3 applicazioni che dovresti conoscere se vuoi creare podcast

I podcast rappresentano una delle più grandi novità comunicative del momento, sempre di più in crescita in Italia. Visto il continuo incremento di creazione e ascolto audio on demand, vale la pena saperne di più in merito. Se hai intenzione di dar vita al tuo programma personale, ecco da dove iniziare per diffondere la tua voce sul web.

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Siete in cerca di un'applicazione che vi aiuti a creare e pubblicare il vostro primo podcast? Siete nel posto giusto. Vi proporremo tre alternative gratuite per registrare e diffondere i vostri episodi in rete. 

Per aiutarvi a orientarvi meglio, riporteremo alcuni dati sull'andamento del fenomeno in Italia e quali sono le operazioni preliminari rispetto alla registrazione vera e propria di un prodotto di questo tipo. 

Prima di tutto: cos'è un podcast? Se ne parla da tempo, ma quando si pone la fatidica domanda, si ricevono risposte e definizioni differenti. Noi faremo riferimento alla definizione data da "Il Tascabile": 

[...] è anzitutto una tecnologia che permette l’ascolto di file audio su internet attraverso la distribuzione di aggiornamenti chiamati “feed RSS”, a cui un utente si può iscrivere.

Tramite questa tecnologia, l'ascoltatore è il protagonista assoluto, in quanto sta a lui scegliere cosa ascoltare, pescando nel feed RSS ciò che più gli interessa. Possiamo quindi considerarli una sorta di radio on demand. 

Ne esistono di diverse tipologie: di inchiesta, informazione, personali, con interviste e via dicendo. Come qualsiasi altra piattaforma, gli argomenti sono svariati. 

Perché dovresti comunicare col tuo pubblico tramite podcast? Per spiegartelo, riportiamo un video di Marco Montemagno, che in 2 minuti è in grado di risponderti, elencando tutti i vantaggi di una comunicazione di questo tipo.

Podcast in Italia: dati utili per un creator

Se ne stiamo parlando, significa che nel nostro paese il fenomeno sta ricevendo un riscontro positivo nel pubblico, andamento in continua crescita. Secondo i dati di Podcasting Insight, ad aprile 2022, si contano 2 milioni di registrazioni online. 

Il settore è altamente competitivo, anche per via dell'aumento di creators. Ipsos, specialista in ricerca di mercato e sondaggi politici, ha portato avanti un'interessante ricerca, volta a misurare l'andamento del fenomeno in Italia nel 2021. 

In particolare, è emerso un tasso di crescita degli ascolti del +1% rispetto all'anno precedente, con con 9.3 milioni di ascoltatori al mese, contro i 8.5 milioni del 2020. 

La maggioranza degli ascoltatori appartiene a un target più maturo, costituito da laureati e professionisti. Gli ascolti tra i più giovani risultano invece in calo. L'81% usufruisce dell'ascoto di podcast in casa, mentre impegnato in altre attività. 

Il 29% invece li ascolta in auto, mentre la restante fetta di ascoltatori lo fa mentre si trova su mezzi di trasporto. Il punto di forza delle radio on demand è proprio la flessibilità di ascolto, che può avvenire potenzialmente ovunque. 

Ultimo dato che vogliamo riportare riguarda il tempo medio di ascolto quotidiano, che si attesta attorno ai 40 minuti. Conoscendo questi dati, come può un creator dar vita al proprio podcast personale? Lo vediamo subito.

Operazioni preliminari da effettuare

Prima di procedere alla registrazione vera e propria, un creator deve avere ben chiari i seguenti punti. 

  • L'argomento che intende trattare. Come già discusso per i blog, l'ideale sarebbe trattare argomenti che si padroneggiano alla perfezione, come competenze o passioni personali. 
  • Sulla base dell'argomento, avere un titolo da dare all'episodio o il programma, se composto da più episodi, che ne rispecchi nell'immediato il contenuto, così da permettere al potenziale ascoltatore di soffermarcisi. 
  • Pensare anche alla copertina, l'immagine dovrà infatti rispecchiare l'argomento, contenere il titolo dell'episodio e in qualche modo attirare visivamente l'attenzione del potenziale ascoltatore.
  • Avere a disposizione un microfono e un luogo tranquillo in cui poter registrare il proprio episodio, seguendo possibilmente una scaletta che guidi il discorso, rendendolo filante. 

Stabiliti tutti questi dettagli, si può procedere con la ricerca di una piattaforma che permetta di caricare il proprio audio in rete, diffondendolo sui principali spazi, quali Spotify, Google Podcast, Apple Podcast.

Ecco che ci vengono incontro svariati spazi gratuiti per chi ha appena iniziato. Noi tratteremo tre in particolare: Anchor, Spreaker e PondBean. 

Prima opzione: creare un podcast con Anchor

La prima piattaforma di hosting che ti proponiamo è Anchor, servizio gratuito tramite il quale potrai registrare, personalizzare, pubblicare e distribuire i tuoi podcast.

Oltre al sito, è possibile usufruirne scaricando l'applicazione da Google Store e Apple Store. Una volta fatto, bisognerà creare il proprio profilo e impostarlo di conseguenza, nickname e password personale per accedere.

Per creare il tuo programma, dovrai cliccare su "Let's do it". Si aprirà una finestra in cui inserire tutti i dettagli: il nome del tuo programma, una breve descrizione, la copertina, la categoria e la lingua.

Ora è il momento di caricare il primo episodio! Basterà selezionare "New Episode", in seguito avrai due possibilità:

  • Registrare direttamente su Anchor il tuo audio. 
  • Caricare un file audio dal tuo PC o dal tuo telefono, se l'hai già registrato. 

Qualsiasi scelta tu faccia, in seguito, Anchor ti darà la possibilità di modificare l'audio in questione, vediamo bene in che modo.

Cosa posso fare con Anchor?

Le funzioni di modifica permettono al creator di tagliare alcune parti dell'audio, quelle in cui magari si sentono rumori fastidiosi di sottofondo. A proposito di sottofondo, potrai anche aggiungere una colonna sonora, scegliendo tra quelle disponibili.

Sempre trattando la questione musica, Anchor provvede a proporti una lista di suoni utilizzabili come intro, una sorta di sigla. Puoi anche crearne una tu stesso e in seguito importarla nell'applicazione.  

Non finisce qui! Con Anchor puoi anche spostare le varie tracce, scegliendo l'ordine che preferisci. L'importante è salvare ogni modifica, assicurandosi così di non perdere nulla. Ricordarsi poi che il singolo episodio può durare massimo 60 minuti.

Una volta attuate tutte le modifiche, è tempo di pubblicare! Ti basterà solo cliccare su "Pubblica". Prima di farlo, vai nelle impostazioni e assicurati di aver selezionato "Distribuisci automaticamente".

Quest'ultima impostazione farà sì che Anchor pubblichi l'episodio non solo sulla sua piattaforma ma anche su tutte quelle con cui collabora, tra cui: Spotify, Apple Podcast, Google Podcast, Amazon Music, Castbox. 

Se alcune di queste non ti interessano, puoi deselezionarle, da qui. Se in seguito volessi eliminare il contenuto da Anchor, quest'ultimo verrà rimosso anche dalle altre piattaforme su cui è stato distribuito automaticamente.

Ultima informazione utile riguarda la monetizzazione: su Anchor è possibile inserire pubblicità, peccato che al momento la funzione sia attiva solo per i cittadini americani.

Seconda opzione: Spreaker per i tuoi podcast

La seconda piattaforma che ti proponiamo è Spreaker Radio, che a differenza di Anchor prevede piani a pagamento, oltre a quello gratuito base, chiamato Free Speech.

Le differenze tra piano gratuito e quelli a pagamento sono visionabili nel dettaglio qui. In sintesi, con Free Speech non è possibile monetizzare contenuti, le dirette hanno un limite di tempo e anche la quantità di registrazioni caricabili.

Per il resto, come Anchor, anche Spreaker diffonde i podcast su altre piattaforme, come ci segnala il sito Tech Princess:

Spreaker supporta la condivisione in un click con Apple Podcasts, Spotify, iHeartRadio, Google Podcasts, Castbox, Deezer, Podcast Addict, Podchaser, JioSaavn.

Per pubblicare su Spreaker, di nuovo sarà necessario iscriversi, tramite il sito o l'applicazione, scaricabile su Google Store e App Store. Spreaker vi chiederà le solite informazioni di rito: email, username e password.

Anche qui, molti dei servizi offerti dal piano base, sono gli stessi previsti da Anchor: registrare direttamente sulla piattaforma o caricare un file audio già pronto, modificarlo e aggiungere effetti sonori di vario tipo.

Infine, basterà pubblicare l'episodio e lasciare che la piattaforma lo distribuisca. Inoltre, con Spreaker è possibile andare live, ossia in diretta, scambiandosi opinioni con gli ascoltatori che potranno partecipare tramite la chat.

Terza opzione: Podbean per i tuoi podcast

Ultimo servizio di hosting è Podbean, con un'iscrizione gratuita base o la possibilità di sottoscrivere un abbonamento, il quale garantisce l'accesso a maggiori vantaggi. Per esempio, tempi di registrazione illimitati, statistiche complete sugli ascolti, monetizzazione.

Collegandosi al sito, procedere all'iscrizione, effettuabile tramite Google, Apple o inserendo un'email e password personale. Altrimenti, vi è l'applicazione, scaricabile su Google Store e App Store a seconda del device posseduto.

Appena iscritto, Podbean ti propone di caricare il tuo audio già registrato o registrarne uno direttamente sul microfono dell'applicazione. Puoi scegliere se pubblicare subito l'episodio oppure programmarlo per uscire un altro giorno.

Per distribuirlo, Podbean fornisce la possibilità di creare un vero e proprio sito, solo tuo, contenente gli episodi del tuo programma. Al contrario, se già possiedi un tuo sito web, potrai integrare il podcast lì sopra, copiando e incollando il codice associato.

Anche qui, puoi selezionare le piattaforme su cui desideri distribuire il tuo episodio. Il piano gratuito include 5 ore di registrazione totali, e un limite di pubblicazione di massimo 3 episodio al giorno. Per un upgrade, controllare le possibilità disponibili qui.

Quali sono i Podcast più ascoltati in Italia?

Se doveste avere ancora dubbi, specie riguardo la scelta degli argomenti, ecco qualche altra informazione sul mercato: quali sono i programmi più ascoltati del momento? 

Gli argomenti che vanno per la maggiore sono perlopiù legati all'attualità, fatti di cronaca, cultura ma anche consigli su cinema, libri e serie tv. 

Italia Podcast ha stilato una classifica, aggiornata ad aprile 2022, con i migliori podcast della settimana. Sul podio troviamo:

  • Stories di Cecilia Sala, giornalista che in prima linea racconta ciò che avviene nei paesi esteri, direttamente sul campo. Gli ultimi episodi per esempio trattano la guerra in Ucraina.
  • Dee Giallo di Carlo Lucarelli, in cui ogni episodio racconta una storia differente. Storie che vengono definite misteriose, straordinarie, incredibili e surreali.
  • La Zanzara di Radio 24, podcast dedicato ad argomenti di attualità narrati senza tabù, censure o tagli. 

Se andiamo avanti scorrendo la lista troviamo anche programmi dedicati alla storia, alla geopolitica, all'intrattenimento in generale. Altre idee sono talk show, interviste, consigli su una nicchia specifica. Il consiglio rimane sempre uno: sperimentare!