L’invenzione di un lavoro. Ecco 5 consigli essenziali!

Il lavoro, talvolta occorre provare a inventarselo. Proveremo a fornire una cinquina di suggerimenti per dar vita a una impresa partendo da zero.

Il lavoro, talvolta occorre provare a inventarselo. Proveremo a fornire una cinquina di suggerimenti per dar vita a una qualsivoglia impresa partendo da zero o giù di lì. 

Vi sono tantissime persone che trascorrono anni e anni a portare avanti un lavoro che in realtà non gli appartiene, mai piaciuto o nelle proprie corde. Ma non bisogna abbattersi o demoralizzarsi. C’è sempre tempo per andare alla ricerca di un nuovo lavoro o, meglio ancora, dare origine a un’attività partendo dalle proprie inclinazioni. 

Lo ripetiamo per cambiare lavoro vi è sempre tempo. Come vi è sempre tempo per plasmarne uno totalmente nuovo, avviando l’impresa totalmente dalle prime basi.

Avvalersi del web può rappresentare la scelta ideale per cominciare a ipotizzare l’ossatura di una nuova impresa, che sia online oppure fisica. Del resto è proprio in rete che si può tentare di comprendere quanto la propria idea possa avere possibilità di trionfare, quale possa essere il target di riferimento e quali possano essere gli obiettivi e gli introiti a lunga gittata.

Il lavoro che passa per l’infobusiness

Angelo Dipietro, in un video caricato sul suo canale Youtube, spiega come inventarsi un lavoro e come svolgerlo in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo si voglia o si desideri. Non si tratterebbe di un qualcosa di inimmaginabile, il passaggio fondamentale starebbe nell’essere propensi ad affidarsi al digitale e all’infobusiness, una tecnica per la digitalizzazione delle proprie competenze e passioni.

Un modo per convertire la passione in impiego, inventando un lavoro da zero. L’invenzione di un lavoro passerebbe da una radicata e coltivata passione, un viatico verso l’autonomia occupazionale. Insomma, per farla breve, sarà necessario digitalizzare la propria passione e poi distribuirla ciascuna delle piattaforme online disponibili. 

Il lavoro all’insegna di passione e creatività

Per dar vita a una impresa non occorre investire per forza di cose un eccessivo capitale. Ciò di cui realmente si necessita sono invece due importantissimi elementi individuali: passione e creatività. 

Sebbene possa apparire enunciato ovvio, svolgere il lavoro che più si ama non può che far bene al proprio corpo, alla propria, mente, al proprio umore. In una congiuntura all’insegna di una gravosa stagnazione economica è evidente di come possa destare preoccupazione sobbarcarsi una decisione così gravida di aspettative come quella di avviare una nuova idea di impresa.

Sebbene prima di immaginare una nuova apertura, sarebbe meglio dirigere le proprie energie sulla fase della preparazione.

In un primo momento una sapiente consultazione della rete potrebbe rivelarsi una valida risorsa in casi di dubbi amletici. Un supporto non solo pratico, ma anche motivazionale. Non si contano gli account e i blog di quanti sarebbero riusciti nell’intento di creare impresa, sigillando così il proprio obiettivo. 

A seguire, allora, cinque suggerimenti per dare avvio, facendolo da zero, a una nuova attività. 

Alle radici di una nuova impresa. Cambiare lavoro senza troppi pensieri 

Un manuale di questo tipo non può che aprirsi se non con una puntuale carica motivazionale

E allora, per quanto se ne sappia, la vita a disposizione sarebbe solo una. Ragion per cui se si disponesse dell’occasione di poter concretizzare (dal punto di vista lavorativo) la propria passione, sarebbe quasi un obbligo non fermarsi a guardare. 

In questa prospettiva non sarebbe mai tardi per decidere di virare su di un nuovo lavoro, dando vita, perché no, a una nuova impresa. Contare su alcune peculiarità è senza dubbio importante, si sa, sebbene le stesse possano essere sviluppate col trascorrere del tempo. Valori che possono dirsi essenziali sono la tenacia, la passione e una buona dose di creatività.

Queste sarebbero pur sufficienti, prendendo ad esempio in considerazione le nuove opportunità garantite dal web, dall’influencer al content creator. Se a queste specifiche si andranno a sommare anche le competenze, le abilità e gli hobby maturati nel tempo, il gioco sarà fatto.

Innanzitutto sarebbe importante porsi i giusti quesiti. Occorrerà domandarsi quali siano le abilità e le competenze basic di cui si dispone. Un successivo quesito riguarderà le possibilità di investimento. Importante sarà anche capire quale sia il pubblico/target di riferimento. Un’ultima analisi dovrebbe poi interrogarsi sui competitor e sulla loro forza e le relative strategie nel settore. 

Lavoro e creatività: la cinquina dei suggerimenti utili a programmare un nuovo impiego

Gli interrogativi che ci si è posti di sopra sono una ottima base di partenza. Grazie a questi riferimenti si potrà stilare una rapida guida. Un piccolo manuale utile per avviare una pianificazione e la partenza della propria nuova impresa ex novo. 

Una sapiente e meditata risposta a tali quesiti permetterà la realizzazione di qualsivoglia ambizione progettuale. Il primo dei consigli è quello di imbastire una strategia operativa. Andiamo a vedere in che modo. 

L’invenzione di un lavoro passa da conoscenza e competenza 

Primo appunto di cui prendere nota su apposito registro: trascrivere quali siano le competenze e conoscenze di cui si è già in possesso e quelle che si vorrebbero invece acquisire. Dobbiamo ricordare come del resto esistano differenti corsi di formazioni gratuiti finanziati o che si possono seguire in tutta comodità dalla propria abitazione a un prezzo su per giù accessibile. Questa è una chance per riuscire a maturare nuove competenze

Addirittura Google offre, a tanti imprenditori, la possibilità di seguire alcuni corsi piuttosto stimolanti e in forma gratuita. Nella fattispecie da segnalare quelli sul digital marketing in quanto decisamente funzionali per quanti vogliano dar vita a una nuova impresa partendo dalle basi.

Ogni capacità o attitudine potrebbe tornare utile alla causa. Dal saper suonare uno strumento musicale, alla propensione alla gestione e predisposizione ragionata di attività, che potrebbe significare porre le fondamenta per una occupazione come social media manager. Insomma, le strade son tante.

L’invenzione di un lavoro passa da investimenti e una buona dose di risparmi

Proviamo a presentare un esempio concreto. Immaginiamo allora l’apertura di uno store online di candele aromatiche. La prima domanda da porsi sarebbe quanti fondi siano necessari e in che maniera andrebbero messi a disposizione dell’idea progettuale. Avvalendosi del tradizionale foglio di carta (ma anche di un file word o Excel) si dovranno tracciare investimenti e spese annesse.

Per l’apertura di uno store in rete ci si potrebbe affidare a piattaforme terze, facendo economia sulla amministrazione di un sito, sebbene potrebbe apparire non troppo professionale. Anche la comprensione delle spese relative al materiale e la predisposizione di preventivi da parte dei fornitori si presentano come tappe imprescindibili.

Resosi conto della quantità dell’investimento occorrente, non rimarrà che mettere da parte i risparmi o richiedere un prestito. Tra le tante pensate possibili non sarebbero da sottovalutare metodologie alternative. Una potrebbe essere quella di allestire campagne di raccolta fondi. 

Quest’ultima circostanza è abbastanza avvincente, poiché si potrebbe già calcolare il proprio cerchio di fruitori basandosi già solo sulle donazioni.

L’invenzione di un lavoro. Comprendere il target e immaginare il prodotto offerto

Prendiamo ancora la circostanza dello store online delle candele. Quale tipologia di fruitori appartiene a tale idea di vendita? Un primo riscontro potremmo ricavarlo da una sapiente navigazione sul già citato web. 

Sul mercato si incontrano candele aromatizzate di ogni sorta. Ne troviamo di incredibilmente celebri e piuttosto care economicamente parlando, altre meno costose, altre ancora di affermati brand.

È necessario comprendere la dimensione che si vuole raggiungere, la fascia di mercato da coprire. Cosa si vuole produrre? Candele per bambini, per il bagno, per il giardino o la terrazza? Domande quanto mai funzionali per rintracciare il proprio target. Questa uno dei tanti suggerimenti da seguire.

Le domande che ruotano intorno al proprio cliente sono essenziali. Fondamentale è sapere cosa gli piaccia, che articoli preferisca acquistare, la cifra che sarebbe propenso a investire per l’acquisto di un prodotto di qualità, etc. 

Una fase che prevede una ricca dose di creatività. Sebbene ci sia anche chi preferisca affidarsi a consulenti professionisti e specializzati. 

L’invenzione di un lavoro. Valutazione della concorrenza e studio dei competitor 

Altra domanda fondamentale. Come si riesce a scardinare una cerchia di competitor agguerriti appartenenti a un comparto ormai traboccante? Rispondere a tale quesito non sarà poi così difficile. Si sceglierà rivolgersi a una piccola fetta di pubblico se servire e lusingare.

Tornando all’esempio delle nostre candele aromatizzate si potrà virare sulla qualità e su di un formato di assoluto pregio. Ci si potrà orientare su di uno specifico aroma in grado di rappresentare l’intero marchio. Medesimo discorso si potrà portare avanti per una tinta particolare ed evocativa della cera.

Le coccole al cliente affezionato potranno passare attraverso la realizzazione e spedizione in prospettiva green, cioè a ridotto impatto sull’ambiente. 

Ancora, si potrà ipotizzare un incoraggiamento all’acquisto. Esempi lampanti possono essere una raccolta punti, campioni in omaggio o sconti extra se l’articolo viene presentato online.

Essenziale, a prescindere dal tipo di prodotto che si voglia offrire al pubblico, sarà l’imbastire una meticolosa analisi dei competitor. Vediamo come. 

Bisognerà chiedersi chi sia la concorrenza, quali i suoi prezzi per i medesimi servizi, quale la loro qualità. Occorrerà andare al setaccio dei punti di debolezza e delle più importanti critiche ricevute dopo gli acquisti dei loro articoli. Questo studio del concorrente è la base per andare a caccia di fruitori, e ossia per presentarsi come la migliore alternativa, quella all’insegna della qualità. 

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