Digital marketing: contenuti di valore e Content marketing!

Il digital marketing ha modo di raggiungere la sua efficacia se ha contenuti di valore, per questo si applicano strategie di content marketing. Che cosa s'intende con content marketing? Come si pianifica una strategia di content marketing?

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Se volessimo scovare quale sia la base su cui puntare, per ottenere una buona strategia di digital marketing, probabilmente per prima cosa risponderemo che è: fare dei contenuti! Il Content Marketing, o anche marketing di contenuto, racchiude tutte quelle attività volte a realizzare e produrre dei contenuti che non siano solo di qualità ma che possano essere coinvolgenti per le persone a cui sono diretti.

Difatti, lo scopo finale è quello di aumentare il flusso di traffico online degli utenti, per quanto riguarda le piattaforme digitali e generare le lead generation, ossia nuovi clienti. Per il business delle aziende, il content marketing si prefigura come il miglior rimedio per attirare a sé il pubblico... In sostanza, il content marketing è importante perché fonda la sua forza sulla creazione originale di materiali come immagini, post, video e blog sui social media accrescendone la condivisione.

È proprio quest’ultimo il punto focale, perché grazie alla condivisione può aumentare l’interesse verso i prodotti o servizi di un'azienda, rendendo il contenuto virale. Stiamo parlando proprio del buzz marketing che:

“Può essere inteso come una tecnica non convenzionale usata nel breve periodo per richiamare l’attenzione di un certo pubblico di riferimento verso un particolare prodotto o servizio, non solo parlandone bene, ma anche alimentando discussioni al riguardo (GlossarioMarketing.it)”.

Il content marketing non fa altro che sottolineare come il processo d’acquisto, in realtà, passa dal web, aumentando per le aziende B2B e B2C la brand awareness e l’engagement. Ma come proporre contenuti di valore? La creazione di contenuti devono principalmente seguire due concetti ben precisi: 

  • pertinenza 
  • rilevanza

Per divulgare contenuti invitanti e trasformare gli utenti in potenziali clienti è necessario saper rispondere concretamente a ciò che le persone ricercano quando sono online. Gli argomenti sono vasti e la marcia in più è espressa dalle capacità dell’azienda di offrire quante più chiare informazioni o soluzioni. Il successo di un ottimo content marketing è dettato anche dalla soddisfazione dei clienti. 

Digital marketing: cos’è il content marketing? 

Un principio indiscutibile del content marketing è stato espresso già nel lontano 1996, quando internet era solo agli albori e divenne una vera e propria innovazione capeggiata soprattutto da Bill Gates, che affermava: “Content is King”. La realizzazione di contenuti, nel digital marketing, è un punto cruciale e tra le varie definizioni che si scorgono qua e là, quella che va considerata un vero assioma offerto dal Content Marketing Institute, secondo cui il content marketing è:

“Una tecnica di marketing volta a creare e distribuire contenuti pertinenti e di valore per attrarre, acquisire e coinvolgere una target audience chiara e definita con l’obiettivo di guidare i clienti verso una azione redditizia”.

Il content marketing è una parte fondamentale per ogni strategia di digital marketing perché è proprio nel mondo digitale, della rete, che le persone si aspettano di trovare delle esaurienti soluzioni che siano in grado di rispondere o risolvere problemi e obiettivi. Come abbiamo preannunciato, infatti, la progettazione di contenuti originali e accattivanti hanno lo scopo di attirare i nuovi clienti oltre che aumentare la vendita.

Le azioni di content marketing, inoltre, hanno il beneficio di migliorare e rafforzare la brand awareness e l’engagement, stabilendo con i clienti un sempre più stretto rapporto di fiducia. Il content marketing, dunque, è in grado di ridefinire sia l’andamento delle pagine SERP sui motori di ricerca, sia il posizionamento SEO. In questo caso, per scrivere contenuti di valore è importante anche scegliere le keyword giuste.

Il potere delle parole è, in questo contesto, una risorsa unica poiché – come diceva Doug Kessler – ha la capacità non soltanto di parlare per loro ma anche con loro. Il content marketing è sempre più utilizzato dalle aziende B2C e B2B poiché aumenta soprattutto la brand reputation. Per generare lead e aumentare le vendite bisogna render perfetta la presenza online e accrescerne la reputazione. Che cosa s’intende?

Questo termine sottintende alle percezioni, positive quanto negative, che le persone hanno dei prodotti e servizi di un’azienda. Nel modello di business delle società B2B il content marketing è una particolare caratteristica d’approccio poiché includono contatti qualificati, come i brand ambassador che diffondono sapientemente i contenuti, ispirando e convincendo altri clienti, già individuati con il buyer personas.

Prima di comprendere il motivo per cui creare contenuti di qualità non è un qualcosa che possono fare tutti ma bisognerebbe rivolgersi a esperti del settore, possiamo dire che la fiducia espressa dai clienti è un continuo do ut des, per cui deve esser esplicitato anche il vantaggio dei consumatori. 

Digital marketing: perché bisogna fare content marketing 

Se analizzassimo i dati raggiunti applicando il content marketing, probabilmente noteremo che tutte le aziende hanno ottenuto un enorme successo. Questo perché c’è stata una vera e propria esplosione delle tecniche d’approccio del content marketing che con strategia hanno comportato, di conseguenza, ad un aumento delle leads e dei clienti. Le procedure di marketing tradizionale, oggi da sole non sono più efficaci, hanno bisogno di saperne di più, costantemente…

Per questo motivo, attualmente, ci sembra di essere bombardati e inondati da contenuti o comunque messaggi pubblicitari di diversa natura e provenienti da moltissime piattaforme sia online che offline. Dunque, cosa bisogna fare per realizzare content marketing? Per emergere e farsi notare dagli altri è necessario dare loro dei contenuti di valore ai propri consumatori.

Il Content Marketing è diventata una risorsa fondamentale anche per i marketers e gli esperti di SEO che non vedono più in esso una semplice stesura di testi, ma una possibilità concreta di fare strategia nel digital marketing, soprattutto perché bisogna tenere in considerazione come lo giudicherà Google! Tutti i motori di ricerca premiano il contenuto migliore, mostrandolo nei primi posti della SERP.

Google in particolare, essendo il primo fra tutti i server, tende a modificare spesso l’algoritmo mettendo al centro dell’attenzione l’esperienza che gli utenti vivono online. Le persone quando sono connesse, si comportano in realtà come dei giudici decidendo come quali, secondo loro, sono i migliori contenuti da consultare. Ecco perché, allo stato attuale, essere in grado di produrre contenuti di qualità è diventato fondamentale per ottenere un buon posizionamento.

Nel web ciò che ha caratterizzato la presenza del content marketing, salendone alla ribalta, superando anche le tecniche di marketing tradizionale, sono i banner, le e-mail, gli spot televisivi, le schermate in strada, la cartellonistica e tanto altro… Le aziende che perseguono un modello di business B2B, ad esempio, ci sottopongono a continui sovra-stimoli, accrescendo le percezioni dei nostri sensi.

Le capacità del content marketing hanno lo scopo di far breccia nella mente del consumatore, poiché i clienti sono sempre più bravi a sviare quelle pubblicità ritenute invadenti o spam, affidandosi anche a programmi di ADblock. Questo atteggiamento non porta ad alcun beneficio, anzi, fornisce un’idea del brand totalmente intrusivo. Oggi, in effetti, secondo alcune indagini di ricerca, circa il 67% degli acquisti si concretizza con un processo di B2B, secondo le prassi online.

Google infatti conferma che i consumatori, abitualmente, consultando circa 12 fonti prima di compiere una scelta d’acquisto. La domanda esattamente successiva da porsi è: Come può esser sfruttato il content marketing nelle aziende per svilupparne una strategia? 

Digital marketing: il diverso approccio del Content Marketing tra B2B e B2C 

Prima di vedere in che modo utilizzano il content marketing è importante precisare che:

  • le aziende B2B hanno rapporti commerciali con altre aziende, 
  • le aziende B2C hanno interesse a vendere ai consumatori. 

Le aziende B2B avendo una finalità di vendita che punta sulla quantità dei prodotti, interagiscono con altre aziende che lavorano sullo stesso settore. Le società B2C mirano principalmente a coinvolgere i consumatori, spingendoli allo spasmodico acquisto.

Il Content Marketing racchiude, dunque, diverse forme di linguaggio a seconda del tipo di comunicazione che vuole effettuare l’azienda.  Qualsiasi strategia di content marketing può ritenersi efficace nel momento in cui è ben chiara l’identità del brand. Le differenze e le similitudini fra content marketing B2B e B2C hanno comunque un punto di partenza, ossia quello di conoscere altrettanto bene il pubblico a cui trasmettere i propri messaggi.

Questo approccio mirato, dove si parla ad una cerchia di utenti che a loro volta sono interessati ad interagire con quei contenuti è tipico di una piattaforma come LinkedIn, dove ognuno ha tra i propri “collegamenti” persone affini per interessi e gusti. In sostanza, nel B2B e B2C è il “tone of voice” e l’argomento del contenuto a dover esser stabilito con precisione.

Le aziende B2B hanno un approccio tecnico e formale sui prodotti/servizi mentre l’obiettivo delle imprese B2C ha come scopo quello di stupire e coinvolgere la proproa audience di clienti. In entrambe le circostanze ciò che assume rilevanza è il tasso di conversione, che si ottiene con opportune call to action (email mrketing, form per newsletter etc).

Oggi, il consumatore può trarre tutte le informazioni autonomamente, raccogliendo tutti i dati da valutare fino ad affidarsi alla customer care. Per le aziende è importante fare sia dell’inbound marketing, concentrandosi sulla produzione di contenuti, fornendo i dati utili al diffondersi del digital marketing. Il Content Marketing è un tassello in grado di generare risultati positivi al business aziendale. 

Digital marketing: 6 passi fondamentali per una strategia di content marketing

Produrre qualsiasi contenuto che risulti efficace e accattivante è certamente un lavoro complesso e al contempo minuzioso, che appunto non può esser svolto improvvisando. La seconda azione importante è quella della distribuzione sui canali: individuando quelli giusti, intercettando il target giusto.

Il content marketing richiede l’elaborazione di un piano editoriale strategico che non perda di vista gli obiettivi aziendali. In questa occasione non possiamo parlare di una vera e propria guida da seguire per fare dell’ottimo content marketing.

Ogni azienda ha una propria solidità e peculiarità per questo possiamo provare ad individuare dei passaggi che risulteranno, alla lunga, fondamentali per aver creato una realtà avanguardistica ed efficiente. La strategia di content marketing può diventare valida se: 

1. Stabilisce degli obiettivi: Individuare i reali obiettivi di business diventa un grattacapo molto serio e delicato, poiché dal plan organizzato dipenderà il vero incremento di fatturato. Le campagna adv devono promuovere dei contenuti che siano di valore altrimenti non si produrranno conversion e lead generation. 

2. Si usa il modello delle buyer personas: Ogni settore di marketing e digital marketing ha un target di riferimento. Le aziende trasmettono messaggi alla proprio audience ma per individuarla è necessario applicare il modello delle buyer personas, ossia modelli immaginari di persone che possiedono le caratteristiche generali che combaciano con i valori dell’azienda.

Questo modello tecnico è stato realizzato per permettere alle imprese di approfondire la comprensione dei consumatori, rispettando i suoi desideri ed interessi. Gli strumenti delle buyer personas si basano su dati di mercato, con sondaggi e interviste. 

3. Si segue il buyer’s journey di ogni buyer personas: Il buyer’s journey, come il customer journey racconta nei dettagli il processo d’acquisto che compie il compratore, che passa dalla sensazione di avere una mancanza, alla consapevolezza di dover acquistare qualcosa per quella mancanza, fino a valutarne le opzioni per poi compiere l‘acquisto di un prodotto o servizio.

In linea generale ci sono 3 fasi, ovvero quella della consapevolezza, della considerazione e della decisione. L’ultima, la fase decisionale prevede che l’acquirente abbia scelto l’opzione migliore per ottenere la soluzione alla sua mancanza e vuole ottenere più certezze dal fornitore. 

4. Si programmano i contenuti per ogni fase del buyer journey: Cioè prendendo in attenzione tutte le informazioni per poter ottenere i servizi e/o prodotti. Il content marketing è quindi un procedimento complesso che oltre al contenuto (che bada al formato e al messaggio). Una volta stabiliti i criteri per il piano dei contenuti, occorre fare attenzione anche al contesto, per questo vanno considerate anche le dinamiche della Marketing Automation, che ingloba molte piattaforme e software in grado di monitorare e automatizzare le attività degli utenti. 

5. Ci si riferisce ai canali di diffusione dei contenuti: La scelta dei canali su cui diffondere i propri contenuti è essenziale. Per raggiungere l’audience giusta è necessario utilizzare i migliori canali, cioè quelli che seguono principi di efficacia ed efficienza. Inizialmente tra i mezzi più comuni c’era la radio, la tv ma con il digital marketing hanno preso sempre più piede i social media. Tra questi le aziende, si sono accorti come LinkedIn riesca a generare molte più lead generation, rispetto a Facebook e Twitter.

Fare advertising sui canali digitali, richiede da parte delle aziende un investimento del budget, applicandolo alle diverse piattaforme. Per questa ragione si scelgono degli editori verticali, specializzati nel settore e che vogliano puntare sugli innovativi canali digitali, per migliorare l’indicizzazione dei contenuti sia sui motori di ricerca che sui social media. 

6. Ottimizza al massimo i ROI: Gli argomenti e i temi espressi dal content marketing devono ottenere un reale riscontro. Per questo motivo ci sono degli strumenti del marketing automation che permettono di analizzare i dati relativi agli investimenti fatti, fornendo un database di contatti personalizzati. 

In conclusione, alla base del content marketing è fondamentale realizzare un copy persuasivo che risulti appagante e colmi il desiderio dei consumatori. Il content marketing riesce ad offrire contenuti in grado di iniziare un processo di conversione, dove il semplice lettore si trasforma in cliente. Gli utenti, quindi, sono sempre più alla ricerca di contenuti esaustivi, accattivanti e interessanti.