Novità Google green: obiettivo energia zero emissioni di CO2

Google diviene green: il colosso americano ha deciso di modificare radicalmente i propri comportamenti. L'obiettivo, infatti, è quello di diventare ecosostenibili e di ridurre in maniera evidente l'emissione di anidride carbonica. L'intenzione è quella di adoperare energia a zero emissioni di CO2 entro il 2030 per impattare il meno possibile sull'ambiente.

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Il cambiamento climatico è ormai alle porte. Questa frase, che per anni abbiamo ripetuto come un mantra, è divenuta una triste realtà. Per colpa nostra molte specie animali e vegetali sono andate distrutte e tocca a noi correre ai ripari. Il cambiamento, però, deve coinvolgere tutti, sia i singoli che le multinazionali.

Proprio per questo motivo vi è stata la svolta ambientalista per uno dei colossi americani. Google diviene green, decidendo di mobilitare un cambiamento decisivo al proprio modo di lavorare. Il più famoso motore di ricerca ha infatti stabilito di modernizzare le proprie attività per divenire sempre più sostenibile. A darne per prima la notizia in Italia ci ha pensato l'ANSA.

Per questo risulta opportuno parlare dei vari progetti che Google ha intenzione di portare avanti da adesso in poi. Non solo ridurre le emissioni di CO2, dunque, ma anche Green Bond, migliorie di Google Maps e molto altro. Ma non solo. Infatti, su HDblog si può leggere che:

"Google darà prevalenza nel mostrare le auto elettriche e ibride, consentendo di compararle con i modelli endotermici e di trovare sconti per l'acquisto."

Tale processo partirà dagli Stati Uniti d'America e, pian piano, si allargherà anche al resto del mondo. Una scelta che potrebbe fare da apripista per altre aziende che, con i loro processi lavorativi, impattano in maniera decisiva sul nostro pianeta.

L’idea, dunque, è quella di unire il mondo della tecnologia alla scelta ecologica per fare in modo che le attività umane si trasformino e diventino eco-friendly. Il cambiamento climatico, infatti, non è affatto una tematica recente, dato che se ne parla da diversi decenni. 

L’uomo, però, ha per troppo tempo eluso il problema da lui stesso creato ed è arrivato il momento che tutti, dai singoli ai grandi gruppi internazionali, si mobilitino per arrestare un processo che, altrimenti, distruggerebbe la vita sul nostro pianeta.

Google, dunque, è tra i colossi che hanno deciso di mettersi in prima linea affinché vi sia un necessario e importante cambio di rotta.

Google green: la voglia di divenire ecosostenibile

Lo stesso amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, si è fatto portavoce della nuova direzione che ha deciso di intraprendere il suo gruppo aziendale:

"Come individui le scelte che facciamo possono avere un senso limitato ma, nel complesso, hanno un impatto concreto sul Pianeta."

Infatti, i cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti e anche le grandi aziende internazionali devono necessariamente svolgere il proprio compito per ridurre le emissioni di C02 e divenire, in tal modo, carbon-free.

Un impegno importante che, però, non è certo una novità per il gruppo statunitense. Lo scorso anno, infatti, era stato pubblicato il 2020 Environmental report che voleva far vedere con maggior chiarezza la scelta green di Google. L'obiettivo prefissato all’interno di tale rapporto era quello di arrivare al 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Un impegno decisamente importante che, però, non sembra affatto preoccupare l’azienda americana che, anzi, è del tutto intenzionata a mantenere la parola data. Sono molte, infatti, le iniziate promosse per poter raggiungere un traguardo che risulta essere decisivo sotto molti punti di vista.

Il cambiamento climatico come minaccia concreta

Gli obiettivi che Google si è prefissato sono diversi e tutti di grande importanza. Non solo, quindi, vi è la voglia, come già detto in precedenza, di utilizzare l'energia proveniente da fonti rinnovabili, ma vi è anche l'intenzione dichiarata di divenire carbon-free entro il 2030.

Risulta evidente, infatti, come le attività umane abbiano modificato radicalmente il nostro pianeta portandolo sull'orlo di una crisi climatica. La scomparsa di molti habitat e di varie specie animali è da imputare in grande parte alle attività umane. Google ha così deciso di fare un passo importante verso l'ambiente.

Vi è da dire, però, che Google non è nuova a queste iniziative. In passato, infatti, aveva stanziato più di 5 miliardi di dollari in obbligazioni verdi per finanziare progetti ecosostenibili. Quindi, Google diventa green, ma il progetto parte decisamente da lontano e non sembra intenzionato ad arrestarsi.

Diverse e molto differenti tra loro sono le proposte messe in campo dal gruppo aziendale in questione e tutte  articolate per permettere la massima efficienza con il minimo consumo di energia e di emissioni.

L'impatto che avrà la decisione di Google sulla vita quotidiana di tutti noi

Il colosso americano si era mosso in direzione ecosostenibile quando aveva stabilito di far coincidere il consumo dell'elettricità dell'azienda con l'energia rinnovabile. Con la scelta di divenire completamente carbon-free entro il 2030, però, Google dimostra di essere estremamente all'avanguardia in campo climatico.

Nel 2007 l'azienda aveva deciso, inoltre, di divenire carbon neutral, dimostrando di essere un passo avanti rispetto a tutti gli altri.

Ma quali saranno le attività concrete messe in atto dal colosso statunitense? Per prima cosa tale azienda si muoverà per convincere le città, ma anche le diverse industrie, a investire nell'energia rinnovabile e a convertirsi, in tal modo, a  movimento green.

L'Envirormental Insights Explorer ha il compito di aiutare le varie città, ma non solo, nelle loro scelte ecologiche. Tale programma, infatti, è utile a tracciare e ridurre in maniera significativa le proprie emissioni. Come? Per esempio dando informazioni dettagliate sulla loro possibilità di adoperare fonti di energia rinnovabile quali quella solare.

I progetti di Google per l'ecosistema

Una delle novità introdotte dal motore di ricerca in questione riguarderà da vicino gli amanti dei viaggi. Infatti, il turista medio, durante la ricerca su Google degli alberghi disponibili in una determinata città o dei voli per una precisa destinazione, vedrà comparire accanto a essi delle etichette.

Il loro ruolo sarà quello di indicare gli itinerari e le strutture che adoperano l'energia rinnovabile. Un modo per rendere il cittadino e il consumatore molto più consapevole delle proprie scelte. 

Così facendo le sue azioni saranno decisive per il cambiamento verso una visione più etica. Sarà dunque il turista il primo attore in grado di premiare o meno le strutture più volenterose e sicure per l’ambiente.

Ma non finisce certamente qui. Google ha deciso di mostrare, per esempio, le emissioni di C02 per ogni singolo volo in modo tale da far comprendere al meglio la portata delle nostre azioni.

"Il cambiamento climatico non è più una minaccia remota: è sempre più presente a livello locale e personale."

Ha voluto mettere in chiaro l'amministratore delegato dell'azienda Sundar Pichai. Questa nuova mentalità coinvolgerà Google in ogni suo aspetto, non solo nelle ricerche come affermato in precedenza, ma in tutte le compagini, persino Gmail.

Inoltre, Google ha stabilito di ampliare i suoi aiuti a varie città sparse per la Terra. Le nostre metropoli, infatti, sono dei veri e propri eco-mostri che impattano per il 70% sulla Terra creando, in tal modo, la maggior parte dell'emissione di C02 presente nell'atmosfera.

La decisione presa è quella estendere la possibilità di comprendere i propri danni e cercare di minimizzarli al più numero possibile di persone. Al momento, infatti, Google con il proprio progetto collabora con 100 realtà comunali, ma l'obiettivo è quello di raggiungere il più alto numero di città possibile convertendole all'uso di energia rinnovabile.

Altro passo importante sarà quello di rendere i riscaldamenti degli edifici meno impattanti. Google, infatti, adopera il machine learning per ridurre in maniera significativa l'energia adoperata per raffreddare i propri data center. L'azienda vuole fare in modo che anche altre industrie e altre strutture commerciali e non possano adoperarla per diventare più sostenibili a livello ambientale. 

L'importanza del cambiamento per il futuro del nostro pianeta

L'impegno di Google per l'ambiente è stato riconosciuto a livello internazionale. Infatti, il motore di ricerca più famoso del pianeta si è aggiudicato, per ben sette anni di fila, l'inserimento nel grado "A" all'interno del CDP sul cambiamento climatico. La sigla in questione rimanda alla mente l'organizzazione che si occupa di aiutare città, ma anche aziende, a diffondere i dati relativi al proprio impatto ambientale.

Torna in circolo, dunque, la tematica dei Green Bond, ovvero le obbligazioni verdi accennate in precedenza all’interno di questo articolo. L’emissione di tali obbligazioni sono strettamente legate ad azioni concrete svolte a favore dell’ambiente.

L’utilizzo costante di energie rinnovabili è un modo intelligente non solo per aiutare il pianeta, ma anche per avere i Green Bond.

In precedenza già altri aziende come Apple avevano stanziato fondi in tale direzione. Negli ultimi mesi, però, Google ha deciso di erogare 3,47 miliardi di dollari a sostegno di progetti a salvaguardia dell’ambiente. I Green Bond, dunque, sono un mezzo valido nelle mani degli investitori per poter realizzare i disegni in tale ottica.

Un cambiamento che non può più aspettare

Tra le funzionalità che il motore di ricerca più famoso al mondo ve ne è una che riguarda il Nest Renew. Grazie alla opzione Energy Shift, infatti, l’utente sarà in grado di utilizzare il riscaldamento nelle fasce orarie più opportune e meno impattanti

Con tale funzionalità i termostati Nest saranno in grado di comprendere quali siano le ore in cui è possibile utilizzare energia proveniente da fonti rinnovabili. Nest Renew, inoltre, fornisce all’utente i dati mensili dei suoi consumi per aiutarlo a spendere di meno, risparmiando così anche sulla bolletta.

Google, poi, ha migliorato le proprie funzioni anche per quanto riguarda Google Maps. Tale app, infatti, è stata programmata per proporre agli utenti il percorso più breve per raggiungere la meta prefissata. In tal modo si avrà un risparmio non solo di benzina, ma anche e soprattutto di emissioni di C02. Tale funzione, naturalmente, sarà disponibile per primo in America, ma già dal 2022 dovrebbe approdare anche in Europa.

Le risorse messe in campo da Google, dunque, sono tra le più svariate e hanno tutta l’intenzione di toccare ogni punto della vita degli utenti. In tal modo, si spera di innescare un processo di presa di coscienza nella mente dei vari fruitori.

Il cambiamento climatico, infatti, non riguarda solo ed esclusivamente le grandi industrie, come spesso si vuol far credere per non intaccare la propria coscienza, ma è un problema che riguarda tutti. Che i colossi del mercato finanziario e non vogliano mettersi in gioco per la salvaguardia del pianeta è un segnale importante.

Un cambio di rotta necessario che riguarda tutti noi. Ora non ci resta che aspettare che il gruppo statunitense mantenga tutte le promesse fatte per aiutare i propri utenti a fare scelte più consapevoli e rispettose.