L’era dei PIN è finita. O meglio, ha intrapreso il viale del tramonto a favore di un’identità univoca come una seconda pelle, indispensabile alla nostra sopravvivenza on line.
La prima vera spallata decisiva alla attuale frammentazione delle identità on line, si chiama SPID. Ci consente di accedere con la stessa credenziale a buona parte dei portali della Pubblica amministrazione e ben presto ai servizi web dei soggetti privati aderenti.
Con la dismissione definitiva delle vecchie credenziali, molti cittadini si sono trovati improvvisamente di fronte alle porte sbarrate della PA e all’apparente difficoltà a ottenere lo SPID.
Eppure, per moltissimi di loro l’operazione è davvero veloce, non richiede video chiamate, può essere eseguita da casa e soprattutto è completamente gratuita.
È sufficiente essere titolari di un conto BancoPosta o di una Carta di pagamento Postepay.
Cos’è lo SPID
L’Acronimo SPID cela la seguente espressione: Sistema Pubblico di Identità Digitale.
Si tratta del nuovo sistema di identificazione che consente a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale ai servizi della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti.
Fino a poco tempo fa ogni portale della PA consentiva l’accesso ai servizi e alle consultazioni attraverso credenziali diverse, username, email, password e PIN, modificabili nel tempo su volontà dell’utente o a seguito della loro scadenza (ad. es. i PIN).
Da ora in poi, questa frammentazione di identità volatili non esisterà più, almeno nei rapporti con la PA, e l’accesso ai servizi sarà ammesso esclusivamente attraverso sistemi di identificazione unici, sicuri e capaci di tutela della privacy e dei dati personali.
Questi sistemi si chiamano SPID e Carta di Identità Elettronica (CIE), si attivano una sola volta, sono per sempre validi e possono essere utilizzati per accedere ai servizi pubblici digitali italiani e dei paesi membri dell’Unione Europea, e ai servizi erogati dai soggetti privati che adottano questi sistemi di riconoscimento.
Attualmente sono già oltre 4.000 gli enti pubblici italiani che hanno adottato lo SPID (insieme alla CIE), come unico sistema di identificazione per l’accesso ai servizi erogati.
I vantaggi pubblici che ne derivano rientrano sicuramente nell’ordine del risparmio di risorse in termini di lavoro e costi necessari alla gestione e alla manutenzione delle credenziali di vecchia generazione.
L’abbandono di sistemi di autenticazione gestiti localmente, consentono alla PA di fornire accessi ai servizi online più veloci e sicuri, e garantire una maggiore uniformità delle erogazioni sull’intero territorio nazionale.
Stefano Di Giacomo è un brillante avvocato civilista. Dal suo canale YouTube Risarcimenti & Rimborsi offre consulenza e assistenza in ambito previdenziale, assicurativo, sanitario e infortunistico. In questo video ci illustra 3 cose sullo SPID che assolutamente dobbiamo conoscere.
Come funziona lo SPID
Il coordinamento del progetto SPID è a cura del Dipartimento per la trasformazione digitale, che ne ha affidato lo sviluppo all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).
L’Identità SPID viene rilasciata dagli Identity Provider, ovvero dai Gestori di Identità Digitale accreditati da AgID, che al contempo si occupano anche della gestione delle fasi di autenticazione degli utenti, in linea con le regole emesse dall’Agenzia.
Il cittadino può scegliere liberamente il Gestore più adatto alle proprie esigenze da questo elenco in costante aggiornamento.
Va precisato che le credenziali rilasciate da ciascuno dei Gestori di Identità Digitale presenti in elenco, hanno la stessa validità. La scelta a favore di uno rispetto agli altri deve essere legata pertanto alle procedure di registrazione richieste, che in base alle preferenze possono risultare più o meno semplici.
La scelta, inoltre, deve necessariamente cadere sul Gestore che garantisce il livello di sicurezza di cui abbiamo bisogno.
Il livello 1 consente l’accesso mediante nome utente e password. Il livello 2 permette l’accesso ai servizi con le credenziali SPID di livello 1 con l’aggiunta della generazione di un codice temporaneo di accesso OTP, oppure l’utilizzo di un’App dedicata da smartphone o tablet. Infine il livello 3 utilizza le credenziali SPID associate ad altre soluzioni di sicurezza e dispositivi fisici elaborati dal Gestore stesso.
In ogni modo, lo SPID, al suo livello base consiste in un nome utente (ovvero dal proprio indirizzo email) e in una password scelta dall’utente stesso. Con questi due dati è possibile accedere a tutti i portali della Pubblica Amministrazione e di soggetti privati che hanno adottato questo sistema di autenticazione, e che lo faranno in futuro.
L’accesso ai portali della PA potrà avvenire attraverso la semplice digitazione delle credenziali SPID (livello di sicurezza 1), oppure attraverso l’utilizzo di codici OTP o dell’eventuale App rilasciata dal Gestore e disponibile su smartphone o tablet (livello2) o ancora, di ulteriori disposizioni e soluzioni di sicurezza (livello 3).
Come richiedere le credenziali SPID
Lo SPID può essere richiesto dal cittadino maggiorenne accedendo alla procedura di registrazione predisposta dal Gestore.
È bene avere a portata di mano un documento di identità in corso di validità, la tessera sanitaria o il codice fiscale, un indirizzo email e un numero di cellulare.
La procedura prevede, nell’ordine, la registrazione sul portale del Gestore, la creazione delle credenziali SPID (email e password) e il riconoscimento che può avvenire in quattro modalità:
- Di persona, recandosi direttamente presso gli uffici dei Gestori, oppure presso gli sportelli delle PA che hanno reso operativa la procedura di attivazione, oppure ancora presso attività commerciali private in convenzione con i Gestori stessi.
- Attraverso videochiamata con un operatore del Gestore prescelto, o mediante un selfie audio-video.
- Con Carta di Identità Elettronica o passaporto elettronico, mediante le App messe a disposizione dai Gestori e fruibili da smartphone o tablet.
- Con Carta Nazionale dei Servizi (CNS), o tessera sanitaria o firma digitale utilizzando apposito lettore.
Come previsto dal Dipartimento per la trasformazione digitale, la richiesta dello SPID è gratuita, come del resto anche il suo utilizzo una volta ottenuto.
Tuttavia, se leggiamo le presentazioni dei Gestori, vediamo chein genere le richieste di SPID sono gratuite qualora il riconoscimento venga effettuato presso gli uffici stessi del Gestore. Non sempre dunque facilmente raggiungibili dal richiedente.
La via più breve di riconoscimento è dunque rappresentata dalla videochiamata con un operatore dell’azienda, previo appuntamento. Questa modalità in genere è disponibile a fronte di un versamento tramite bonifico bancario talvolta simbolico e in beneficenza, per altri Gestori invece di importi variabili fra i 15 e 30 Euro.
Versamento in denaro e appuntamento in webcam sembrano allora i due requisiti di accesso inevitabili per chi intende richiedere lo SPID da casa senza doversi necessariamente recare in un ufficio preposto al riconoscimento.
Come fare lo SPID da casa gratis
Esiste però un Gestore che consente di omettere questi due passaggi obbligati, rilasciando lo SPID dotato della stessa validità offerta dai Gestori concorrenti.
Si tratta di Poste Italiane, che a tutti i titolari di BancoPosta e delle Carte di pagamento PostePay consente di portare a termine la procedura e ottenere lo SPID gratuitamente e senza passare attraverso il riconoscimento di persona, via webcam o in altre modalità.
Questi due strumenti finanziari di Poste Italiane prevedono al momento del loro rilascio già un riconoscimento individuale del titolare, ragione questa che sicuramente ha consentito all’azienda di offrire una procedura di richiesta di SPID online semplificata e gratuita.
La procedura prevista da Poste Italiane può andare a buon fine a condizione di possedere un numero di cellulare certificato presso Poste e il documento di identità registrato in corso di validità.
Con questi due semplici requisiti, a partire da questa pagina, scegliamo come strumento di riconoscimento ‘SMS su cellulare certificato’ e avviamo la procedura di registrazione a PosteID, seguendo le istruzioni che compariranno successivamente.
Armiamoci di pazienza, perché ci verrà richiesto più volte di identificarci e di digitare i codici di accesso temporanei che ci verranno inviati via SMS sul cellulare.
Al termine della procedura avremo a disposizione due credenziali di accesso: la nostra email e una password scelta da noi che ci consentirà di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione. Questo è lo SPID di livello 1.
Scaricando poi su smartphone o tablet l’App PosteID, accederemo ai servizi online fruendo del livello di sicurezza 2. Inoltre, sempre utilizzando la stessa App, avremo la possibilità (ma questo vale anche per gli altri gestori che hanno sviluppato App dedicate di proprietà) di accedere più rapidamente alle versioni desktop dei portali, inquadrando semplicemente il QR Code che di volta in volta apparirà sullo schermo, omettendo la digitazione delle credenziali.
In assenza di App PosteID, l’accesso con SPID di Poste Italiane, di secondo livello avviene utilizzando le due credenziali di base (email e password) e la terza credenziale, ovvero il codice temporaneo OTP inviato tramite SMS.
A cosa serve lo SPID gratis
Il Codice dell’Amministrazione digitale, all’art. 65 prevede che i cittadini possono presentare alla Pubblica Amministrazione, domande e dichiarazioni online esclusivamente a seguito di identificazione tramite SPID, CIE o CNS.
In questi casi le prassi portate a termine sono da considerarsi equivalenti alle stesse istanze e dichiarazioni sottoscritte con firma autografa apposta in presenza di un funzionario addetto alla procedura.
In altri termini, con una sola identità siamo in grado di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione, con maggiore semplicità e un più alto grado di protezione della privacy e sicurezza da eventuali furti di identità, rispetto a quanto i PIN in via di estinzione riescono a offrirci.
Con lo SPID evitiamo le file agli sportelli pubblici per il rilascio di documenti e certificati, e possiamo farne richiesta direttamente online da casa e stamparli o conservarli in file. Possiamo ad es. cambiare il nostro medico di base o pediatra, accedere al portale del nostro Comune per inoltrare richiesta di agevolazioni e bonus, oppure ancora accedere al sito web dell’Agenzia delle Entrate per consultare il nostro Cassetto fiscale, inoltrare la dichiarazione precompilata e fruire di tutti i servizi fiscali online per cittadini e imprese.
L’INPS, dal 1° ottobre ha dismesso tutti i PIN, senza possibilità di rinnovo, a eccezione per i residenti all’estero non in possesso di documento di identità rilasciato in Italia, i genitori di figli minorenni, e per i tutori e curatori di persone soggette a tutela.
Da questa data l’accesso al portale INPS è riservato quasi esclusivamente ai possessori di un’unica Identità Digitale (SPID, CIE o CNS).
Utilizzando lo SPID rilasciato da un Gestore accreditato, oppure anche ottenuto gratuitamente dai clienti di Poste Italiane, è possibile ad es. accedere al proprio profilo MyINPS e verificare lo stato del pagamento dell'ultima rata del Reddito di Emergenza, oppure inoltrare domanda dell’Assegno unico temporaneo per figli a carico, oppure ancora ottenere l’ISEE, consultare il cedolino della pensione e inoltrare richiesta di tutte le agevolazioni in corso di validità.