Social network: l’importanza di conoscere le ultime tendenze

Nel corso degli anni i social network hanno raggiunto un pubblico sempre più vasto. In tutto il mondo vi sono milioni, se non miliardi, di persone che li utilizzano. Ogni fascia di età, però, ha la propria piattaforma prediletta grazie a un linguaggio capace di farsi apprezzare da una determinata generazione.

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I social network oramai costituiscono una vera e propria realtà alternativa. Risulta impensabile per molti, infatti, non interagire col mondo attraverso almeno una piattaforma tra le innumerevoli proposte dal mercato.

I social network sono molti, diversificati e ognuno di essi ha delle caratteristiche ben precise in grado di attirare verso di sé una grande fetta di pubblico.

Vi sono quelli più adatti alle fasce di età giovanili e quelli, invece, utilizzati prettamente in ambito lavorativo. In ogni caso, però, essi sono capaci di catalizzare un buon pubblico sempre pronto a interagire in maniera autonoma e consequenziale.

“Con l’espressione social network si identifica un servizio informatico on line che permette la realizzazione di reti sociali virtuali. Si tratta di siti internet o tecnologie che consentono agli utenti di condividere contenuti testuali, immagini, video e audio e di interagire tra loro.”

Questa è la caratterizzazione di tale strumento da parte della Treccani. Tale descrizione è ulteriormente articolata affermando che, in genere, i social network prevedono una registrazione alla propria piattaforma tramite un profilo personale.

Naturalmente, esso prevede una password che deve rimanere riservata al massimo per poter preservare il proprio profilo e impedire che altri possano accedervi e, in tal modo, derubare l’utente di informazioni per lui estremamente importanti.

“I servizi di questo tipo, nati come comunità alla fine degli anni novanta e divenuti enormemente popolari nel decennio successivo, permettono agli utenti di creare un proprio profilo, organizzare una lista di contatti, pubblicare un proprio flusso di aggiornamenti e di accedere a quello altrui.” 

Questa è un’altra esplicazione del fenomeno dei social network questa volta, però, fornitaci da Wikipedia. Ecco, dunque, le informazioni essenziali da conoscere su questo variegato universo. 

Quali sono i social network di tendenza del 2022

I social network hanno alle proprie spalle almeno vent’anni di vita e, naturalmente, nel corso del tempo si sono evoluti. Molte delle piattaforme che andavano di moda durante i primi anni 2000, per esempio, adesso non esistono più.

Altri social, infatti, le hanno sostituite proponendo un linguaggio, una grafica e un modo di interagire molto più interessante e adeguato al cambiamento dei tempi che stiamo vivendo. Le piattaforme a disposizione del grande pubblico sono ormai, infatti, tantissime.

Non resta che decidere quale sia il social network più adatto alle proprie esigenze e alle proprie caratteristiche comunicative.

“Questo è ormai un dato di fatto acquisito: i video sono i formati preferiti dagli utenti. I video, inoltre, devono essere brevi ed informativi. In poco tempo e in poche immagini gli utenti devo aver la possibilità di acquisire informazioni.”

Ciò è quanto ci viene comunicato dall’articolo presente sul sito Ninja marketing che fa un’analisi accurata delle tendenze per il nuovo anno. Inoltre, come verrà detto più avanti, i social possono essere adoperati per la propria attività aziendale. Alcuni consigli utili ci vengono forniti da Maurizio Tranchina Digital Marketing.

Se Facebook, infatti, è diventato ormai il caposaldo delle varie piattaforme, con i suoi 2,9 miliardi di utenti, è anche vero che spesso viene malvisto dalle nuove generazioni. Queste ultime preferiscono elementi più dinamici come Instagram o TikTok.

TikTok è tra gli ultimi arrivati, ma ha già riscosso un enorme successo specialmente tra i più giovani. Ha visto la propria nascita in Cina, nel 2016, da parte di ByteDance ed ha già conquistato un grande pubblico. Il suo punto forte è sicuramente la creazione e la condivisione di brevi video.

Instagram, invece, anch’esso molto amato dai più giovani, ha come scopo la creazione e la condivisione di brevi video e di immagini. La sua nascita è avvenuta nel 2010 a opera di Kevin Systrom e Mike Krieger. Ben presto, però, visto il suo successo tra i Millennials, è stato acquistato dalla società facente capo a Facebook.

Quando si rischia di essere bannati dai social network

Come ogni luogo, sia esso reale che virtuale, anche i social network hanno delle regole ben precise che si è tenuti a osservare e rispettare in maniera abbastanza scrupolosa. 

Nati come spazi atti alla socializzazione e alla interazione tra persone o gruppi di persone, essi hanno bisogno di alcuni dettami che vadano a sorvegliare la buona riuscita delle conversazioni tra utenti.

Un comportamento non corretto o comunque dannoso per gli altri utenti potrebbe portare al ban, ovvero all’eliminazione temporanea o definitiva dai vari social a cui si ci è iscritti.

Su diritto.it, per esempio, si parla di un reato molto grave, quello della diffamazione che è ormai approdato anche nel mondo del digitale. Su tale sito, infatti, si può leggere che:

“Con la sentenza n.33219/21, la Corte di Cassazione ha stabilito che la pubblicazione di messaggi offensivi nei confronti di una persona sul proprio stato di whatsapp, integra il reato di diffamazione, di cui all’art.595 c.p.”. 

Chi frequenta le varie piattaforme lo sa. Spesso e volentieri vengono travalicati i limiti del buon gusto e della decenza. Capita così che persone che normalmente non avrebbero il coraggio di mostrare i propri pensieri in pubblico, sui social si sentano in diritto di dare il peggio di loro.

Ecco, allora, i cosiddetti leoni da tastiera, persone che dietro l’anonimato di uno schermo di sentono sicuri nel diffamare e offendere soggetti spesso a loro completamente sconosciuti.

Vi è anche un altro elemento da tenere in considerazione. Le varie piattaforme appartengono a differenti imprenditori privati. 

Proprio per questo motivo su di esse le leggi internazionali possono perdere rilevanza, pur essendoci la possibilità di rivolgersi alla Polizia postale nei casi più gravi, almeno per quanto riguarda il nostro Paese. 

Sono in molti, infatti, ad auspicare un intervento statale sui social per redimere quelle controversie nate da utenti troppo bellicosi e molesti. Ricordiamo, però, che in molti stati dittatoriali tale controllo esiste già, anche se in maniera esasperante.

Ma che cos’è la Polizia postale? Il suo nome  esteso è Polizia postale e delle comunicazioni ed è un corpo speciale della Polizia di Stato italiana. Essa si occupa dei reati relativi alle varie forme di comunicazione, siano esse digitali che cartacee.

Essa è l’organo a cui rivolgersi in caso di pedopornografia, cyberbullismo, truffe su varie forme di conti correnti e persino diverse modalità di plagio e violazione del diritto d’autore. Tutti questi elementi, inoltre, possono essere motivo di ban da parte dei vari social network.

L’importanza di LinkedIn e Tabbid

Negli ultimi anni, come si è visto in precedenza nell’articolo, sono state diverse le piattaforme che sono riuscite a catalizzare su di loro l’attenzione del pubblico.

Tra i social network che hanno preso piede negli ultimi tempi ve ne è uno estremamente particolare: LinkedIn. Questo tipo di piattaforma è sicuramente la più diffusa in ambito business. Nel nostro Paese, per esempio, conta ben 14 milioni di iscritti.

Ma come funziona esattamente? Tale social ha una versione gratuita, utilizzata dai più, e una versione a pagamento con delle modalità in più tra cui scegliere come, per esempio, LinkedIn Recruiter.

LinkedIn è adoperato sia da chi cerca lavoro sia da chi lo offre. Permette all’utente di personalizzare al massimo il proprio profilo inserendo le esperienze di lavoro passate, la posizione occupata al momento e il grado di istruzione raggiunto. In tal modo è molto più semplice trovare o farsi trovare dal lavoro che più gratifica le proprie competenze.

Tale sociale network, dunque, è una vera e propria vetrina con cui si mostra al mondo il proprio settore di lavoro, le esperienze pregresse, ma anche le intenzioni future. Un elemento che può rivelarsi molto utile per allacciare nuovi contatti lavorativi con elementi con i nostri stessi riferimenti.

Sempre in campo lavorativo, ma con uso differente, possiamo trovare Tabbid. Esso, infatti, è considerato a tutti gli effetti la piattaforma dei lavoretti, ovvero quelle piccole occupazioni che vengono delegate ad altri quando non si ha la voglia o la capacità di farle.

Esso vede la luce nel 2013 e nasce dall’esigenza di risolvere i piccoli problemi personali. Può essere adoperato sia da chi cerca un lavoratore esperto in un determinato settore, sia da chi presta la propria manodopera.  

Essendo una piattaforma gratuita, che non richiede per sé alcuna forma di trattenuta fiscale, risulta essere davvero molto apprezzata. Tuttofare, babysitter, tutor in varie materie scolastiche, blogger e molti altri si riuniscono su tale social per offrire le proprie competenze

Un social network fresco e dinamico che risulta essere alquanto utile in molteplici occasioni.

Come usare i social network per vendere

Naturalmente, i social network non sono utili solo per interagire in maniera superficiale o amichevole con il resto degli utenti. Essi, infatti, possono rivelarsi un ottimo aiuto per quanto riguarda il marketing.

Da molti anni, infatti, singoli e aziende adoperano con costanza le varie piattaforme per vendere i propri prodotti e pubblicizzarli innanzi a milioni di potenziali clienti.

Facebook, per esempio, è da molto tempo che permette ai fruitori la possibilità di sponsorizzare la propria pagina o i propri post. Lo stesso vale per Instagram. Ciò permette al proprietario del profilo di pubblicizzare i propri prodotti, la propria attività o il proprio lavoro da professionista.

Tutto ciò consente di attirare nuovi clienti e nuove recensioni che, a loro volta, ne attireranno altri creando un buon circolo vizioso. 

Il lato negativo, però, è che per incrementare le promozioni a pagamento, spesso i social abbassano la visibilità dei vari utenti per spingerli a farsi notare maggiormente proprio tramite le sponsorizzazioni dietro compenso.

Attenzione alle fake news sui social network

Non è tutto oro quello che luccica. Internet ha dato la possibilità a tutti di avere libero accesso a una grande quantità di informazioni, ma non sempre si è in grado di distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è.

Dimostrazione di tutto ciò sono le fake news, le notizie false a cui ingenuamente molti fruitori si affidano credendo nella loro autenticità.

Informazioni ingannevoli, inventate o che distorcono la realtà circolano liberamente su Internet portando molti a credere in azioni mai avvenute e parole mai dette.

Inutile negare come la diffusione di fake news possa influenzare in maniera positiva o negativa l’opinione pubblica. Inoltre, esse possono letteralmente rovinare la carriera di politici, giornalisti, volti noti o anche quella di comuni cittadini.

Proprio in vista di ciò, le fake news sui social network sono strettamente collegate al reato di diffamazione di cui si accennava in precedenza. Spesso e volentieri, infatti, è la stessa concorrenza a mettere in giro voci malevole sui propri avversari cercando di eliminarli in maniera definitiva dai giochi.