Google verso le criptovalute? Per ora guarda alla blockchain

Google, non ancora entrata nel settore delle criptovalute, scommette sulle tecnologie di blockchain, a partire dallo storage. E crea una nuova business unit.

Anche Alphabet (Google) entra nel settore delle criptovalute? Non proprio. Mentre tutti parlano di metaverso, però, Mountain View scommette sulla blockchain. Due cose che vanno in parallelo, comunque, visto che è difficile immaginare un metaverso senza monete virtuali e ancora meno senza l’utilizzo della tecnologia che ha permesso la nascita di Bitcoin e simili: proprio la blockchain. Google a differenza di rivali come Facebook (Meta Platforms) e Twitter in questi anni di clamore per gli asset digitali è rimasta ai margini. Non ha fatto sentire la sua voce né la sua scala senza pari in termini di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. Ora, però, tutto cambia, e Google crea una business unit il cui principale obiettivo è proprio lavorare sulla blockchain.

Google guarda alle criptovalute e inizia dalla tecnologia blockchain

Secondo quanto riporta Bloomberg, che cita un’email interna del colosso del Web, Shivakumar Venkataraman, vicepresident di engineering (in Google ha lavorato per oltre un decennio al core business del search advertising) è stato chiamato a guidare questa nuova realtà focalizzata su “blockchain e altre tecnologie di computing distribuito e storage di dati di nuova generazione“. Venkataraman è già autore di una ricerca proprio relativa alle tecniche dell’azienda per l’elaborazione distribuita, ovvero per la creazione di un “supercomputer” attraverso il collegamento in rete di un elevato numero di macchine. Non è difficile pensare come la blockchain possa essere sviluppata proprio in questa direzione.

Ai margini nelle criptovalute ora Google accelera con i Google Labs

Finora la partecipazione di Google alla nuova tecnologia si è limitata nell‘offrire servizi cloud ad aziende che lavorano sulla blockchain. Oggi però tutto cambia. Già in novembre Mountain View aveva riunito i gruppi di lavoro che si occupano di hardware e software per realtà virtuale e realtà aumentata (tra cui il rivoluzionario Project Starline, per videoconferenze olografiche) all’interno dei riorganizzati Google Labs, passati sotto la guida dell’altro vicepresident Clay Bavor, già responsabile di Area 120 (l’incubator in-house di Alphabet). Anche Venkataraman oggi lavora per Bavor che, a sua volta, riferisce direttamente al chief executive Sundar Pichai.

Nella blockchain di Google ci sarà spazio anche per il paytech

E le criptovalute? Come evidenziato anche dalle recenti mosse niente meno che di Walmart, i mondi virtuali sono strettamente connessi: dagli asset digitali alla realtà aumentata, dal Bitcoin al metaverso il passo è breve. Come ricorda sempre Bloomberg, di recente Bill Ready si era espresso in merito, dichiarando che Google pone “molta attenzione alle criptovalute”. “Se la domanda degli utenti e quella dei commercianti si evolve noi ci evolveremo con essa”, aveva aggiunto Ready, che in Mountain View ricopre la carica di President of Commerce, Payments & Next Billion Users. Google l’aveva “scippato” una paio di anni fa a Paypal Holdings, in cui ricopriva la carica di chief operating officer. CoinDesk riporta invece che Google ha pescato un altro manager in PayPal: Arnold Goldberg. Mountain View ha confermato che guiderà la divisione responsabile dei pagamenti, all’interno di una strategia sempre più allargata per i servizi finanziari che alla fine comprenderanno anche le criptovalute. (Raffaele Rovati)

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