Tecnologia, le imprese in Italia si digitalizzano!

In Italia le imprese vanno digitalizzandosi e abbracciano la tecnologia. Ecco come investono i maggiori protagonisti dell’universo tecnologico.

La tecnologia all’ordine del giorno. In Italia le imprese vanno digitalizzandosi e abbracciano la tecnologia. Ecco come investono i maggiori protagonisti dell’universo tecnologico. 

Questo iter di digitalizzazione delle aziende non è affatto semplice operazione. Eppure per quelle società che vanno incontro alla digital transformation si spalancano innumerevoli porte. Insomma, le opportunità sono non mancano. 

La digitalizzazione di una società non si traduce in una mera utilizzazione delle tecnologie digitali. Il discorso ha una diversa valenza.

L’obiettivo è quello di avvalersi di mezzi tecnologici per restringere le spese, condividendo le informazioni necessarie da remoto, in tempi incredibilmente più celeri. E, non ultimo, vi sarebbe l’intenzione di far sì che i flussi lavorativi e i diversi iter processuali siano maggiormente snelli. Questo per mezzo della funzionalità dell’applicazione dell’automation.

La tecnologia, prima di applicarla, dovremmo provare a conoscerla meglio, capire di cosa si tratti. Roberta Esposito, in un video caricato sul suo canale Youtube, si pone proprio questa domanda.

Analisi Istat, ecco quanta tecnologia in azienda

L’ISTAT di recente ha disposto i suoi dati. La pubblicazione alla quale facciamo riferimento è la relazione stilata annualmente dal nome Imprese e ICT.

L’indagine messa in campo per quantificare l’incidenza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle aziende, presenta una ricca veduta sull’impiego delle tecnologie digitali all’interno delle società del nostro Paese aventi almeno dieci dipendenti.

Dalle statistiche Istat vien fuori che nel corso del 2021, il 60,3% delle piccole e medie imprese (PMI) del nostro Paese dovrebbe essersi attestato intorno a uno standard base di portata digitale. Risultati che possono dirsi rincuoranti. Specie se li si confrontassero con il 56% che equivale alla media dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. 

Anche se va detto come l’obiettivo europeo di digitalizzazione da dover centrare entro il 2030 sia, a ogni buon conto, la percentuale del 90%.

La panoramica grafica che presenta i dati raccolti da Istat parla chiaro. L’analisi di di digitalizzazione per quantità di dipendenti offre questo quadro: l’80% delle aziende, che contano tra i 10 e i 49 lavoratori al proprio servizio, si pone attualmente a standard ancora ridotti o piuttosto ridotti in quanto ad affidamento all’ICT. Ciò che resta, uno scarso 20% va registrando livelli elevati o decisamente elevati di digitalizzazione.

Gli standard di digitalizzazione più elevati si riscontrano, altresì, nelle aziende aventi oltre 250 addetti, a dimostrazione della circostanza di come la dimensione delle società sia fortemente determinante nell’avvalersi o meno delle tecnologie.

Le tecnologia più in uso

In una prospettiva di tecnologie che sono state impiegate, la relazione disposta da Istat ha considerato la condotta e il fare delle società mettendola a confronto con le 12 caratteristiche analitiche che si pongono al principio della demarcazione dell’indicatore eterogeneo di digitalizzazione solitamente chiamato Digital Intensity Index. 

Durante lo scorso anno si sono registrati alcune lievi ma percepibili trasformazioni positive all’interno del contesto commerciale elettronico delle PMI. In quest’ottica va allora considerato come il 18,9% delle società con almeno dieci dipendenti abbia accresciuto il commercio sul web per contrastare e tenere testa alla drammatica realtà posta dalla crisi pandemica.

Non è tutto. Notevoli cambi di marcia sono stati finanche appurati nell’affidamento a servizi cloud di standard intermedio o sofisticato. Si conta una percentuale di piccole e medie imprese vicina al 60% che, durante lo scorso anno, si è convinta ad acquistarli.

Proseguiamo con altre indicazioni. Una percentuale di aziende equivalente al 60% ha scelto di avvalersi di programmi gestionali di condivisione di ragguagli e relazioni del calibro di ERP (32,3%) e CRM (27,1%)

Altro fattore in costante ascesa è il largo impiego dei social media. Una percentuale di società equivalente al 50% vantano la loro presenza su un social media, facebook, instagram, etc. L’elemento che desta maggiore interesse, nondimeno, consta in un quella percentuale di imprese equivalente al 27% che dispone di ben due profili social media.

Un dettaglio non da poco e che fa registrare, nel giro di un quinquennio, una crescita di +10 punti percentuali.

Aziende, tecnologia e intelligenza artificiale

Nel corso del precedente anno, il 32,3% delle aziende, aventi come minimo dieci dipendenti, ha deciso di contare su un dispositivo IoT. Una indicazione che dovrebbe rincuorare i più, questo in quanto la media UE 27 si attesta al 29%. 

Il formulario ha previsto una nuova sezione. La voce è stata riservata all’impiego di tecnologie di Intelligenza artificiale (IA) connesse a puntuali obiettivi societari. Il 6,2% delle aziende ha, pertanto, palesato la propria predisposizione effettiva al ricorso a sistemi di Intelligenza artificiale.

All’interno della panoramica grafica sono state oggetto di approfondimento le mansioni all’interno delle aziende entro le quali si fa maggiormente affidamento all’adozione di sistemi di intelligenza artificiale.

Si segnala come le circostanze siano dunque inerenti ai procedimenti produttivi (31,8%),

basti solo pensare alla molteplici attività di manutenzione o alle verifiche qualità degli iter produttivi, alla tutela dei processi informatici (26,6%), a tutto ciò che concerne il marketing o le vendite (24,0%),

basti solo considerare le operazioni di assistenza ai fruitori o alle campagne pubblicitarie personalizzate e all’amministrazione aziendale(21,6%) per lo studio delle indicazioni a sostegno dei finanziamenti o per mettere in pratica aspettative di vendita.

Accelerata verso la digitalizzazione, ecco chi scommette sul know-how e sulle competenze di Innoova

La decisa spinta che muove verso la digitalizzazione ha rimescolato le carte in tavola e acceso i riflettori su alcune necessità. In primis quelle delle più importanti software house di amplificare il menù di servizi. È da qui che passerebbe la permanenza della competitività sul mercato. Una prospettiva che può ben spiegare gli sforzi economici dei più intraprendenti players del settore

TeamSystem, del resto, ha ottenuto una compartecipazione del 60% in Logical Sof. Altro esempio quello di Zucchetti che ha fatto sua Tecnoteca.

Vi sarebbero anche altre partnership come quella che vede protagoniste Centro Software e Innoova. I due players hanno comunicato una nuova cooperazione strategica per garantire competenze allargate e know-how integrato.

Vi sarebbero alcuni valori in comune tra le due realtà di Innoova e Centro Software.Stando a Gennaro Torre, presidente di Innoova, si tratterebbe di ottime capacità di innovazione, limpidezza degli obiettivi e linearità societaria. Un’unione che si pone come traguardo quello di concretizzare le più eccellenti sinergie per presiedere il complessivo iter processuale di conversione digitale delle aziende.

Per merito delle cosiddette skills trasversali sviluppatesi muovendosi all’interno di 15 settori, attraverso cinque business unit, con più di 5000 fruitori e il cospetto di 150 tecnici e consulenti applicativi operanti nei luoghi focali del territorio italiano, la collaborazione tra Centro Software e Innoova partecipa alla diffusione nel nostro Paese delle innovazioni di natura tecnologica e la scienza digitale.

Una nuova centralità per la città di Roma. La capitale viene a rivestire, pertanto, la funzione di nuovo polo d’attrazione in cui vanno a incontrare le più eccellenti sinergie.

Quello che viene proposto alle aziende non è solo il pacchetto tradizionale di software ERP di recente realizzazione congegnati da Centro Software. L’offerta prevede nel suo complesso anche ciascuna delle nuove tecnologie in grado di garantire l’automazione degli iter processuali aziendali incrementando in questo modo le possibilità di business.

Valori e tecnologia per le aziende

Andrea Lodi, Sales & Channel Director, Centro Software, chiarisce bene le intenzioni. Le parti in causa hanno cercato con audacia le competenze che fossero in grado di perfezionare le potenzialità dei software in questione. L’obiettivo si è posto nell’ampliamento del valore sin dai primordi della società si è sempre portato in dote ai propri utenti. Ecco, si è siglata la collaborazione, e con essa l’obiettivo è stato raggiunto.  

Anche Lorenzo Battaglini, CEO Centro Software, dice la sua. Il circolo integrativo tra le alternative tecnologiche di Innoova e la compiutezza razionale delle possibilità disposte da ERP di Centro Software, garantisce attualmente alle imprese di pervenire in non molto tempo a standard invidiabili di automazione e competitività.

Un binomio che si pone imprescindibile per la crescita delle caratteristiche fondamentali per migliorare e porsi come protagonisti anche nell’era della digitalizzazione.

I contributi per la digitalizzazione delle imprese

È ufficialmente valido la strategia dei voucher per le aziende. Buoni che avranno l’intenzione di agevolare la connessione delle medesime aziende alla rete ultraveloce e di dare una ulteriore spinta verso la digitalizzazione dell’impalcatura produttiva su tutto il nostro Paese. Un appuntamento che non possiamo mancare. 

Per chi vorrà il termine ultimo sarà il 15 settembre 2022. Fino ad allora si potranno ricevere contribuzioni aventi come scopo la digitalizzazione delle aziende. Nessuna impresa sarà lasciata fuori o dispensata. L’ammontare complessivo di contributi si aggirerà a una cifra prossima ai 608.238.104 euro

Andando nello specifico, la nuova disposizione prevede come suo oggetto lo stanziamento di un sussidio economico di somma oscillante tra un tetto minimo di 300 euro e un massimale di 2.500 euro. Contributi da investire in abbonamenti alla rete a velocità in download da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e anche di portata superiore), di durata equivalente a 18 o 24 mesi. 

Sono considerate e approvate quattro differenti metodologie di voucher. Buoni che varieranno a seconda di termini di raffronto legati alle prestazioni, come velocità massima in download e banda minima assicurata. Sarà possibili beneficiare del sussidio economico per una sola volta.

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate