Come Microsoft anche la rivale Sony fa shopping di videogame

Come Microsoft con il megadeal su Activision Blizzard, anche la rivale giapponese Sony fa shopping nel settore dei videogame e rileva Bungie per 3,6 miliardi.

Si infiamma la guerra nei videogiochi, uno dei settori che più ha beneficiato della spinta della pandemia di coronavirus. Una decina di giorni Microsoft aveva annunciato un megadeal: l’acquisizione da 69 miliardi di dollari di Activision Blizzard, uno dei principali player con titoli come Call of Duty, Guitar Hero o World of Warcraft. E non si è fatta attendere la replica della rivale Sony Group  Corporation (i giapponesi sono l’altra metà del duopolio delle consolle: Xbox di Microsoft e PlayStation). La divisione Sony Interactive Entertainment ha infatti comunicato di avere raggiunto l’accordo per rilevare Bungie in un’operazione del valore di 3,6 miliardi di dollari. Shopping meno impegnativo rispetto alla maggiore operazione di sempre per Microsoft ma comunque emblematico di un consolidamento del settore iniziato da tempo ma che con l’inizio del 2022 ha registrato una decisa accelerata.

Come Microsoft anche la rivale Sony fa shopping nei videogame

Ad aprire le danze, infatti, era stata a inizio mese Take-Two Interactive Software (nota soprattutto per la serie campione d’incassi di Grand Theft Auto) con l’annuncio dell’Opa da 12,7 miliardi di dollari su Zynga, azienda specializzata in social gaming (non a caso inizialmente le sue fortune erano legate soprattutto a Facebook), diventata un fenomeno planetario nel 2009 con Farmville. Il risiko dei videogiochi è però in corso per lo meno dal 2020. In quell’anno, infatti, l’altro gigante Electronic Arts aveva “scippato” proprio a Take-Two Codemasters Group Holdings, produttore britannico di videogiochi specializzato in titoli di racing come le serie Dirt, Grid e F1. La scorsa estate, poi, ancora Electronic Arts aveva proseguito lo shopping in Gran Bretagna, rilevando Playdemic da Warner Bros Games per 1,4 miliardi di dollari (società di mobile gaming di Manchester: suo il titolo Golf Clash).

Sony acquista Bungie, passata da Apple fino all’altra rivale Microsoft

E Sony? Innanzitutto va ricordata la storia di Bungie. Vero e proprio pioniere del settore (opera dai primi Anni 90 del secolo scorso), in particolare per i first-person shooter (il suo Marathon risale al 1994), aveva legato le sue fortune inizialmente a Apple, sviluppando spesso in esclusiva titoli per i Mac, quando ancora Cupertino non aveva rinunciato a dire la sua nel settore dei videogiochi. Nel 2001, in un vero e proprio sgarbo alla storica rivale, era stata Microsoft ad acquisire l’azienda di Bellevue (vicino a Seattle), grazie alla quale aveva messo a segno il suo primo vero successo nei videogiochi con la serie di Halo. Nel 2007 Bungie era quindi tornata indipendente mentre Microsoft si era tenuta i diritti sul marchio Halo.

Microsoft, Sony e Take-Two infiammano il risiko dei videogame

E ora Sony si assicura una consolidata piattaforma di servizi per il gaming online e il know-how tecnologico sviluppato da Bungie in decenni di attività. “Bungie ha creato e continua a fare evolvere alcune delle franchise di videogiochi più amate e, allineando i suoi valori al desiderio delle persone di condividere esperienze di gioco, riunisce milioni di persone in tutto il mondo“, ha dichiarato Kenichiro Yoshida, chairman, president e chief executive di Sony Group. “In linea con il nostro obiettivo di riempire il mondo di emozioni, attraverso il potere della creatività e della tecnologia, utilizzeremo la vasta gamma di risorse tecnologiche e d’intrattenimento del gruppo Sony per supportare l’ulteriore evoluzione di Bungie e la sua capacità di creare mondi iconici attraverso più piattaforme e media“, ha aggiunto. (Raffaele Rovati)

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