Draghi accelera sul vaccino: giallo sullo Sputnik

Draghi accelera sul vaccino e punta a raggiungere 60 milioni di dosi somministrate entro giugno.

Il nuovo piano vaccinale messo a punto dal governo Draghi prevede di passare dalle attuali 100 mila dosi somministrate ogni giorno a circa 700mila, grazie all'arrivo di maggiori quantitativi di vaccino anti Covid.

Image

Draghi accelera sul vaccino e punta a raggiungere 60 milioni di dosi somministrate entro giugno.

Il nuovo piano vaccinale messo a punto dal governo Draghi prevede di passare dalle attuali 100 mila dosi somministrate ogni giorno a circa 700mila, grazie all'arrivo di maggiori quantitativi di vaccino anti Covid.

Il piano vaccino di Draghi

Draghi ha richiesto 7 milioni di dosi, di cui 3,5 milioni di AstraZeneca, entro marzo mentre ad aprile le dosi a disposizione saliranno a 30 milioni grazie all'imminente via libera da parte dell'Ema per il vaccino di Johnson & Johnson, nonostante l'azienda abbia dichiarato di avere dei "problemi" a garantire le forniture pattuite. Proprio ieri sera  Johnson & Johnson ha però confermato l'impegno a fornire "200 milioni di dosi del vaccino Janssen COVID-19 entro il 2021, a partire dal secondo trimestre, in linea con gli accordi stabiliti con la Commissione europea". Inoltre J&J ha dichiarato di voler "accelerare tutte le fasi del processo di produzione dei vaccini e di voler attivare i nostri siti di produzione non appena lo consentano le approvazioni delle autorità sanitarie".

L'accelerazione di Draghi

Draghi vuole accelerare il piano di vaccinazioni per tentare di contenere la risalita della curva del contagio vista nell'ultima settimana e che ha portato a un inasprimento delle restrizioni. 

Per questa ragione, la scorsa settimana, il premier ha bloccato per conto della Ue l’export di 250mila dosi di vaccino AstraZeneca destinate all’Australia. Dosi che verranno invece redistribuite nei 27 paesi, "nel rispetto delle promesse fatte dalle aziende produttrici".

L'obiettivo di Draghi è dunque quello di arrivare alla fine di giugno con un totale di 45 milioni di persone vaccinate. In particolare circa 15 milioni di persone, tra medici, infermieri, over 80 e altre fasce di anziani, avranno ricevuto la doppia dose di vaccino Pfizer e Moderna. Altri 30 milioni di persone riceveranno il monodose Janssen di Johnson & Johnson oppure la prima dose di AstraZeneca. Il 2% delle dosi in arrivo sarà mantenuta come riserva da utilizzare in caso di emergenza per soffocare sul nascere eventuali focolai.

Il giallo del vaccino Sputnik

Smentita invece l'esistenza di un accordo tra il Russian Direct Investment Fund, l’ente di Mosca che si occupa del vaccino, e il governo italiano per la distribuzione del vaccino Sputnik V: l'accelerazione del piano sarà garantito dalle dosi in arrivo da Pfizer, AstraZeneca e Moderna.

Diventa dunque un caso diplomatico l'ipotesi che Adienne Pharma & Biotech, un'azienda italo-svizzera con sede in Brianza, possa produrre il vaccino Sputnik. Da Palazzo Chigi fanno sapere che in questa fase non sono in corso colloqui per integrare il vaccino Sputnik nella strategia vaccinale dell’UE. Siamo fiduciosi che le nostre forniture consentiranno all’UE di raggiungere l’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione europea entro l’estate. 

La logistica delle vaccinazioni

Il nuovo commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, gestirà tutte le operazioni coordinando la difesa e la protezione civile chiamate a fornire strutture adeguate in caso di difficoltà delle Regioni. Le forze armate si occuperanno del trasporto e della distribuzione delle dosi nelle regioni sulla base della popolazione residente e non più per target.

(Claudia Cervi)