È degli ultimi giorni la notizia che ChatGPT risulta bloccato in Italia a seguito delle rilevazioni del Garante della Privacy. Nonostante ciò ci sono dei modi leciti per adoperarlo anche in questo momento.
Scopriamo quindi come continuare a usare ChatGPT in Italia con un semplice trucco, o come aggirare del tutto la questione per rivolgerci a una sua versione ancora priva di blocchi.
ChatGPT bloccato: cos’è successo in Italia
Pochi giorni fa il Garante della Privacy italiano è intervenuto sul tema di ChatGPT per far notare delle falle nel sistema della celebre Intelligenza Artificiale. Ma cos’è successo di preciso?
Il tutto è iniziato a seguito di un bug in una delle librerie gestite da OpenAI, la società di ChatGPT; senza dilungarci in termini tecnici, sono stati mostrati dati sensibili e personali di diversi utenti del servizio, come nomi, e-mail, dati di pagamento e addirittura alcune cifre della carta di credito.
OpenAI si è immediatamente scusata, ma dopo il fatto si è messo in moto il Garante che ha rilevato parecchi problemi aggiuntivi di privacy. Tra questi, i più gravi sono ad esempio la totale assenza di informativa del trattamento dei dati e di motivazioni per conservare tutti quei dati.
Ad OpenAI sono stati dati 20 giorni per elencare le misure atte a contrastare queste falle, pena sanzioni, ed è stata imposta la limitazione nel frattempo a usare i dati personali. Per cautelarsi, la società ha invece temporaneamente bloccato tutto il servizio agli utenti italiani: ecco perché ChatGPT è fermo in Italia. Ma il blocco si può aggirare facilmente.
Come continuare a usare ChatGPT in Italia con una VPN
Il metodo più semplice consiste nell’adozione di una VPN. La sigla sta per Virtual Private Network e indica una “rete privata virtuale”: imita cioè il servizio di una rete privata.
Una VPN nasconde diversi nostri dati di navigazione ai siti web che visitiamo, aumentando la privacy. Poiché tra questi dati c’è anche l’IP, e poiché l’IP indica da quale paese ci colleghiamo, la VPN può anche farci fingere che non ci troviamo in Italia.
È quindi sufficiente utilizzare una qualsiasi VPN, inclusa quella gratuita del browser Opera, o quella inclusa nell’abbonamento base di Google, e localizzarci in un paese differente dall’Italia: il sito di ChatGPT sarà così accessibile.
Questa pratica è perfettamente legale, perché usare le VPN lo è, e non c’è al momento alcun provvedimento legislativo che neghi agli utenti la chance di usare ChatGPT.
Naturalmente bisogna essere consapevoli che, come notato dal Garante, ChatGPT non ha ancora una buona normativa sui dati per gli utenti, quindi i nostri dati non sono proprio al sicuro mentre lo usiamo.
Come continuare a usare ChatGPT in Italia senza VPN
Il sito dell’originale ChatGPT non è al momento accessibile senza VPN: tutti gli accessi dall’Italia sono bloccati, si visualizzerà sempre una schermata che lo spiega.
C’è però una via parallela: usare Microsoft Bing con Intelligenza Artificiale. Altro non è che una forma evoluta di ChatGPT. con maggiori implementazioni e aggiornamenti dati dalla potenza dell’azienda Microsoft.
Per usare la chat di Bing è sufficiente accedere con un qualsiasi account Microsoft (anche una vecchia email) al browser Edge (per PC o smartphone), ed eseguire al suo interno una ricerca. Nella barra superiore comparirà quindi la dicitura “Chat”: cliccandola si accederà a questo ChatGPT molto migliorato.
Tra l’altro Microsoft lo sta inserendo in diverse applicazioni come “co-pilota”, ossia come aiuto all’utente. Potete trovare la chat di Bing IA anche dentro una conversazione Skype o nello spazio laterale dei programmi di Office, come Word ed Excel.
Molto spesso è ancor più performante del vecchio ChatGPT, ha maggiori possibilità ed è al momento ancora gratuito. Non sono stati finora rilevati problemi con questioni di privacy, ma non si sa cosa accadrà in futuro.