Finalmente rilasciata l’IA Google Bard: ecco come usarla anche in Italia

L'epoca delle Intelligenze Artificiali è definitivamente iniziata dopo l'ingresso in campo di Google. Ecco Bard, e si può usare anche in Italia.

Le Intelligenze Artificiali generative conquisteranno il mondo? Non lo sappiamo, ma è certo che le grandi del settore tech stanno scendendo tutte in campo. Dopo Microsoft e Amazon, ecco che Google propone la sua IA di nome Bard.

L’IA Google Bard è stata finalmente lanciata in tantissimi paesi. L’Italia non è inclusa, ma c’è un trucco per usarla anche da noi. Vediamo quindi come funziona e come sfruttarne le potenzialità anche nel nostro paese.

Arriva Google Bard: cosa fa e che differenza c’è con Chat GPT

Come la Chat GPT originale, e come quella usata da Microsoft per il suo Bing IA, anche Google Bard è un’intelligenza artificiale cosiddetta “generativa”.

La specifica è importante: le Intelligenze Artificiali “in generale”, infatti, sono nel nostro mondo da tantissimo tempo, basti pensare alle CPU dei videogiochi o agli elettrodomestici smart. Moltissimo di ciò che usiamo ogni giorno è in fondo un’intelligenza artificiale.

Quelle generative, invece, sanno generare risposte complesse a fronte degli input (cioè dei comandi, sotto forma di richiesta o domanda) dell’utilizzatore. E nelle risposte sono inclusi testi molto lunghi e personalizzati in mille modi, ma anche immagini, video, audio e così via.

Anche Google Bard fa questo, in modo similissimo a Chat GPT e Bing. In una spartana schermata principale, l’IA ci dice di essere un “collaboratore utile e creativo”, che ha ancora molte limitazioni e non ha sempre ragione, ma che può crescere grazie al nostro aiuto e feedback.

Bard ci chiede quindi di inserire un prompt nella barra di digitazione in fondo alla pagina. Non parla di domande o conversazioni, ma di comandi: proprio in questa sottigliezza sta la differenza principale con Chat GPT – ce lo dice Bard stesso se glielo chiediamo.

Bard si definisce un modello di linguaggio generativo. Si dichiara più abile nella generazione di testo, ma allo stesso tempo meno capace di sostenere l’aspetto conversazionale. Dovremmo quindi usare l’IA di Google quando vogliamo buoni risultati in prompt secchi, mentre quella di Microsoft se vogliamo più conversazioni e chiarimenti? Chissà, la battaglia tra Intelligenze è aperta.

Google Bard è stata lanciata in tutto il mondo: come usarla anche in Italia

L’IA generativa di Google è ancora in fase sperimentale; nell’entrare in chat veniamo avvisati più volte che le sue risposte potrebbero essere imprecise o scorrette. Google informa che in caso di dubbio dovremmo cercare risultati nel modo classico, e in generale che non dobbiamo utilizzare l’IA per temi medici, affaristici, professionali e in generale seri o importanti.

Nonostante ciò, Google Bard è già aperta al pubblico: è stata lanciata in ben 180 paesi in giro per il globo. Il problema è che non c’è l’Italia! Il motivo non è noto, potrebbe essere una ragione di privacy ancora da gestire, come quella che ha portato al blocco temporaneo di ChatGPT.

In ogni caso, anche noi possiamo utilizzare Bard con un semplice e ormai conosciuto modo. Ci basta utilizzare una VPN, cioè una Rete Privata Virtuale. Questo genere di servizi fa da “ponte” connettivo tra noi e i siti che visitiamo, mascherando la navigazione; può quindi farci fingere di essere in qualunque paese del mondo, inclusi quelli in cui Google Bard è disponibile.

La scelta della VPN sta solo all’utente, perché naturalmente ce ne sono molte. Quella di Google stesso, paradossalmente, è adatta: ricordiamo che è già inclusa in qualunque piano a pagamento di Google One, anche nel più economico da 2 euro al mese.

Da tenere in considerazione il browser Opera, che ha una VPN già incorporata al suo interno, completamente gratuita anche se poco potente. C’è poi un vasto panorama di opzioni, che include le VPN più performanti, quelle con un periodo di prova gratuita e quelle in generale gratis anche se con qualche limite.

Con una qualunque VPN, quindi, sarà sufficiente impostare il paese di “finta navigazione” come uno di quelli in cui Bard è disponibile. I migliori da utilizzare sono Regno Unito e Stati Uniti, in modo da avere la versione inglese facilmente gestibile.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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