La crisi dei chip inizia a farsi sentire anche nelle vendite globali di pc, che nel terzo trimestre segnano un significativo rallentamento della crescita. La carenza di semiconduttori si aggiunge alla fine dei lockdown che riallinea il mercato dopo la sbornia pandemica, che aveva dopato la domanda di elettronica, computer compresi. A dirlo è Gartner, una delle principali società di ricerca specializzate nel settore It, secondo cui nei tre mesi allo scorso 30 settembre la crescita delle consegne di pc si è limitata all'1,0% annuo. Più ottimista la rivale Idc, secondo cui l'aumento delle vendite è stato invece del 3,9% nel trimestre. Gartner e Idc, però, sono allineate su una cosa: la più colpita dalla frenata è stata Hp, che per entrambe le società di ricerca ha registrato un declino del 5,8% annuo. Tra i primi quattro produttori è l'unico a registrare una contrazione. Il quinto in classifica Acer Group per Gartner ha segnato un calo del 4,6% annuo (1,4% invece la crescita stimata da Idc).
Crisi dei chip si sente anche nelle vendite di pc. Hp è la più colpita
"Con la riapertura di molte scuole in tutto il mondo, non c'era più la necessità immediata di computer per supportare l'istruzione a casa. La domanda di pc aziendali è invece rimasta solida, guidata dalla ripresa economica nelle regioni chiave e dal ritorno di alcuni lavoratori negli uffici", ha spiegato Mikako Kitagawa di Gartner. “Tuttavia, la crescita dei pc aziendali si è concentrata nel segmento desktop poiché la carenza di semiconduttori ha continuato a limitare le spedizioni di laptop. E questi deficit di componenti dovrebbero persistere nella prima metà del 2022”, ha aggiunto.
Hp unica delle big a segnare calo vendite. Dell immune alla crisi
"L'industria dei pc continua a essere ostacolata da problemi di approvvigionamento e logistica e sfortunatamente questi problemi non hanno registrato molti miglioramenti negli ultimi mesi. In tali circostanze vediamo alcuni fornitori ridefinire le priorità delle consegne tra i vari mercati, consentendo agli emergenti di mantenere lo slancio di crescita mentre alcuni mercati maturi iniziano a rallentare", ha spiegato Jitesh Ubrani di Idc. "Il collo di bottiglia delle supply chain e le continue sfide logistiche hanno portato il mercato Usa al primo declino trimestrale su base annua dall'inizio della pandemia. Dopo un anno di acquisti guidati da telelavoro e didattica a distanza, c'è stato anche un relativo rallentamento della spesa per i pc. Tuttavia l'offerta rimane chiaramente inferiore alla domanda in segmenti chiave con scorte ancora sotto ai livelli normali", ha aggiunto Neha Mahajan, altro analista di Idc.
Lenovo torna davanti a Hp. Apple in crescita grazie ai chip M1
Tra i singoli produttori, la vetta torna a Lenovo, che per Idc era in precedenza stato superato proprio da Hp. Il colosso cinese ha registrato una crescita dell'1,8% annuo per Gartner e del 3,1% per Idc. Immune alla crisi sembra invece essere Dell Technologies, terza in classifica alle spalle di Hp (26,5% e 26,6% rispettivamente i progressi stimati). Al quarto posto Apple, che con i nuovi processori autoprodotti M1 ha messo a segno una crescita del 7.6% annuo per Gartner e del 9,9% per Idc. Asus sesta in classifica per Gartner e quinta per Idc ha consegnato il 5,5% e il 3,6% in più rispetto al terzo trimestre 2020. (Raffaele Rovati)