Cos’è ChatGPT: l’intelligenza artificiale che incuriosisce e spaventa

ChatGPT è l'argomento del momento, tra curiosità e timore: ma di cosa si tratta realmente e come funziona?

Chiunque frequenti la rete, negli ultimi giorni avrà sentito parlare di ChatGPT, ovvero l’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale.

Questa sorta di enorme “cervello elettronico“, con cui è possibile interagire liberamente attraverso chat, è stata proposta al pubblico dal gruppo Open.AI nei giorni scorsi, raccogliendo l’attenzione di milioni di persone.

Cos’è ChatGPT e come funziona?

Si tratta di un sistema chatbot gratuito, ovvero un software che va a simulare conversazioni umane, sia in forma scritta che attraverso comandi vocali. Di per sé, questo sistema di comunicazione, non è una novità assoluta.

Sotto questo punto di vista, sono numerose le soluzioni adottate, per esempio, su Facebook o su alcuni siti, che permettono di instaurare dialoghi con bot e ottenere delle risposte automatiche.

Nonostante ciò, ChatGPT si è dimostrato anni luce avanti rispetto a queste soluzioni già presenti massicciamente sul Web. Questo grazie a un sistema di intelligenza artificiale allenato con una quantità enorme di contenuti, come documenti, libri e articoli di vario tipo.

A livello pratico dunque, interagendo con questo sistema chatbot, si ha l’impressione di dialogare con un altro essere umano, sia per naturalezza che per vastità di argomenti trattati. ChatGPT ha dimostrato potenzialità fuori dal comune e, il tutto, in appena pochi giorni dal suo lancio.

Si parla di creazione e correzione di codici di programmazione, ma anche di attività più “artistiche” come la creazione di brani musicali o di testi di vario genere. Alcuni utenti hanno chiesto a ChatGPT di creare nuove favole o racconti di fantasia, ottenendo risultati che, fino a pochi mesi fa, erano impensabili.

C’è anche chi, nel dubbio, ha chiesto ricette o un menù di Natale alternativo affidandosi proprio a questo strumento, con risultati più che apprezzabili.

ChatGPT può essere considerato un pericolo?

Dai disegnatori a chi scrive per il Web e non solo: in molti hanno cominciato a tremare davanti alle potenzialità di questo sistema rivoluzionario. In teoria però, il primo a tremare davanti a queste capacità potrebbe essere un marchio insospettabile.

Per molti infatti, ad essere maggiormente a rischio è sua maestà Google. Il motore di ricerca per eccellenza, con i suoi algoritmi, potrebbe trovare in Chat GPT un potenziale avversario difficile da eguagliare per capacità e accuratezza di calcolo.

Nonostante ciò, i rischi legati all’AI in futuro potrebbero essere concreti per tutti. Si parla di disinformazione, ma non solo. In tal senso basti calcolare che, per realizzare una forma di intelligenza artificiale, è necessario “alimentare” la stessa con informazioni.

A seconda delle fonti da cui si attinge, è possibile creare un sistema che offre risposte tutt’altro che imparziali, influenzando l’opinione pubblica a piacimento. Sotto questo punto di vista, in futuro sarà necessario trovare delle adeguate precauzioni.

Come già accennato poi, se questi sistemi saranno affinati in futuro, alcune figure lavorati potrebbero trovare un concorrente (quasi) infallibile. I già citati disegnatori devono già fare i conti con sistemi simili a ChatGPT, così come gli articolisti. In un futuro non troppo lontano, anche call-center e altri lavori potrebbero risentire, e non poco, di questa tipologia di innovazione.

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