Compri su Vinted? Le truffe più comuni a cui stare attenti!

Vinted, è allarme truffe. Si rischia davvero molto? Il sito è affidabile? Leggiamo un approfondimento.

Dopo una campagna pubblicitaria importante e, se vogliamo, atipica, dal momento che ha utilizzato una strategia desueta come quella del bombardamento televisivo, con numerosi spazi anche in prima serata, cosa rara per una applicazione per cellulari e sito internet il cui target sono principalmente quei giovani che ormai preferiscono Netflix alla tv, Vinted si è creata un buon serbatoio di utenti.

L’app per vendere e acquistare vestiti usati è oggi una di quelle che registrano il maggior numero di accessi. La usano in tantissimi per procurarsi o cedere oggetti di seconda mano. Vestiti, libri, accessori e praticamente ogni tipo di oggetto può essere messo in vendita su Vinted, una vera e propria vetrina dell’usato su internet, accessibile a chiunque.

Che cos’è Vinted?

Vinted è un’applicazione molto nota la quale, come si è scritto, concede a chiunque si iscriva aprendo un account di creare una sorta di e-commerce personale. I freni imposti dalla app sono davvero pochi, sebbene vi siano degli oggetti che non possono essere posti in vendita, i quali sono stati segnalati in un apposito articolo su Trend-Online. A parte ciò, possiamo cedere tutto in pochi e semplici click.

Per poter cominciare a utilizzare Vinted, naturalmente, occorre passare per lo step di iscrizione all’applicazione – o al sito internet, se preferiamo accedere da computer – e registrarsi. Com’è nel caso di molte altre app, è possibile creara il proprio profilo tramite la registrazione via mail e password, oppure autenticandoci con Facebook, Google o ancora Apple ID.

Compilati tutti i campi richiesti e creato l’account, potremmo generare username e password per gli accessi successivi, come di consueto, e poi attendere l’email di conferma con il link che ci permetterà di cominciare a usare efficacemente Vinted. Attenzione alla creazione del nome utente: rispetto a molte altre app, Vinted preferisce evitare la modifica dell’username, per motivi di sicurezza.

Nei termini e condizioni questa peculiarità viene ben esplicitata ma com’è noto, non tutti leggono i termini e le condizioni, anzi, quelli che lo fanno sono davvero una rarità. Se comunque avessimo un’urgenza per la quale dobbiamo eseguire la modifica, potremmo contattare l’assistenza, illustrare loro il motivo della nostra necessità e fornire il nuovo nome utente.

Sbrigate queste tediose ma necessarie pratiche, siamo davvero pronti a cominciare a utilizzare Vinted. Non ci troviamo in un vero e proprio e-commerce, bensì in una applicazione per vendere oggetti di seconda mano. Ciononostante l’importanza della propria reputazione è fondamentale nell’ambiente digitale e, dunque, faremmo bene a trattare la nostra vetrina Vinted come se fosse davvero quella di un negozio.

Come si guadagna su Vinted e quanto trattiene il servizio

Per guadagnare su Vinted, naturalmente, occorre disporre di articoli che si vogliono mettere in vendita. Individuato quel che non ci occorre più dobbiamo premurarci di scattare delle belle foto, che valorizzino il prodotto e lo rendano appetibile; dunque mostriamo oggetti puliti, ben tenuti e carichiamo delle immagini che li rendano chiaramente visibili, accentuandone le caratteristiche che li rendano maggiormente desiderabili.

Nel caricare la foto oggetto segnaliamo sempre se per caso esso abbia qualche difetto o sia rovinato (possibilmente, fotografiamo questi difetti, per massima trasparenza verso il potenziale cliente). Le foto devono essere chiare e ben visibili, con l’oggetto su sfondo neutro, in modo da richiamare a sé tutta l’attenzione di chi guarda.

Titolo, descrizione e categoria sono le parti testuali, molto meno importanti dell’immagine ma ugualmente necessarie per inquadrare l’oggetto che mettiamo in vendita. La categoria solitamente viene caricata automaticamente – altrimenti basta selezionarla dal menù a tendina presente nella app – mentre il titolo serve a presentare l’oggetto in poche parole chiave, utili ad attirare da subito l’attenzione.

Per quanto riguarda la descrizione, invece, cerchiamo di essere anche qui sintetici, nessuno ha voglia di leggere papiri, ma non lesiniamo su dettagli importanti per l’acquirente potenziale: misure, condizioni, brand, disponibilità a effettuare scambi con altra merce e qualunque altra caratteristica riteniamo importante da rendere nota. Fatto tutto questo, clicchiamo su carica e l’oggetto sarà messo in vendita.

Naturalmente, perché la transazione vada a buon fine è necessario che il pricing sia corretto. Il segreto principale per guadagnare con Vinted è quello di prezzare in maniera giusta quel che si vende. L’oggetto va valutato e prezzato in maniera da non pretendere troppo e non svalutarlo. Le persone utilizzano Vinted per risparmiare, non per ricevere oggetti in regalo.

Quanto trattiene Vinted? La buona notizia per chi vende sulla app è che essa non trattiene alcuna commissione sugli acquisti dunque – a sentire la pubblicità di Vinted – quel che ottieni dalla vendita è tutto tuo. In realtà, si tratta di uno slogan. Esiste infatti la cosiddetta commissione per la protezione acquisti su Vinted. Per ogni pagamento effettuato viene trattenuto un fisso di 0,70 euro più il 5% del valore inclusa IVA.

Se l’acquirente fosse un utente Pro, dunque titolare di account a pagamento, l’IVA non verrebbe applicata. L’acquirente, ad ogni modo, deve segnalarla e pagarsela da sé. Teniamo in considerazione questo aspetto quando utilizziamo Vinted.

Truffe su Vinted: sono frequenti?

Forse a causa della sua popolarità, Vinted pare essere teatro di truffe piuttosto di frequente. I malintenzionati sono in agguato, pronti a tentare di ingannare tanto un vendiore quanto un acquirente. La sicurezza sulla app non è a tenuta stagna e il rischio di scam è piuttosto elevato. Molti cybercriminali prendono di mira i nostri dati e dobbiamo sempre stare all’erta quando operiamo sulla rete

Vinted è preso di mira in quanto in grande crescita. Il sito sta riscontrando grande successo, sono sempre più le persone che si fidano del servizio e acquistano, oppure vendono, tramite esso. I truffatori hanno naturalmente fiutato questa crescita organica e vogliono approfittarne. Nonostante Vinted esista già da circa 10 anni, è negli ultimi due che è diventato noto al grande pubblico.

Nonostante Vinted dichiari di utilizzare una protezione acquisti e accetti tutte le principali carte di credito e bancomat, comprese elettroniche e prepagate nonché Apple Pay e lo stesso Saldo Vinted, ossia ogni importo ricevuto a seguito di una transazione sull’applicazione che non sia poi stato riscattato e trasferito su una carta di credito o un conto, la sicurezza – sebbene elevata – non è ermetica.

L’acquirente può infatti bloccare il pagamento, dichiarando che il suo acquisto non è conforme a quanto mostrato nelle foto. Questa è una forma di protezione per chi compra la quale, però, viene talvolta sfruttata da persone che semplicemente si pentono dell’acquisto o siano dei perditempo. L’acquirente è a questo punto tenuto a rispedire il pacco con tracciabilità, non sempre però lo fa.

Il tedio principale su Vinted, ad ogni modo, è la grossa fetta di venditori disonesti, i quali non inviano il prodotto pattuito, lo fanno con colpevole ritardo o lo fanno recapitare in pessime condizioni. A ciò si aggiunge la scelta di Vinted di affidare il servizio di post-vendita e assistenza clienti a un servizio automatizzato piuttosto che ad assistenti in carne e ossa, complicando la comunicazione.

Alla luce di ciò, iniziamo trattative soltanto con venditori che abbiano un buon numero di recensioni positive e per importi non elevati. Se è vero che, in caso l’acquisto non sia conforme abbiamo due giorni, dall’arrivo, per bloccare completamente la transazione grazie alla protezione acquisti di vendita – il servizio che costa il 5% dell’importo più 0,70 euro – consideriamo che il venditore può segnalare la compravendita all’assistenza.

Il prodotto andrebbe poi rispedito indietro e tale spedizione è, normalmente, a carico di chi acquista. Chiediamo dunque sempre quante più foto possibili di quel che desideriamo acquistare, bollando come importante campanello d’allarme ogni rifiuto o difficoltà di comunicazione con il venditore. Nell’ambiente Vinted, non è troppo raro incappare in truffe o tentativi di raggiro.

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Una testimonianza video di chi ha subito una truffa su Vinted, dal canale YouTube di Ad un passo dalle stelle.

Le ragioni dell’allarme truffe su Vinted

A questo punto occorre puntualizzare come Vinted non possa in alcun modo essere ritenuta responsabile delle truffe che avvengono sulla sua app. Sono le persone che la utilizzano a rispondere dei propri comportamenti. Quando un servizio online ha successo, tende a diventare una calamita per i truffatori, ed è proprio quel che è accaduto anche a Vinted.

La ragione dei numerosi articoli e speciali che stanno uscendo sulla rete è proprio questa: Vinted è l’applicazione di cui tutti parlano a causa dell’ottima strategia di marketing messa in pista dalla piattaforma consumer-to-consumer con sede a Vilnius, in Lituania. Dunque, è il portale al quale maggiormente si stanno dedicando scammer e truffatori.

Come tutelarsi dalle truffe su Vinted

Non dobbiamo lasciarci scoraggiare dal pericolo delle truffe su Vinted. Facendo attenzione è possibile scongiurare i principali rischi. La piattaforma è infatti in continua crescita e ormai in grado di accontentare moltissime persone, dai più disparati gusti in fatto di abbigliamento, e ha dato una grande svolta all’approccio al riciclo di vestiti, incentivandone il riuso

Gli obiettivi dei truffatori che si concentrano su Vinted sono, principalmente,due. Conservare il prodotto messo in vendita oppure non pagarne il costo. Vinted riserva un trattamento severo a chi tenta la truffa sui suoi canali, dunque solitamente questi comportamenti hanno una vita breve in quanto l’arma della recensione non perdona nessuno. Chi riceve varie recensioni negative, difficilmente riuscirà a chiudere nuove transazioni.

Le fondamenta dell’infrastruttura, alla base delle compravendite su Vinted, sono rappresentate dal buon senso.  Per quanto riguarda la risoluzione delle contese, com’è prevedibile Vinted tende a tutelare chi acquista. L’importo viene infatti trasferito soltanto quando l’acquirente ha confermato la ricezione del prodotto e la sua corrispondenza con quanto descritto.

Se il compratore non si ritiene soddisfatto, Vinted gli restituirà la quota in breve tempo mentre chi vende probabilmente finirà per perdere il suo oggetto o, nella migliore delle ipotesi, riceverà un reso. La community di Vinted è sempre più ampia e i truffatori sono mosche bianche. Cerchiamo sempre di metterci in contatto, prima di acquistare, con un venditore che abbia poche recensioni o nessuna foto del profilo.

Altra precauzione che potremmo ricordarci di avere è quella di registrare – possiamo farlo con il cellulare – l’apertura del pacco che ci arriva perché succede che esso ci venga inviato vuoto e, in questo caso, potremmo avere problemi a rivalerci contro un venditore che insista sul fatto di averci inviato il prodotto. Un video può tutelarci da questi comportamenti truffaldini.

Redazione Trend-online.com
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