Digital Transformation PMI: ecco tutti gli incentivi

Il MISE ha istituito un bando per sostenere la trasformazione digitale delle micro, piccole e medie imprese italiane, valido fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

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Il MISE ha istituito un bando per sostenere la trasformazione digitale delle micro, piccole e medie imprese italiane, valido fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

Il 15 dicembre 2020, la Corte dei Conti ha firmato il decreto per stanziare 100 milioni di euro a favore della trasformazione digitale delle PMI italiane, da elargire tramite un bando disponibile sul sito del Mistero dello Sviluppo Economico (MISE).

La misura del Governo risale al DM del 9 giugno 2020, per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle piccole e medie imprese italiane e lo sviluppo economico del Paese, istituito dal Decreto Crescita, promosso dal MISE e gestito da Invitaitalia.

Le domande possono essere ancora presentate dalle PMI interessate fino all’esaurimento dei posti o dei fondi governativi disponibili.

Vediamo i dettagli.

Digital transformation PMI: quali imprese possono aderire

La partecipazione al bando del MISE è riservata alle PMI dei servizi alle imprese, del turismo e del commercio e del settore manifatturiero, al fine di ottenere un finanziamento per i progetti di innovazione e/o investimenti nel digitale o di rinnovamento dell'organizzazione aziendale.

I progetti presentati dalle PMI devono essere finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese attraverso l’implementazione di una o più tecnologie individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0.

I progetti ammessi al bando possono variare da 50mila a 500mila euro e possono essere proposti:

  • da imprese singole;
  • da imprese associate fino a 10 soggetti aderenti;
  • da imprese unite in rete o da altre forme di collaborazione aventi come capofila, un EDI (ecosistema digitale per l’innovazione) o un DIH (Digital Innovation Hub).

Digital transformation PMI: quali sono gli incentivi del Governo

Gli incentivi per la digitalizzazione delle PMI, previste dal MISE, sono distribuiti in questo modo:

  • il 10 % sotto forma di contributo alle PMI;
  • il 40% sotto forma di finanziamento agevolato alle PMI;
  • il 25% per i progetti di micro e piccole imprese;
  • il 5% per le PMI in possesso del rating di legalità.

Digital transformation PMI: come ottenere gli incentivi del Governo

Le domande per le agevolazioni del bando devono essere presentate dalle PMI esclusivamente in formato elettronico, tramite il sito del MISE o di Invitaitalia.

Per accedere alle piattaforme apposite dei siti governativi, è richiesta l’identificazione on-line del compilatore della domanda (normalmente, il legale rappresentante la singola PMI o la capofila, in caso di partecipazione di più imprese) tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o, in alternativa, il sistema di gestione delle identità digitali di Invitalia.

Il legale della PMI deve allegare alla domanda di partecipazione:

  • la scheda del progetto da finanziare;
  • la dichiarazione sostitutiva che attesti il possesso dei requisiti di accesso alle agevolazioni;
  • la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà inerente gli aiuti di Stato, dichiarati incompatibili dalla Commissione europea;
  • le dichiarazioni sostitutive per l’attribuzione dei rating di legalità, antimafia ed antiriciclaggio;
  • la dichiarazione sostitutiva relativa alla determinazione della dimensione aziendale;
  • la dichiarazione sostitutiva attestante i valori di bilancio necessari per la determinazione dei punteggi;
  • il contratto sottostante ai rapporti tra le parti in caso di partecipazione tramite aggregazioni di più PMI;
  • lo statuto e l’atto costitutivo della/e PMI partecipante/i.

Tutti i documenti, allegati alla domanda di partecipazione al bando, devono essere firmati digitalmente dal richiedente.

La valutazione delle domande avviene in base all’ordine cronologico di presentazione, fino ad esaurimento posti. In caso di approvazione del progetto, il MISE con il supporto di Invitalia, procede alla registrazione dell’aiuto individuale sul Registro nazionale degli aiuti di Stato.

(Veronica Rossetti)