Sono ormai parte integrante del nostro modo di comunicare, e ogni anno ne escono di nuove e divertenti: sono le emoji, che quotidianamente colorano i nostri messaggi su Whatsapp, Facebook, Instagram e Tiktok, ed oggi è la loro festa!
Il 17 luglio è infatti la Giornata Mondiale delle Emoji, che viene celebrata in tutto il mondo dagli amanti delle piccole iconcine colorate che ci danno la possibilità di esprimere, senza l’utilizzo di parole, i nostri stati d’animo. Ma qual è la loro storia? E quali saranno le prossime ad uscire, tra la fine di quest’anno e l’anno prossimo? Scopriamolo insieme!
Quando e come sono nate le emoji
In molti non sanno che la prima faccine è nata nel 1862, ed è stato in realtà un incidente di trascrizione del primo discorso presidenziale di Abraham Lincoln! La prima iconcina intenzionale è stata invece pubblicata sul giornale satirico americano “Puck” nel 1881.
Per arrivare poii a come le conosciamo oggi abbiamo dovuto aspettare fino al 1999 quando Shigetaka Kurita, un ingegnere di una ditta Giapponese di telefonia mobile, la NTT Docomo, ha inventato l’Unicode.
L’idea ha poi dato il via alla creazione delle prime 176, che hanno fatto il loro ingresso mainstream ufficiale con il lancio del primissimo telefono portatile connesso ad internet nel Febbraio del 1999.
Ai tempi, il limite di caratteri per le comunicazioni di messaggistica era di solo 250 caratteri, ed è stato proprio questo l’incentivo che ha spinto Kurita a ingegnarsi per trovare un modo di rendere più semplice la trasmissione di messaggi testuali sui dispositivi mobili.
Per arrivare al loro stato attuale, si dovrà però attendere il 2010, quando la primissima emoji Unicode è stata utilizzata su Yahoo Messenger. Evento che ha spinto Google, Microsoft e Facebook a creare le proprie, personalizzate e fruibili su qualsiasi dispositivo.
Dalla prima release Unicode Standard 6.0, siamo oggi arrivati alla 14.0 del settembre 2021, e ci si aspetta una versione successiva nei prossimi mesi, con l’aggiunta di nuovissime “iconcine”. Vedremo quali nella prossima sezione dell’articolo!
La nascita della giornata mondiale delle emoji
La Giornata Mondiale delle Emoji è stata coniata nel 2014 dal fondatore di Emojipedia, Jeremy Burge. Perchè proprio questa giornata? Ebbene la spiegazione è molto semplice: il 17 luglio è la data storicamente presente sulla celeberrima emoji del calendario (anche se oggi è cambiata).
L’obiettivo principale di questa giornata è quello di celebrare questo moderno mezzo di comunicazione, che ci ha semplificato la vita e ha creato – negli anni – nuove tendenze, cambiando per sempre il modo di comunicare tramite dispositivi elettronici.
Ad oggi sono utilizzatissime non solo sulle app di messagistica ma anche nei contenuti social.
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Le nuove emoji previste nei prossimi mesi
Una faccia tremolante, due mani che spingono qualcosa e tre nuovi cuori colorati: ecco quali saranno, per quanto si sa oggi, le prossime emoji in uscita nei prossimi mesi. Non si sa ancora bene quale sarà il nuovo design per ciascuna di esse, ma Emojipedia ha provato ad azzardare un’ipotesi.
Altre iconcine paventate, ma non ancora confermate includono l’asino, la medusa, un pettine, e il Khanda, simbolo della religione Sikh. L’ipotesi di design è stata creata dal grafico di Emojipedia, Joshua Jones, e tutti i crediti vanno a lui per quest’ottimo lavoro!
Qualche statistica sulle emoji
Non importa in quale angolo del web ci rechiamo, le emoji vengono ormai utilizzate ovunque, e sono parte integrante della comunicazione online. Ma vediamo qualche interessante curiosità su queste adorabili iconcine!
Con l’introduzione di Unicode 14.0, ad oggi sono circa 3.633 quelle disponibili in Unicode Standar. Il che include le 1.606 che rappresentano persone, e le 150 varianti dello smiley.
Il 92% degli utenti su qualsiasi sito web o app di messaggistica le utilizza frequentemente e ne vengono inviate circa 10 miliardi ogni giorno.
Le faccine vengono processate dal nostro cervello come linguaggio non verbale, e quindi tradotte in comunicazione emotiva. Il che da ad esse il potere di influenzare il tono e lo stato d’animo di un messaggio.
Gli scienziati del MIT hanno scoperto che in media una persona impiega 13 millisecondi a interpretarle, rendendo questo mezzo di comunicazione utilissimo per trasmettere messaggi in maniera veloce ed efficace.
Il 70% delle persone dichiara che le simpatiche faccine siano più efficaci nel trasmettere emozioni e sentimenti rispetto al classico messaggio testuale.
Uno studio ha riscontrato che il loro utilizzo in conversazioni informali induce sentimenti piacevoli e felicità, solidificando un’impressione positiva verso l’interazione.
Un altro studio, che ha analizzato circa 31 milioni di tweet e mezzo milione di post su Facebook, ha riscontrato che esse risultano un fattore determinante per il successo di una campagna pubblicitaria.
Questi sono solo alcuni dati che rendono l’idea di quanto queste faccine siano importanti, così tanto da dedicarli una giornata mondiale!