Social Network: 5 nuove funzioni eccezionali del Metaverso!

Il Metaverso, introdotto come concetto nel 2021, rappresenterà l'opera magna del visionario Mark Zuckerberg. In questo articolo, tutto quello che sappiamo fin'ora sull'ambizioso progetto del creatore del popolare Social Network, Facebook, esplorando anche le diverse controversie sul futuro universo virtuale.

Image

Il termine Metaverso non è del tutto nuovo. Fu coniato per la prima volta da Neal Stephenson, nel suo celebre romanzo Snow Crash, un incubo distopico in salsa cyberpunk. Il romanzo, uscito nel 1992, è considerato un pilastro del suo genere e delinea i tratti del Metaverso reale che potremmo presto aspettarci. 

In questo articolo, esploreremo il concetto di Metaverso per come lo intente Mark Zuckerberg e le sue funzionalità, quando potremo aspettarci di vederlo in funzione ma soprattutto le controversie etiche su un progetto di tale portata. 

Social Network: cos'è il Metaverso? 

In Snow Crash, la realtà virtuale 3D è accessibile tramite un visore apposito, il che ha molto in comune con l'Oculus Quest e altri visori per la realtà aumentata. Il Metaverso appare quindi come un vero e proprio ambiente urbano, non dissimile da quello del mondo reale.

Se la visione di Stephenson risulta familiare è probabilmente perchè condivide diversi connotati con i giganteschi server di videogiochi multiplayer che abbiamo imparato a conoscere fin dai primi anni 2000. 

Tuttavia, la versione di Zuckerberg - visionario inventore di Facebook - si discosta grandemente da questo tipo di interfaccia. Se in un classico MMPORG l'ambientazione è limitata e delineata dalle regole di gioco, il Metaverso non lo sarà. 

Per come l'ha definito Zuckerberg, ci aspetta la versione successiva di internet. 

"Siamo passati dal desktop al mobile, dai messaggi ad inviare foto e video. Ma il progresso non deve fermarsi qui" - ha scritto Zuckerberg in una lettera ai suoi dipendenti - "La prossima piattaforma sarà ancora più immersiva, e rappresenterà un internet esperibile in prima persona. Lo chiameremo Metaverso, e rivoluzionerà tutti i prodotti che già forniamo"

Il video di presentazione del Metaverso pubblicato sul canale YouTube di Meta, ha come protagonista proprio Zuckerberg, che spiega il suo concetto di Metaverso e come ci arriveremo: 

Ci si aspetta quindi una versione di internet che andrà a mescolarsi con la vita reale, un mondo di realtà aumentata in cui le possibilià sono pressocchè illimitate, e le esperienze da provare infinite. Ma è davvero il futuro che vogliamo? 

Il Metaverso per come descritto da Mark Zuckerberg cambierebbe radicalmente l'esperienza umana, in una comunione tecnologica mai vista prima. Niente a cui siamo mai stati abituati prima, e forse è per questo che in molti accolgono la notizia con giustificato scetticismo. 

Social Network: quando arriverà il Metaverso?

La domanda che in molti si stanno ponendo è: quanto ci vorrà per vedere il Metaverso? Zuckerberg ha ponderato che - con tutta probabilità - vedremo la versione completa entro la fine del decennio.

Tuttavia, le basi ci sono già, e non è quindi da escludere che la data potrebbe essere anticipata di qualche anno. 

L'infrstruttura che sta dietro al moderno internet permette a quantità massive di persone di incontrarsi in ambienti virtuali. Un esempio sono i 12,3 milioni di giocatori che hanno assistito a un concerto virtuale su Fortnite in tempo di pandemia. 

Un sistema impressionante, che però non ha a quanto pare ancora finito di evolversi secondo gli esperti. 

Oggi abbiamo hardware in grado di mostrarci ambienti virtuali iperrealistici e avatar in 3D, e c'è da considerare che una buona fetta di questo mercato la detiene Meta con i suoi visori per la realtà aumentata Oculus. 

I rumors parlano anche di Apple, che dovrebbe rilasciare il suo primo visore per la realtà aumentata nel 2022, batuta sul tempo da Microsoft che sfrutta questo tipo di tecnologia dal 2016, anche se solo internamente all'azienda. Anche HTC, Pico, MagicLeap e altre industrie stanno lavorando su nuovi hardware e architetture software per supportarle.

Alla fine, l'idea di un Metaverso e di una realtà alternativa non si discosta tanto da quella che ha dato vita al Bitcoin a Gennaio 2009: è molto probabile che questo tipo di tecnologia verrà implementata per alcune funzioni. 

Le NFT di cui si parla tantissimo in questo periodo sono un ottimo esempio di come la tecnologia blockchain può essere utilizzata per verificare la proprietà di asset digitali, ed esistono già realtà virtuali che sfruttano questa funzionalità. 

Il vice presidente e manager di Unreal Engine ha dichiarato in una recente intervista che il Metaverso richiederà un sistema virtuale condiviso e con funzioni identiche al mondo reale. 

Il che significa che l'esperienza dovrà permettere a ogni utente di muoversi di universo a universo portando con sè i propri asset digitali. Un esempio di questo potrebbe essere un paio di scarpe Nike in versione NFT che l'utente può utilizzare e di cui è proprietario. 

Prima di lanciare il Metaverso però c'è una questione etica molto importante a cui fare fronte: l'ownership. Sebbene infatti nessuno sia proprietario di internet ad oggi, è innegabile che alcuni ne detengano più potere di altri.

Il Metaverso sarebbe quindi un mondo virtuale condiviso, ma come succede oggi con il web è probabile che vi saranno degli attori decisamente più prominenti di altri, tra i quali Meta, Microsoft, Unity, Epic Games e addirittura Roblox, che stanno immettendo un'enorme quantità di capitale per supportare la rivoluzionaria idea. 

Social Network: quali saranno le funzioni del Metaverso?

Uno degli aspetti centrali del Metaverso sarà la possibilità di creare avatar digitali che permetteranno di esprimere nel mondo virtuale il proprio aspetto e la propria peronalità in modi completamente nuovi. 

Una persona potrà creare il proprio avatar a immagine di sè stesso, ma in realtà le possibilità sono infinite: un personaggio di un film Marvel, o una rivisitazione di un cantante famoso nochè infiniti tipi di animali reali e di fantasia. 

Dare agli utenti una possibilità di personalizzazione così avanzata incentiva l'idea della gamificazione, e porta a un'esperienza interattiva e immersiva come mai prima d'ora. Si pensi alle oltre 4 miliardi di persone che utilizzano internet al momento. 

Ciascuna di queste persone potrebbe creare il proprio avatar, e farlo viaggiare in tutto il mondo condividendo sapere ed esperienze ed interagendo con altri avatar proprio come nella vita reale. 

Questo non sarebbe però possibile senza la strumentazione adatta. Quando si pensa al Metaverso, la prima cosa che viene in mente sono i visori per la realtà virtuale, che permettono già oggi di entrare in mondi virtuali iperrealistici. 

Ma questo sarà solo uno dei modi in cui di potrà avere accesso al Metaverso: si pensa che, in futuro, telefoni, tablet, PC e laptop saranno ulteriori punti di accesso, anche se c'è da tenere conto dell'infrastruttura che lo permetterà. 

Il Metaverso sarà infatti un universo virtuale in continua espansione, proprio come l'internet di oggi. Considerando questo, va da sè che ci sarà bisogno di torrette 5G molto più potenti per garantire velocità, capacità e bassissimo livello di lag e per permettere un'esperienza come si deve nel Metaverso. 

Meta è già in accordi con la South Korea’s ICT Ministry per supportare lo sviluppo della tecnologia utile al funzionamento del metaverso, nonchè il suo ecosistema. L'infrastruttura sarà un aspetto cruciale che segnerà il successo o il fallimento dell'ambizioso progetto. 

Quando si parla di infrastruttura però si tiene anche in considerazione quella interna al Metaverso, che dovrà includere una miriade di mondi interconnessi proprio come internet ha le sue pagine web.

Questo significa che Meta dovrà riuscire ad implementare un sistema tale da permettere agli utenti di muoversi senza problemi da un mondo all'altro, mantenendo il proprio avatar, l'inventario 3D e altre funzionalità crossplatform. 

I mondi del Metaverso saranno infatti l'attrattiva principale del progetto. Sembra quasi impossibile oggi pensare a tutto l'esperibile umano condensato in un mondo virtuale, ma è proprio quello a cui mira Zuckerberg. 

Ad esempio, nello spazio educativo, gli studenti si riunranno in una stanza virtuale condivisa e collaboreranno da remoto. Gli insegnanti potranno accompagnare gli studenti in gite virtuali ovunque.

Oppure le uscite con gli amici: un gruppo può trovarsi in una stanza condivisa e viaggiare insieme, avendo accesso ad infiniti tipi di esperienze: dal Luna Park all'atterraggio sulla luna, tutto sarà possibile nel Metaverso. Anche semplicemente incontrarsi per un caffè. 

Tuttavia, tutte queste funzionalità fanno pensare anche al problema della sicurezza. Le minacce virtuali sono una delle più grosse sfide affrontate dalle compagnie big tech in tutto il mondo. 

Senza dubbio, prima di concettualizzare l'architettura del Metaverso sarà importante parlare della sua etica e della privacy all'interno dell'ecosistema. Proprio come su internet oggi, ci sarà bisogno di poter compiere transazioni sicure da remoto e monitorare i comportamenti degli utenti per assicurarsi che si comportino in maniera etica. 

La tecnologia della blockchain potrebbe permettere che ciò accada, ma bisogna anche tenere in considerazione la morale e l'etica delle aziende che stanno dietro al Metaverso. A prescindere da chi assumerà una sorta di controllo sul progetto, egli avrà accesso a una ricchezza infinita di dati personali, e bisognerà assicurarsi che essi siano conservati in maniera sicura e cancellati quando non servono più. 

Film come Tron o Ready Player One ci hanno già mostrato uno scorcio su un possibile Metaverso, ma è innegabile che creare un'infrastruttura che supporti questo tipo di progetto è una sfida mai vista prima, che richiederà in coinvolgimento sia del settore privato che di quello pubblico per garantire una transizione digitale al passo con le funzionalità. 

Tuttavia, con le ingenti quantità di denaro che Facebook, Microsoft, Roblox ed altri stanno investendo sulle loro versioni del Metaverso, non ci vorrà molto prima che le persone comincino a condurre due vite separate: quella reale e quella virtuale. 

Social Network: la controversia sul Metaverso

Un progetto ambizioso come quello del Metaverso non è sicuramente esonerato dalle critiche, anzi. L'ambiguità che circonda il Metaverso ne ha fatto guadagnare una buona quantità. 

Senza un prodotto tangibile le speculazioni hanno dato vita a diverse teorie e controversie che raccontano di un universo distopico, di proprietà di multinazionali senza scrupoli il cui unico obiettivo è il controllo della popolazione. 

Effettivamente, manca una base concreta su cui ponderare: chiunque ha la propria opinione su come sarà il Metaverso e quali saranno le sue funzionalità, opinioni che - essendo tali - cambiano da persona a persona. 

Gli ottimisti del Metaverso pensano invece che esso sarà un universo aperto e in costante sviluppo, tuttavia è molto più probabile che - almeno per i primi tempi - si tratterà di un'opportunità di visitare diversi mondi chiusi. 

Ad oggi, in tanti non vedono i vantaggi di vivere nel Metaverso, nè per brevi nè per lunghi periodi. L'idea generale è un universo frammentato e distopico difficile da vendere specialmente ai più scettici. 

Un'altra critica mossa al Metaverso è la presunta scarsa innovatività: molte parti della possibile tecnologia esistono già da diverso tempo nei giochi multiplayer online come Second Life, dove gli utenti possono interagire in spazi sociali virtuali. 

Social Network: quali sono gli esempi di Metaverso rudimentale?

Ed è proprio la controversia sulla scarsa innovatività del Metaverso che ha portato in molti a ricercare un'idea simile in diversi altri progetti già finiti e fruibili, come il già citato Second Life, che esiste dal 2003. 

Second Life è un mondo online che permette di creare avatar digitali per esplorare mondi infiniti, interagire con altir utenti e addirittura scambiare beni e servizi utilizzando il Linden Dollar, la moneta dell'universo Second Life che si ottiene con soldi reali. 

Second Life può essere considerato un prototipo di Metaverso, dove gli utenti possono interagire con gli altri e con un mondo virtuale condiviso. Se si vuole avere un'idea di cosa potrebbe essere il Metaverso, un giro su Second Life è d'obbligo. 

L'altra funzionalità che il Metaverso vuole implementare è la realtà aumentata, ovvero una tecnologia che combina elementi del mondo reale su cui vengono apposte immagini digitali. La realtà aumentata è già ampiamente utilizzata dai videogames.

Nel 2016 Pokemon Go ha fatto il suo debutto diventando un trend che ha coinvolto tutto il mondo, e sebbene la sua popolarità sia durata poco, l'app ha lasciato un impatto impensabile sul modo in cui vediamo i videogiochi.

Tramite Pokemon Go gli utenti potevano cercare, affrontare e catturare Pokemon che apparivano nel mondo reale attraverso la fotocamera del telefono. 

Tuttavia, la realtà aumentata viene utilizzata anche per funzionalità diverse dai videogames: ad esempio, il visore di Google permette di esplorare il mondo reale tramite le immagini satellitari.

Non è ancora certo quali implicazioni il Metaverso potrà avere sulle persone, anche perchè non vi sono ancora elementi sufficienti a farsi un'idea, ma vista la mole di finanziamenti e pubblicità che l'iniziativa sta ricevendo è facile pensare che, una volta lanciato, il Metaverso avrà la capacità di modificare radicalmente l'esperienza umana come la conosciamo finora.