Comunicazione 2.0? Redattore digitale: ecco le competenze!

Scrivere per il web non è facile. Le innovazioni tecnologiche hanno generato un nuovo tipo di comunicazione: nuovo linguaggio, nuova strutturazione testuale e nuova punteggiatura! Ecco tutto quello che devi sapere per essere un vero redattore digitale!

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Sul fatto che il web ha cambiato il mondo non ci sono dubbi. Ogni aspetto di vita reale è stato catapultato in una nuova dimensione. Questo vale anche per il mondo dell’editoria e della scrittura.

Un nuovo supporto per leggere e un nuovo supporto per scrivere. E l’editoria ha dovuto adeguarsi. Conferma editoriaescrittura.com:

“Chi vuole fare il redattore, chi aspira a scrivere o lavorare sui testi, deve tenere conto delle mutazioni dovute alle crisi di mercato che hanno modificato drasticamente il lavoro in questo settore… ”

La SEO è sicuramente una nuova sfida che bisogna assecondare. Tutti ne parlano: è diventato il mantra dello scrittore digitale. I motori di ricerca mediano la visibilità delle pubblicazioni e il redattore cerca di adeguarsi agli algoritmi di elaborazione della SERP.

Tecnicismi a parte, anche nella pura e propria attività di scrittura si sono rese necessari degli adeguamenti. Per citarne alcuni: nuovo linguaggio, nuova strutturazione testuale, nuova punteggiatura.

Comunicazione 2.0: il linguaggio del web

Questo argomento è molto vasto e complesso. Infatti, il concetto stesso di “linguaggio” comprende numerose variabili. Conferma nexnova.net:

“… l’intero sistema di comunicazione, quindi anche i modi di dire, gli atteggiamenti, le convenzioni.”

Non è una novità il fatto che l’era digitale abbia portato ad uno stravolgimento del linguaggio. Conferma repubblica.it:

E' cambiato il modo di rappresentare la realtà e dunque anche quello di esprimersi. I social network hanno trasformato l'uso della grammatica e del linguaggio, che è diventato quello della rete.”

Nel dettaglio, il linguaggio del web consiste nella trasposizione del linguaggio scritto e parlato all’interno di un nuovo contesto, ovvero quello digitale. Potrebbero essere numerosi gli accorgimenti da tenere a mente, ma per citare i principali, nexnova.net evidenzia:

  1. linguaggio diretto e veloce a metà tra il parlato e lo scritto;
  2. rispetto delle fonti con esplicitazione dei credit;
  3. educazione e correttezza etica nell’esposizione;
  4. corretta grammatica e ortografia evitando linguaggio da SMS.

Tutti questi accorgimenti hanno un unico scopo: garantire massima serietà e qualità dei contenuti in rete. Precisa agendadigitale.eu:

“Il fatto che la comunicazione in rete sia, insomma, problematica, pare essere stato recepito un po’ da tutti: internet non è sicuramente un gioco, e va usata con cautela.”

Infatti, il deragliamento della comunicazione dovuta ad un linguaggio volgare, scorretto e impreciso, non deriva dalla nascita in sé della rete e dei social network, ma da un contesto sociale più profondo.

L’obiettivo di un redattore che opera online è quello di riportare la serietà del linguaggio e della parola scritta, nonché del concetto di comunicazione informativa, all’interno del web.

Infatti, l’interazione online, pur non avendo una fisicità concreta, non esime dal rappresentare una voce. E pertanto, la reputazione del soggetto dipende anche dal suo linguaggio che, pur dovendo adattarsi alle dinamiche del web, non deve stravolgere quello reale. Questo perché, pur essendo veicolato da un’innovazione tecnologica, l’essere umano risponde meglio a ciò che già conosce, ovvero il linguaggio tradizionale.

Comunicazione 2.0: la struttura del testo

La velocizzazione dei processi che il mondo ha incontrato con l’avvento del web si è ripercossa anche sull’utente. Conferma viasetti.it:

"Lo sapevi che il 55% delle persone passa meno di 15 secondi su una pagina web?”

E ancora:

“Una recente ricerca ha rilevato che solo il 18% dei visitatori legge parola per parola una pagina web.”

Bisogna catturare il lettore digitale e per farlo è necessario catturare la loro attenzione rendendo il contenuto testuale leggibile. Come?

Frasi brevi e sintetiche con terminologia semplice: ridurre al minimo l’utilizzo di parole con più di cinque sillabe. Via libera ai sottotitoli e alla molteplicità dei paragrafi, purché corti e separati da interlinea.

La maggior parte degli utenti del web ricerca una risposta ai propri quesiti rapida e completa. Si tende a passare da un punto all’altro del testo soffermandosi solo laddove si presume ci sia l’informazione ricercata. È necessario evidenziarla il più possibile indicando con precisione il contenuto di ogni paragrafo tramite sottotitoli, grassetti e elenchi puntati.

Alleggerire ulteriormente il testo grazie ad immagini evocative che forniscono stimoli visivi e maggiore impatto informativo. Inoltre, i collegamenti a fonti esterne danno l’opportunità di offrire approfondimenti senza appesantire il testo.

Queste chiare necessità di semplificazione e leggerezza sono un esempio di come la lettura digitale sia superficiale. Volendo essere critici, la lettura tradizionale ha maggiori effetti a livello cognitivo.

Per garantire una miglior trasmissione della comunicazione, è quindi necessario scomporre i concetti. Conferma ilsole24ore.com:

Il testo digitale ha indubbi vantaggi in termini di rapidità di trasmissione e di selezione delle porzioni di testo; e ha una sicura efficacia quando ad essere veicolati sono concetti semplici espressi in forma schematica.”

Precisando, però, che per ottimizzare questi vantaggi, è necessaria una strutturazione e una costruzione apposita oppure una rivisitazione di un testo scritto precedentemente. Infatti, contenuti del passato, non concepiti per i mezzi di comunicazione attuali, non hanno lo stesso impatto ed efficacia.

Comunicazione 2.0: la punteggiatura del web

La questione della punteggiatura è un argomento scottante nell’ambito della scrittura. Elemento pericolosissimo perché può stravolgere completamente il significato di una frase, ma dall’altra è fondamentale per dare corpo e spirito al testo. Conferma mestierediscrivere.com:

“… usare la punteggiatura soprattutto per rendere i propri testi più chiari e comunicativi. “

La faccenda si complica quando si parla di web, in cui la punteggiatura ha dovuto moltiplicare le regole di utilizzo a fini, soprattutto, estetici e organizzativi del testo.

Inoltre, con l’avvento del concetto di copywriting, tale punteggiatura sembra assumere un’importanza maggiore su due livelli: fondamentale per dare enfasi e generare trasporto a livello comunicativo, fondamentale per trasmettere pulizia e chiarezza a livello visivo.

In tema di titolazione o micro testi, ovvero a proposito del copywriting persuasivo posizionato in quegli elementi testuali più di impatto sull’utente online, la punteggiatura può essere fondamentale per una comunicazione efficace.

Infatti, una punteggiatura ordinata darà l’impressione di essere davanti ad un articolo professionale e di qualità. Al contrario, errori in termini di punteggiatura del web, faranno insorgere dubbi sulla veridicità delle informazioni fornite.

Le regole della punteggiatura del web

Ci sono numerosissimi siti online che elencano tutte o almeno le principali regole di punteggiatura del web. Gran parte di esse, inoltre, riguardano prevalentemente il posizionamento dello spazio tra un elemento e l’altro.

Infatti, se nella scrittura a mano gli spazi sono pressoché approssimativi e poco rilevanti fin tanto che siano ben visibili, nella scrittura web essi sono fondamentali per dare ordine al testo.

La regola generale in fatto di spaziatura prevede che essa venga posizionata a seguito della punteggiatura. Ovvero, tra il segno di punteggiatura e la parola successiva, mai la precedente.

Ma come in tutte le regole, ci sono delle eccezioni che le confermano. Parentesi e virgolette vogliono le spaziature all’esterno e non rispetto al contenuto presente all’interno: SEO (Search Engine Optimization).

Il trattino, se utilizzato come elemento di insolazione vuole lo spazio sia prima che dopo, se utilizzato come trattino di unione non vuole lo spazio né prima né dopo.

Due altri segni di punteggiatura che non vogliono spazi tra di essi e il testo sono l’apostrofo e lo slash.

Spesso, inoltre, si sbaglia con i puntini di sospensione che sono rigorosamente tre e legati alla parola che li precede con spaziatura su quella che segue.

Ecco alcuni siti in cui trovare queste e altre regole: xodusweb.com, noetica.itmestierediscrivere.com. Fermo restano le classiche regole di punteggiatura che si imparano fin dalle elementari.