Musk: la fantascienza è realtà! Chip nel cervello nel 2022

Elon Musk, CEO di Tesla, ha dichiarato sulla app Clubhouse di aver impiantato un chip neurale nel cervello di una scimmia, che ora può giocare ai videogiochi col pensiero. Il chip, se tutto andrà come previsto, sarà pronto per la sperimentazione umana entro la fine dell'anno

Image

Il 1 febbraio Elon Musk, CEO di Tesla, ai microfoni di The Good Time Show, programma trasmesso sulla app Clubhouse, ha rivelato di aver già impiantato un chip nel cervello di una scimmia.

La scimmia, stando a quanto riferito da Musk, sarebbe in grado, grazie al chip, di giocare ai videogames usando il cervello. L’impianto del chip nell'animale è stato effettuato in una delle aziende controllate da Musk la Neuralink, e il costo iniziale del progetto oscilla tra i 10 e i 20 milioni di dollari.

Ovviamente con un investimento così cospicuo la Neuralink non ha l'obiettivo di insegnare alle scimmie a giocare ai videogiochi con la mente. Piuttosto il chip fa parte del progetto per migliorare la comunicazione uomo-macchina.

Per mettersi al riparo da eventuali accuse degli animalisti, Musk ha affermato che il chip è praticamente invisibile e a stento si può osservare la rasatura sul cranio della scimmia.

Ha inoltre ricordato che i locali della Neuralink sono stati ispezionati durante la procedura dal U.S. Department of Agriculture (USDA), che controlla l’applicazione del Animal Welfare Act.

Come funziona il chip Neuralink

Sulla futura applicazione umana del chip, Musk ha affermato che l’uomo è già a buon punto, parlando di un attuale strato digitale terziario. Il cervello umano ha due strati biologici: il sistema limbico, che controlla le pulsioni e i desideri primitivi; la corteccia che si occupa delle operazioni complesse.

Il terzo livello, ha detto Musk, è rappresentato dallo smartphone in mano e le operazioni che si possono svolgere con esso. Il problema sono le connessioni tra i due strati biologici e lo smartphone, che non sono abbastanza veloci. La Neuralink sta sviluppando proprio un'interfaccia neurale diretta con la quale migliorare la comunicazione tra la corteccia e il mondo digitale fino a 1.000 ordini di grandezza, stima Musk.

La comunicazione neurale, secondo Musk, avviene in modo che, concepito un pensiero, bisogna comprimerlo in poche parole e comunicarlo ad un'altra persona. L’altra persona deve a sua volta decomprimere le parole trasmesse e modificarle in un pensiero.

Questo vuol dire ha detto Musk che due persone con un impianto Neuralink nel cervello avrebbero una sorta di telepatia concettuale, trasmettendosi pensieri diretti e non compressi.

Obiettivi a breve e lungo termine di Musk

Musk ha rivelato che secondo i piani di Neuralink, il chip potrebbe essere pronto per l’uso umano entro un anno. Il chip verrebbe impiantato direttamente nel cranio per consentire ai fili degli elettrodi di interfacciarsi con alcune aree del cervello.

Tra gli obiettivi più a breve termine della Neuralink vi è l’idea di utilizzare l’impianto per guarire le lesioni spinali e cerebrali. Una persona tetraplegica potrebbe controllare il suo corpo attraverso il dispositivo, soltanto pensando. Il chip potrebbe infatti essere utilizzato, secondo Musk, per ripristinare la vista, l'udito è più in generale tutte le malattie che colpiscono il cervello.

Musk ha anche confessato che un’altro degli obiettivi è quello di trasmettere la musica direttamente nel cervello.

Parlando invece degli obiettivi a lungo termine, il CEO di Tesla ha ipotizzato che in un futuro prossimo, l’impianto Neuralink potrebbe, probabilmente, preservare lo stato del cervello per sempre. In parole povere dopo la morte il chip registrerebbe i dati che potrebbero essere trasferiti in un altro corpo o anche in un robot.  

Costo e aspetto del chip Neuralink

Musk ha anche dato dei ragguagli sul costo dell’impianto, affermando che questo sarà inizialmente molto costoso, parliamo di diversi milioni di dollari, dai 10 ai 20. In futuro diventerà più economico, fino a scendere a qualche migliaia di dollari, come sempre accade per le scoperte tecnologiche. Obiettivo di Musk è che infatti un giorno il chip diventi un prodotto di massa.

La Neuralink aveva cominciato a lavorare al chip già da qualche anno. Nel 2019 alcune foto circolanti avevano mostrato l’impianto come un apparecchio esterno posizionato sopra l’orecchio. Musk ha fatto sapere che l’aspetto dell’impianto è cambiato. Il chip ha la grandezza di una monetina, installata direttamente nel cervello. 

Il dispositivo consiste in una minuscola sonda contenente più di 3.000 elettrodi attaccati a fili flessibili più sottili di un capello umano, in grado di monitorare l'attività di 1.000 neuroni cerebrali. Il chip comunica mediante un sistema wireless a basso consumo energetico e si interfaccia con smartphone e tablet.

Qualche giorno dopo l’intervista trasmessa su Clubhouse, il CEO di Tesla è tornato sull’argomento con un tweet. Il tweet di Musk è arrivato in risposta al commento di un utente, Hamoon Kamai, paralizzato alla spalla da 20 anni, che chiedeva di essere inserito nel progetto di sperimentazione.

A questo utente Musk ha descritto come Neuralink stesse lavorando molto duramente, in stretta comunicazione con la U.S. Food and Drug Administration (FDA), per garantire la sicurezza dell'impianto. Se le cose dovessero andare bene, entro la fine dell’anno dovrebbero iniziare già le prime sperimentazioni umane.

Per l’impianto la Neuralink ha anche costruito un robot apposito, in grado di installare il chip in meno di un’ora senza traumi, se non una microscopica cicatrice. In questo modo il paziente sarebbe a casa entro poche ore dall’intervento.

I precedenti tentativi di Musk

In una demo webcast, ad agosto dello scorso anno, Musk aveva presentato al mondo Gertrude. Un maiale con un chip neurale impiantato nel cervello.

L’esperimento non ancora in fase così avanzata, mostrava per lo più segnali di output. Infatti andando in giro in un recinto e mangiando, il chip trasmetteva al computer mediante segnale wireless tutti i dati raccolti riguardo l’attività dell’animale.

Nella intervista su Clubhouse il CEO di Tesla ha invece chiarito che il chip adesso è in grado di trasmettere segnali di input e output. La scimmia può infatti al momento attuale interagire con i videogiochi.

Visto i passi avanti fatti in poco più di sei mesi, non stupisce che Musk punti alla fine del 2021 per l’inizio della sperimentazione umana.

Gli scettici del chip neurale

Non sono però tutti entusiasti di questa scoperta di Musk, che secondo alcuni potrebbe essere qualcosa di dannoso per la società tutta. In primo luogo la paura generalizzata è che i chip neurali possano essere hackerati con rischio di danno fisico per i possessori.

Tutti i tipi di sistemi basati su computer possono infatti essere hackerati e sono vulnerabili da cyber-attacchi. In quanto sistema informatico, i chip di Neuralink, potrebbero essere affetti da virus, che potrebbero danneggiare la salute mentale e fisica degli utenti, impedendone persino le funzioni vitali.

L’altro problema è quello etico. Con i progressi dell'intelligenza artificiale e i robot che diventano più intelligenti di giorno in giorno, Musk potrebbe potenzialmente creare una versione migliore e più intelligente degli umani.

L’impianto Neuralink in un futuro lontano potrebbe essere utilizzato per memorizzare qualsiasi cosa, rendendo l’essere umano un computer a tutti gli effetti.