App IO: guida all’utilizzo

App IO: che cos'è, a cosa serve e come usarla. Tutte le istruzioni per utilizzare l'Applicazione IO ideata dal Ministero della transizione digitale.

L’app IO è un’applicazione che è stata ideata per facilitare la transizione digitale italiana. Si tratta di un’applicazione per smartphone gratuita realizzata dal Dipartimento della Transizione Digitale. Essa è diventata popolare in tempo di Covid, essendo stata immessa nel mercato già ad Aprile 2020.

Dal momento che non ha un’interfaccia semplicissima, in quest’articolo cerchiamo di costruire una guida passo passo sull’utilizzo di IO e su come possa diventare un alleato non indifferente per tutte le nostre comunicazioni, o almeno buona parte di esse, con le istituzioni. 

Dal green pass alla lotteria degli scontrini, vedremo infatti che molte iniziative transitano proprio attraverso l’App IO. Quest’applicazione, infatti, rappresenta un vantaggio per molte categorie, non soltanto i cittadini, ma anche la Pubblica Amministrazione stessa.

Innanzitutto, cos’è l’App IO?

Come si legge dal sito dell’applicazione, l’app IO rappresenta

un unico punto di accesso per interagire in modo semplice e sicuro con i servizi pubblici locali e nazionali, direttamente dal tuo smartphone.

Insomma, si tratta di una sorta di porta che apre l’accesso ai più svariati servizi con un semplice click sul proprio smartphone. 

Al momento sono 6.858 gli enti che sono attivi su IO, e 77.227 i servizi disponibili. In questo link è possibile visualizzare l’elenco completo di tutto ciò che è disponibile, filtrabile per località. Sono disponibili infatti sia servizi nazionali sia servizi locali.

Sebbene abbia visto la luce solo nel 2020, il progetto è stato avviato 2 anni prima, nel 2018. Molta strada ha percorso da allora e molta ne farà ancora. Sembra infatti che a breve debba diventare una web app, ovvero un’applicazione fruibile anche dal web, senza necessità di scaricamento dell’apposita piattaforma.

In sostanza, l’App IO dà accesso ad alcuni strumenti importanti:

  • I messaggi della Pubblica Amministrazione in un’unica area. Che sia la notifica di avviso di nuovo Green Pass e che sia l’avviso di scadenza del bollo auto, è tutto qui.
  • La funzione Pago PA, ovvero la piattaforma tramite cui è possibile pagare i servizi pubblici, come una prestazione sanitaria, direttamente dal telefono, senza fare code allo sportello.
  • L’accesso ai servizi pubblici di proprio interesse, come i servizi anagrafici o notifiche in casi particolari (come l’allerta della Protezione Civile).

Ad oggi, non sono ancora disponibili tutti i servizi per tutti i Comuni ma, via via, l’applicazione di IO sta ampliando il proprio database.

Vediamo ora come scaricare l’applicazione e come accedervi.

Come scaricare l’app IO e come accedere

In questo video di Pensioni & Aggiornamenti, si rende noto come anche il mondo delle pensioni sia largamente interessato dall’app IO.

Ora vediamo come fare a dotarci di quest’applicazione.

Sia che si abbia un sistema operativo Android, sia che si abbia un sistema IOS (Apple), sarà sufficiente entrare con il proprio smartphone nell’app store, digitare il nome dell’applicazione e scaricarla. Si tratterà di un procedimento che richiederà qualche secondo e sarà completamente gratuito (diffidate da applicazioni a pagamento perché non sono quella ufficiale).

Una volta scaricata l’applicazione, si potrà fare l’accesso. Per poter entrare, sarà necessario inserire le proprie credenziali personali. Nella fattispecie, parliamo di:

  • accesso tramite SPID, l’identità digitale elettronica (ne parliamo approfonditamente in quest’articolo di Trend Online);
  • accesso tramite CIE, la carta di identità elettronica.

Senza uno di questi due sistemi, non sarà possibile accedere all’app IO e fruire dei suoi servizi.

Una volta entrati, si entrerà in una home page suddivisa tra 4 funzionalità: messaggi, portafoglio, servizi e profilo.

L’area messaggi contiene tutte le comunicazioni che provengono dalla Pubblica Amministrazione (ad esempio l’arrivo di un nuovo Green Pass).

Il profilo naturalmente contiene i nostri dati personali comunicati tramite SPID e CIE e le nostre preferenze, nonché le informazioni sulla sicurezza.

Nel prossimo paragrafo, vediamo le altre due aree dell’applicazione.

I servizi pubblici disponibili nell’Applicazione IO

IO è diventata un’applicazione molto popolare sin dal momento del suo rilascio, grazie all’iniziativa CashBack. In poco tempo, per poter ottenere il tanto agognato rimborso del 10 per cento, migliaia di persone si sono subito decise a scaricare l’applicazione.

Tutto ciò era possibile grazie all’area dell’applicazione denominata “portafoglio“. Qui infatti era possibile tenere traccia di tutti i pagamenti realizzati fino a quel momento e vedere la stima della propria posizione nella classifica italiana.

Oltre a ciò, il portafoglio è anche l’area in cui è possibile accedere al PagoPA (in basso, tramite pulsante “Paga un Avviso”). Tramite portafoglio è possibile pagare diversi servizi pubblici semplicemente scannerizzando il QR code dell’avviso di pagamento oppure inserendo manualmente i dati. In quest’ultimo caso, verranno richiesti il Codice Avviso e il Codice Fiscale dell’Ente Creditore. Si ricorda che pagare con questo sistema la Pubblica Amministrazione prevede una commissione che si aggiunge automaticamente alla transazione.

Infine, l’area servizi dove sono presenti i servizi, appunto, messi a disposizione dal Ministero della Salute, ma anche da ACI, Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, ecc. Un modo molto veloce e pratico per essere aggiornati tramite notifiche push su eventuali novità in merito a scadenze o allo stato di una pratica intrapresa.

In quest’area, è registrata anche buona parte dei Comuni italiani, cui sono stati collegati i relativi servizi, come quelli anagrafici o tributari, che, sempre attraverso il sistema di messaggistica descritto prima, possono comunicare al privato cittadino aggiornamenti e avvisi di pagamento o scadenze.

In alcuni comuni italiani, ad esempio, sono già disponibili gli avvisi di pagamento per servizi scolastici, come pullman e mensa, oppure GREST, ma anche pagamento di TARI e altri servizi per i dipendenti.

Insomma, quel che è lampante è che IO vuole essere un tramite tra privato cittadino ed Ente pubblico. L’obiettivo è quello di tenere il cittadino al centro, agevolandolo il più possibile nei complicati meandri dei servizi pubblici.

Green Pass, bonus e lotteria nell’app IO

Come anticipato in apertura, l’app IO è divenuta popolare per ben altri motivi. In effetti, a cominciare dal CashBack, molti cittadini si sono risolti nel download.

Al termine del programma di CashBack, ora vi è quello della Lotteria degli Scontrini che però al momento non prevede registrazioni tramite SPID e quindi non prevede il passaggio tramite l’Applicazione di IO (ne parliamo in quest’articolo di Trend Online).

A seguire, però, un’altra ondata di download c’è stata quando è stata resa nota la possibilità di ottenere il tanto noto Bonus Vacanze (gli ultimi aggiornamenti in quest’articolo di Trend Online).

Infine, forse il motivo che ha fatto decidere a moltissime persone di scaricare IO è la possibilità di avere la notifica di rilascio di una nuova Certificazione Verde. Nonostante non sia l’unico modo per ottenerla, in quanto il Green Pass arriva anche a chi non abbia ancora provveduto a farsi lo SPID, è certamente il modo più immediato e intuitivo.

Si saprà che il proprio Green Pass attraverso una semplice notifica push, ovvero una notifica (come un messaggio di WhatsApp) che arriva anche quando l’App IO non è aperta (naturalmente bisogna aver concesso le autorizzazioni tramite la sezione Profilo di IO; solitamente, comunque, tutte le notifiche di IO sono abilitate di default).

In questa guida redatta da diversi Ministeri congiunti, sono pubblicati tutti i differenti sistemi con cui è possibile accedere al proprio Green Pass, anche qualora non si abbia a disposizione l’applicazione IO.

Perché, dunque, se non lo si ha ancora fatto, scaricare IO?

Il futuro è la digitalizzazione

Il futuro dell’Italia è certamente digitale. Tramite una serie di provvedimenti ed incentivi, il Governo sta cercando di portare avanti la cosiddetta transizione digitale.

L’app IO è soltanto uno dei tasselli di un programma ben più vasto che consente ai diversi servizi pubblici di diventare sempre più performanti ed efficienti e far sì che non ci siano più, o almeno ci siano sempre meno, lungaggini burocratiche.

Sempre più servizi sono ora disponibili online, mentre altri diverranno obbligatori a brevi, come la fatturazione elettronica che fino a questo momento escludeva alcune categorie ma che ora, dal 2022, potrebbe diventare un obbligo per una fetta sempre maggiore di contribuenti.

Oppure, l’obbligo di accettazione del POS, dal 2023, pena pesanti sanzioni che finora non erano nemmeno contemplate. O, ancora, la possibilità di fare pagamenti elettronici senza l’ausilio di una carta fisica (i cosiddetti Innovative Payments, come ApplePay o Google Pay che permettono pagamenti con un click dello smartphone o appoggiando il proprio orologio smart).

Insomma, il governo sta cercando di avviare e continuare in ogni modo possibile questa rivoluzione digitale, che ci mantenga al passo con gli altri Paesi del mondo in cui essa è già a buon punto.

Certamente da un lato ci sarà sempre più trasparenza ed efficienza (in quest’articolo abbiamo parlato di come queste iniziative siano accessorie ad una lotta sempre più stringente all’evasione).

Dall’altro lato, però, è inevitabile fare anche un’altra considerazione, naturale conseguenza di un mondo sempre più proiettato verso il digitale.

In quest’epoca, infatti, il vero valore non sono le cose, ma proprio i nostri dati personali. Sebbene possa portare vantaggi notevoli, è importante capire e ricordare come i nostri dati sensibili siano la merce di scambio per questa transizione. Dati che comunque abbiamo già ampiamente venduto per molto meno a social network e piattaforme d’ogni tipo sul web.

Sarà questo il futuro che stiamo raggiungendo gradatamente.

A nostra tutela, comunque il Garante della Privacy che sta intervenendo affinché ci sia un equilibrio tra i dati che sono necessari affinché questa transizione avvenga e invece quei dati che sono superflui.

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