Tra un attacco alla U.S. Securities and Exchange Commission (Sec), una sfida a duello con Vladimir Putin per risolvere la guerra in Ucraina (cui ha fatto seguito su Telegram un surreale scambio di battute con il “macellaio” ceceno Ramza Kadyrov) e una critica a Netflix (e all’intero comparto dello streaming video), Elon Musk torna a parlare di progetti concreti e, ovviamente dal suo account di Twitter, annuncia l’imminente Master Plan 3. L’istrionico numero uno di Tesla prepara nuove sfide per la sua azienda ma ancora non entra nei dettagli di quali possano essere. In molti, però, scommettono sul fatto che si tratti di Optimus, ovvero il Tesla Bot.
Elon Musk prepara il Master Plan 3. Si tratta di Optimus il Tesla Bot?
I progetti di Tesla per lo sviluppo di un robot umanoide sono noti già dalla scorsa estate, quando Musk aveva presentato il Tesla Bot in occasione dell’Ai Day, evento dedicato dall’azienda all’intelligenza artificiale. Finora i dettagli sono stati scarni ma con l’inizio del 2022 Musk è tornato a parlarne diffusamente. Come riportato da Electrek (sito di riferimento per il settore della mobilità elettrica), il ragionamento di Musk è logico: Tesla può sviluppare una tecnologia del genere sfruttando il know-how maturato in questi anni e parti del lavoro fatto, per esempio, sulla guida autonoma. Se non sarà Tesla a farlo ci sarà qualcun altro che, secondo Musk, potrebbe non farlo altrettanto bene o nel modo più sicuro.
Ai primi due manca guida autonoma e Musk prepara il Master Plan 3
Musk ha detto che l’obiettivo di Tesla è avere un prototipo di Optimus per la fine del 2022. E non è certo una sfida semplice. Secondo Tetsuya Ogata, della Waseda University di Tokyo, l’ingegnerizzazione del robot deve essere a buon punto, altrimenti Tesla non farebbe affermazioni tanto audaci. “Fare camminare un prototipo per alcune brevi demo non è così impegnativo per i loro ingegneri ma fare funzionare robot umanoidi in modo affidabile nella vita quotidiana è un’altra storia. Serve hardware affidabile, un solido algoritmo di controllo in grado di prevenire la caduta del robot, riprendersi da una caduta e rilevare ed evitare ostacoli. Per questo potrebbero volerci anni“, dichiarava invece a New Scientist Zhongyu Li della University of California, Berkeley.
Del 2006 il primo Master Plan di Musk. Rispettato del tutto da Tesla
In attesa di capire quale sarà questo Master Plan 3 e se Tesla sarà davvero in grado di commercializzare un “maggiordomo robot”, comunque i precedenti due piani si possono considerare archiviati, con un paio di punti che mancano pero ancora all’appello. Il primo Master Plan era del 2006 e comprendeva: creare un’auto a bassi volumi, necessariamente costosa, con i soldi incassati svilupparne una di medi volumi a un prezzo inferiore, e quindi una economica a elevati volumi, il tutto fornendo energia a zero emissione (pannelli solari).
Master Plan 2 sarà completato con il lancio del Tesla Cybertruck
Il Master Plan 2, del 2016, invece aveva questi step: creare straordinari tetti solari con accumulo di energia perfettamente integrato, espandere la gamma di prodotti per veicoli elettrici per soddisfare tutti i principali segmenti (il lancio del Cybertruck, rimandato al 2023 causa crisi di chip e supply chain ritarda ovviamente questo traguardo), sviluppare una guida autonoma dieci volte più sicura di quella manuale, consentire alla tua auto di guadagnare per te quando non la usi. Gli ultimi due punti, strettamente legati l’un altro, sono ancora distanti, considerando gli ancora limitati progressi in tema di piena guida autonoma. (Raffaele Rovati)