Antitrust olandese contro Apple. Deve cambiare nei pagamenti

Dopo la causa con Epic Games e una simile pronuncia in Corea del Sud il tema dei pagamenti nell'App Store affrontato anche dall'antitrust olandese. Apple deve cambiare.

Image

Anche per l'Autoriteit Consument & Markt (Acm, l'autorità della concorrenza dell'Aia) le politiche di Apple per i pagamenti nel suo App Store sono scorrette. "Condizioni irragionevoli" le ha definite l'antitrust dell'Olanda che ha imposto a Cupertino di cambiare entro il 15 gennaio prossimo. Altrimenti dovrà pagare 5 milioni di euro di multa la settimana, per un massimo di 50 milioni. Certo non una cifra che può impensierire Apple e che nasce dal fatto che l'Acm ha limitato la sua indagine alle sole app per incontri. In ogni caso è l'ennesimo segnale che le autorità di tutto il mondo stanno convergendo in un attacco a una delle più controverse caratteristiche dei negozi di app (riguarda anche il Google Play di Alphabet), ovvero le commissioni imposte su qualsiasi transazione venga fatto attraverso gli applicativi scaricati dagli stessi store.

Antitrust olandese contro Apple. Deve cambiare pagamenti in-app

L'Acm aveva avviato la sua indagine nel 2019 e nel corso del tempo ha ridotto il suo campo d'azione alle sole dating app (la più nota Tinder, di Match Group). E anche questo spiega il basso valore delle sanzioni. Il discorso, però, può essere allargato a tutto il mercato delle app, in mano di fatto al duopolio Apple-Google. E non si tratta certo di un business residuale, visto che secondo le recenti stime di Burga i ricavi totali nel 2021 arriveranno a 133 miliardi di dollari, in crescita del 19,71% rispetto ai 111,1 miliardi del 2020. E Cupertino è la regina indiscussa, visto che si porta a casa la fetta più consistente: 85,1 miliardi di dollari generati quest'anno dal suo App Store, contro i 47,9 miliardi del Google Play.

Anche per Bruxelles Apple deve cambiare pagamenti in App Store

Già in settembre, all'interno della causa con Epic Games, il giudice federale Yvonne Gonzalez Rogers aveva ritenuto Apple responsabile di condotta anticoncorrenziale ai sensi delle normative californiane, imponendole di modificare le politiche del suo App Store e di allentare la presa sugli acquisti in-app. Sentenza che doveva diventare esecutiva proprio questo mese ma Apple ne ha ottenuto una sospensione. Come ricorda Reuters, per altro, sia Bruxelles che Washington stanno lavorando a misure che impongano questo cambiamento a Cupertino e Mountain View. Lo stesso stanno facendo anche le autorità britanniche.

In Corea è già legge. Google apre a pagamenti alternativi e Apple?

Intanto Apple ha perso una causa in Corea del Sud con cui puntava a evitare l'introduzione di una legge che impone di permettere agli sviluppatori di app di utilizzare sistemi di pagamento alternativi. Google ha dichiarato che si adeguerà, anche se addebiterà comunque una commissione sulle piattaforme esterne. Apple non ha commentato come abbia intenzione di rispettare i requisiti ora previsti in Corea del Sud. "Alcuni sviluppatori di app dipendono dall'App Store di Apple e Apple sfrutta tale dipendenza. Apple deve prendere sul serio anche gli interessi dei fornitori e stabilire condizioni ragionevoli", ha dichiarato Martijn Snoep, chairman dell'Acm, secondo quanto riporta Bloomberg. (Raffaele Rovati)