web ufficiali e portando avanti una serie di scherzi telefonici mirati.

L’accusa verso Scientology è andata in una doppia direzione: da un lato quella di sfruttare i membri attivi di Scientology, dall’altro lato quella di proporre una massiccia censura sulle informazioni che riguardano il loro operato. Il tema della censura per il gruppo Anonymous sembra particolarmente sensibile, tant’è che in diverse occasioni il gruppo è intervenuto per difendere la libertà di espressione e di informazione.

Dalle proteste in Iran fino alla censura in Australia di alcuni siti internet. Censura che, anche se siamo nel 2022, è ancora piuttosto diffusa, specialmente in concomitanza con particolari avvenimenti. Anche per la situazione dell’Ucraina, Anonymous è intervenuta in modo massiccio contro la censura imposta all’interno della Russia, trasmettendo le informazioni sul conflitto ai cittadini russi tramite video televisivi.

Ma il gruppo Anonymous è famoso per le azioni hacker compiute ai danni di diverse piattaforme internet e canali istituzionali. Numerose volte infatti il gruppo è intervenuto superando le difese informatiche di numerosi enti, di carattere pubblico e istituzionali.

Anonymous e l’Italia

Per quanto riguarda l’Italia, Anonymous si è mosso soprattutto nel 2012, prima contro il Vaticano, poi prendendo di mira alcuni politici italiani e perfino Trenitalia: la causa in questo caso è l’eliminazione di alcuni treni a discapito dei cittadini, e l’impiego di ingenti somme di denaro per la realizzazione della TAV.

Un particolare attacco è stato realizzato dal gruppo anche per denunciare i ritardi del sistema di riscossione italiano, che avrebbe per diverso tempo inviato in ritardo le richieste di saldo dei debiti ai cittadini, facendo aumentare esponenzialmente i costi delle sanzioni. Nel periodo in cui è avvenuto l’attacco informatico, nel 2012, era ancora in vigore Equitalia, di cui il gruppo ha attaccato il sito internet ufficiale.

Il sito del Tribunale di Roma è stato sotto attacco successivamente dopo l’arresto di quattro persone accusate proprio di essere componenti del gruppo Anonymous, come riporta Ilfattoquotidiano.it:

“Il sito del tribunale di Roma è irraggiungibile. A rivendicare l’attacco informatico sono gli “hacktivisti” di Anonymous Italia che hanno voluto rispondere così agli arresti di quattro presunti attivisti effettuati qualche giorno fa dalla polizia postale.”

Il gruppo agisce fuori dalle normative dei singoli stati, quindi la loro azione è considerata del tutto illecita. Tuttavia, escludendo alcuni arresti, nessuno sa con precisione chi siano i componenti di questa organizzazione, né dove si trovino al momento.

Tant’è che dall’ultimo video inviato dal gruppo per contrastare le forze della Russia, viene riscontrata la possibilità che alcuni componenti risiedano anche in Russia. La grandezza dell’organizzazione non è conosciuta, e gli attacchi hacker non sono rintracciabili.

Anonymous e cyberattacchi nell’era dell’informazione

Anonymous è un gruppo attivo da diversi anni, e segue in parallelo l’arrivo di tecnologie tali da rendere connesse moltissime persone da ogni luogo del mondo. Gli attacchi hacker compiuti dal gruppo possono definirsi come “cyberattacchi”, e quella condotta dal gruppo al momento è una vera e propria guerra virtuale contro le azioni intraprese dalla Russia verso l’Ucraina.

Al momento il gruppo avrebbe dismesso molti sistemi e siti internet pubblici del paese, e sarebbe intervenuto anche per manomettere il controllo del gas. Gli Anonymous infatti avrebbero manomesso alcune piattaforme riferite ad importanti compagnie del gas del paese, oltre ai siti ufficiali del Cremlino.

L’attacco, o cyberattacco, sarebbe quindi di vasta scala, e minaccerebbe di far emergere alcune informazioni segrete dalla Russia. Il gruppo si appella agli hacker presenti in tutto il mondo, facendo capire che a livello territoriale sono molti i componenti dell’organizzazione, che possono intervenire connettendosi da diversi luoghi del mondo.

L’era dell’informazione è caratterizzata da un vasto oceano internet in cui sono presenti dati e informazioni di diverso tipo, e in cui anche i governi operano tramite propri siti istituzionali, piattaforme di gestione e controllo, e così via. Per il gruppo Anonymous le conoscenze in merito di cyberattacchi sono così vaste da poter interferire con le difese di questi sistemi, compromettendone il funzionamento.

Nell’era dell’informazione, il gruppo ha preferito comunicare le sue intenzioni partendo dal social network “Twitter“, e favorendo la diffusione delle informazioni che riguardano da vicino l’Ucraina. Questo social è caratteristico per l’immediatezza, la sintesi e la rapidità di diffusione delle informazioni, tant’è che la notizia dell’intervento di Anonymous è rimbalzata attraverso svariati account.

Internet e il digitale prendono una importanza sempre maggiore, soprattutto nell’era dell’informazione, e la tempestività della diffusione delle notizie è proprio la leva che ha portato in rilievo la notizia della partecipazione del gruppo in difesa dell’Ucraina.

Anonymous contro Elon Musk

Un video molto simile a quello trasmesso in questi giorni dal gruppo Anonymous è quello contro Elon Musk: il video risale al 2021, e il gruppo accusa pubblicamente Elon Musk di fare il “doppio gioco” sulle criptovalute. Secondo il gruppo infatti, il fondatore di Tesla avrebbe infatti portato avanti delle dichiarazioni che avrebbero fatto oscillare il mercato delle valute digitali, per cui molti investitori avrebbero perso cifre considerevoli.

Il gruppo Anonymous in questo frangente avrebbe attaccato direttamente Elon Musk nelle sue azioni, denunciando anche le condizioni lavorative di chi opera per la costruzione dell’auto elettrica.

Risulta confermato che Elon Musk avesse avuto qualche difficoltà con i sindacati a tutela dei lavoratori, tuttavia Anonymous lo attacca soprattutto sulla situazione delle criptovalute.

Dal canto suo, Elon Musk si difende dichiarando che le sue erano solamente opinioni, che quindi non era intenzionato a incentivare gli investitori a muoversi in una direzione piuttosto che in un’altra nel mercato delle nuove monete digitali. Quello che è certo è che il gruppo Anonymous è in grado di sollevare un polverone e scuotere anche l’opinione pubblica di moltissimi cittadini del mondo, su tematiche del tutto attuali.

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