Dazn, arriva lo speed test. Rimborsi per gli abbonati!

AgCom dovrebbe chiedere nei prossimi giorni a Dazn di installare nella App uno speed test. Poi saranno possibili rimborsi per gli abbonati che non riescono a vedere le partite. Scopri tutti i dettagli nell'articolo.

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Dazn è il detentore dei diritti del campionato di calcio di serie A. E' noto ed è sotto gli occhi di tutti che non è stato un esordio facile per la trasmissione del massimo campionato di calcio italiano in streaming.

Spesso ci sono stati blocchi di trasmissione, spesso le partite non scorrono regolari ma la connessione si inceppa. Nel corso dei mesi sono avvenuti esposti da parte delle associazioni dei consumatori, proteste da parte degli abbonati che non riescono a vedere regolarmente le partite per le quali pagano. E anche AgCom, autorità per le comunicazioni, ha approfondito la questione. Ed ora ci sono novità in corso. Arriva lo speed test. Vediamo di che cosa si tratta.

Dazn, applicazione avrà uno speed test per valutare i problemi

AgCom, Autorità per le Comunicazioni, è arrivata al termine della sua istruttoria su Dazn. Come riporta in esclusiva il quotidiano La Repubblica ci saranno novità imminenti che AgCom chiederà a Dazn stessa.

Nella fattispecie l'applicazione, sostiene Repubblica, che gli italiani hanno scaricato su telefoni, tablet e smart tv e attraverso la quale seguono la serie A, dovrà aggiungere un nuova funzione.

Verrà integrato all'interno dell'App una sorta di Speed Test, un test di velocità che consente ad ogni abbonato di misurare in ogni istante la qualità e tutti i dati relativi alla sua connessione internet.

Sempre il quotidiano afferma che questo speed test darà modo all'abbonato di capire immediatamente in caso di problemi di visione quale è la problematica che non gli consente una visione regolare della partita.

Dazn, la nuova funzione consente di capire quale è il problema in caso di mancata visione della partita

In questa maniera con questo test della velocità l'abbonato potrà capire immediatamente quale è il problema che impedisce la regolare visione della partita. Ad esempio se dal test emerge che è la qualità di connessione di rete a casa propria ad essere scadente, responsabile del problema sarà la compagnia telefonica alla quale ci si è affidati per il pacchetto internet.

Se invece questo test dimostra che la connessione di rete è di qualità ottima allora la responsabilità in caso di problematiche è legata a Dazn.

Il perchè di tutto questo sistema? Nelle intenzioni dell'AgCom c'è il deisderio di accertare le responsabilità in maniera chiara in modo che l'abbonato sappia di preciso a chi deve rivolgersi in caso di problematiche di visione per avere il risarcimento.

Dazn, misuratore di velocità sarà richiesto da AgCom

AgCom dovrebbe quindi obbligare tutte le emittenti che operano su internet (quindi anche Amazon Prime che in Italia trasmette una gara di Champion's League per ogni turno) ad applicare questo misuratore di velocità. Il documento dell'AgCom che dovrebbe essere pubblicato nei prossimi giorni dovrebbe stabilire anche l'entità dei risarcimenti che gli abbonati possono richiedere

Dovrebbero essere anche previsti criteri in base ai quali si può fare domanda di risarcimento: in particolare se si fallisce l'accesso all'intera piattaforma Dazn, se non si riesce a vedere una singola partita o se per le varie interruzioni si perde una percentuale della partita che verrà definita. Diritto al risarcimento anche se non c'è la nitidezza necessaria. 

Dazn, l'altra problematica aperta era quella legata ad un servizio clienti

Altra problematica oggetto di indagine da parte di AgCom è stata quella legata alla presenza in Dazn di un call center gestito da risorse umane e non da robot.

Un call center che possa rispondere in diretta alle lamentele e alle richieste degli abbonati non soddisfatti. Dazn ha inserito nel sito internet una live chat in cui si dialoga con un robot. Se non si è soddisfatti poi si può avanzare la richiesta di essere di nuovo chiamato.

Dazn ha detto di avere assunto 150 persone per questo servizio volto a richiamare gli abbonati. AgCom si esprimerà anche su questo: se questo sforzo possa essere ritenuto sufficiente o si normi per obbligare Dazn a mettere un servizio a risposta diretta “umana” con  un operatore.

Adiconsum, sempre attenta alla questione ha esposto i problemi ad AgCom

Una delle associazioni che ha seguito da sempre l'intera vicenda delle difficoltà di Dazn a trasmettere le gare del campionato di serie A è stata Adiconsum.

Adiconsum si è fatta inteprete con AgCom di tante situazioni di difficoltà. E tutto è stato illustrato in una audizione che si è tenuta lo scorso 28 dicembre.

Adiconsum ha puntato la sua attenzione su diversi aspetti. Tra questi la necessità di identificare degli indicatori di qualità per Dazn e per tutti gli operatori del settore in modo che le persone possano conoscere la qualità effettiva dei diversi servizi presenti sul mercato. E di introdurre una sorta di "MisuraInternet" un comparatore delle diverse situazioni.

Adiconsum ha puntato sulla necessità di aprire il mercato anche ad altre piattaforme

Adiconsum in questi mesi ha portato avanti anche diverse altre battaglie sempre volte a tutelare i consumatori. In una di queste battaglie l'impegno prolungato di Adiconsum è stato volto a dare la possibilita di aprire il mercato anche ad altre piattaforme televisive.

Ad esempio la serie A per ogni turno ha tutte e 10 le partite trasmesse su Dazn. Sette di queste sono in esclusiva e tre di queste invece vengono trasmesse in diretta contemporanea con Sky.

Adiconsum da tempo spinge affinchè un determinato evento possa essere trasmesso su più piattaforme diverse in modo che le persone possano fare una libera scelta di visione.

Ad esempio Adiconsum ha avviato nei mesi scorsi una petizione per fare in modo che l'accordo che è stato fatto da Dazn e Sky per la visione degli eventi e della serie A nei bar e nei locali pubblici venisse esteso anche alle abitazioni private. 

Adiconsum, indennizzi non siano legati al solo semplice costo dell'abbonamento

Per tornare alla situazione di chi non riesce a vedere e ha problematiche a usufruire del servizio per il quale paga, Adiconsum ha esposto all'AgCom una situazione per la quale gli indennizzi non debbano essere legati al costo dell'abbonamento.

Questo perchè un risarcimento di questo tipo, nelle idee dell'associazione dei consumatori, è troppo basso rispetto al danno che viene subito da un consumatore che non riesce a vedere un servizio per il quale paga.

E poi per il fatto che in queste situazioni se viene stabilito un rimborso di pochi euro a partita o a turno scoraggia del tutto il cliente da intraprendere questo viaggio per inseguire il risarcimento. 

Adiconsum, il numero elevato delle segnazlazioni ricevute

Adiconsum nell'incontro con i funzionari di AgCom ha esposto anche i dati di tutte le segnalazioni che sono pervenute all'osservatorio dell'associazione.

Adiconsum ha spiegato che nel periodo da settembre 2021 a dicembre 2021 sono arrivate 2.820 segnalazioni di problematiche legate al servizio.

Di questi disservizi ai primi tre posti ci sono le seguenti realtà: l'82% delle segnalazioni riguarda Dazn, l'11% riguarda Infinity e il 5% riguarda Amazon Prime. Per quel che riguarda Dazn il 92% delle segnalazioni erano relative al calcio di serie A in diretta. 

Adiconsum infine ha posto l'accento anche sul fenomeno della pirateria. Un fenomeno grave e che un consumatore che si ritiene insoddisfatto per un prodotto che acquista è più portato ad abbandonare quella strada e rivolgersi ad un mercato illegale che magari pagando anche un prezzo più basso gli consente magari di vedere tutto.

Adiconsum auspica che le "osservazioni esposte a tutela dei consumatori-utenti siano accolte".